Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'Università di Melbourne conferma e sottolinea i preziosi benefici del consumo giornaliero di cioccolato fondente.
Nel mondo le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte ed hanno un'incidenza ancora maggiore nei paesi ricchi: inquinamento, dieta errata, vita sedentaria, stress, alcol e fumo sono infatti fattori di rischio particolarmente sensibili e sono universalmente riconosciuti come tali. Come si può dunque limitare l'insorgenza di ictus, ischemie ed infarti? Oltre al moto, allariduzione del consumo di carni rosse (magari introducendo la validissima dieta mediterranea) e all'adozione di uno stile di vita più corretto, da diversi anni viene promosso anche il consumo -moderato- del cioccolato fondente, ovvero quello contenente almeno il 60% di cacao (Theobroma cacao). Le ragioni sono molteplici ed i benefici noninteressano solo l'apparato cardiocircolatorio. I principali attori di questi effetti positivi per la salute sono i polifenoli ed i flavonoidi in esso contenuti: questi composti organici agiscono come vasodilatatori riducendo la pressione sanguigna, sono antiinfiammatori, antibatterici e sono ottimi antiossidanti, noti per contrastare anche le patologie tumorali. Diversi studi hanno inoltre confermato che il consumo di cioccolato fondente migliora il metabolismo del glucosio, riduce il rischio del cancro colon-rettale (uno dei più diffusi nei paesi ricchi), migliora le funzioni cerebrali, fornisce grassi “sani” ed è un antidepressivo naturale molto efficace. Naturalmente c'è da tener presente che si tratta di un alimento molto calorico, dunque il consumo consigliato per tali scopi è genericamente limitato ad uno o al massimo due quadretti al giorno (circa 10 grammi).
Sino ad oggi le varie ricerche sul tema sono state condotte sul breve periodo, per questa ragione ricercatori australiani hanno realizzato un modello matematico in grado di prevedere gli effetti benefici a lungo termine, studiando un campione di oltre 2 mila pazienti. I partecipanti al progetto di ricerca avevano tutti la pressione alta e soffrivano di sindrome metabolica (una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare), tuttavia nessuno di essi aveva avuto malattie cardiache o diabete e non era sottoposto a terapia per controllare la pressione. Dalle statistiche è emerso che consumando ogni giorno e per 10 anni un piccolo quantitativo di cioccolato fondente si possono prevenire 70 disturbi cardiovascolari (ictus o infarto) non mortali e 15 mortali ogni 10.000 consumatori. Gli autori della ricerca, oltre a sottolineare che il consumo di cioccolato fondente “potrebbe rappresentare una strategia efficace e conveniente per le persone con sindrome metabolica (e senza diabete)”, hanno anche calcolato il costo della “terapia al cioccolato” per un anno intero: soli 31 Euro.
Aspetto da tenere in considerazione è che essi hanno utilizzato cioccolato fondente tra il 60% ed il 70% (alcune barrette hanno oltre il 90% di cacao) e analizzato soltanto persone affette da sindrome metabolica: gli studiosi ipotizzano che i risultati potrebbero essere simili o migliori in soggetti sani. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal, sarà ampliato contemplando anche l'insufficienza cardiaca ed altre tipologie di cioccolato.