Un pezzo di storia della rete, dopo il parziale declino dell’engagement degli utenti, chiude definitivamente. Microsoft ha confermato che il popolare servizio di messaggistica istantanea Messenger verrà chiuso all’ inizio del prossimo anno. Dopo i molti rumor dei giorni scorsi, è la stessa compagnia a confermarlo. “Manderemo in pensione Messenger in tutti i paesi di tutto il mondo nel primo trimestre del 2013 (con l’eccezione della Cina continentale, dove Messenger continuerà ad essere disponibile).”
L’obiettivo della società è far convergere gli utenti Messenger verso Skype, servizio più completo che integra voce, video e messaggi di testo. Microsoft ha acquistato Skype nel 2011 per la modica cifra di 8.5 miliardi di dollari.
Ora con la nuova strategia mira ad incrementare gli utenti di Skype, visto che Messenger ha una larga base utenti ed è molto popolare in alcuni gruppi soci-demografici, ed ad eliminare un’inutile duplicazione di servizi.
Il passaggio degli utenti Messenger a Skype sarà favorito grazie all’ultimo aggiornamento del programma che permette di integrare facilmente i due account.
Secondo alcuni la strategia potrebbe rivelarsi una mossa un po’ azzardata. L’engagement, il tempo di utilizzo e la frequenza di utilizzo di Messenger sono decisamente crollati negli utlimi anni, ma il servizio ha ancora una base clienti, almeno potenziale, molto maggiore di quella di Skype (circa 330 milioni vs 170 milioni).
L’obiettivo della società è far convergere gli utenti Messenger verso Skype, servizio più completo che integra voce, video e messaggi di testo. Microsoft ha acquistato Skype nel 2011 per la modica cifra di 8.5 miliardi di dollari.
Ora con la nuova strategia mira ad incrementare gli utenti di Skype, visto che Messenger ha una larga base utenti ed è molto popolare in alcuni gruppi soci-demografici, ed ad eliminare un’inutile duplicazione di servizi.
Il passaggio degli utenti Messenger a Skype sarà favorito grazie all’ultimo aggiornamento del programma che permette di integrare facilmente i due account.
Secondo alcuni la strategia potrebbe rivelarsi una mossa un po’ azzardata. L’engagement, il tempo di utilizzo e la frequenza di utilizzo di Messenger sono decisamente crollati negli utlimi anni, ma il servizio ha ancora una base clienti, almeno potenziale, molto maggiore di quella di Skype (circa 330 milioni vs 170 milioni).