I nuovi nemici del cuore? Stress, depressione e basso stato socioeconomico
Stress, depressione, basso stato socioeconomico: sono i nuovi nemici del cuore, scatenati o accentuati dalla crisi economica attuale e inseriti nell'Atlante delle Malattie Cardiache dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. I fattori di rischio cardiovascolare emergenti hanno come vittime le persone più colpite dalla crisi (dal manager, all'impiegato, dall'operaio fino al pensionato) e si aggiungono agli altri, più noti da tempo, come l'ipertensione, il fumo, l'aumento del colesterolo LDL, il diabete, l'obesità e la sedentarietà.
Le malattie cardiovascolari, soprattutto l'infarto miocardico e l'ictus cerebrale, sono la prima causa di morte nei paesi occidentali e provocano oltre il 40 per cento di tutti i decessi (223.162 nel 2007 in Italia). `Negli uomini la mortalità è trascurabile fino all'età di 40 anni, emerge fra i 40 e i 50 anni e cresce in modo esponenziale con l'età, mentre nelle donne il fenomeno si manifesta a partire dai 50-60 anni, per poi crescere rapidamente - spiega Paolo Marino, Direttore del Dipartimento Cardiologico dell'Azienda integrata universitaria ospedaliera `Maggiore della carità` dell'Università del Piemonte Orientale a Novara, in occasione del 71� Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia, di cui è presidente.
"Negli ultimi 40 anni la mortalità si è però ridotta, grazie a trattamenti specifici sul cuore (come la rivascolarizzazione o le terapie per lo scompenso cardiaco) e al miglior controllo della pressione arteriosa e della colesterolemia totale. Di fronte ai nuovi fattori di rischio, legati alla crisi economica, siamo però ancora impreparati, anche se qualcosa si è fatto. Le leggi antinquinamento hanno dimostrato in parte di essere efficaci (vedi legge antifumo nei locali pubblici), così come metodiche di prevenzione, anche contro lo stress. Insomma, fare più attenzione a noi stessi in senso salutistico non è impossibile, né inefficace dal punto di vista del beneficio in salute".
Preoccupa soprattutto il cuore femminile, in particolare dopo la menopausa. Con la mancanza di ormoni femminili, notoriamente protettivi, aumentano i fattori di rischio e i nuovi casi d'infarto e ictus cerebrale salgono progressivamente, fino a raggiungere e, intorno ai 75 anni superare, quelli dell'uomo. "Ma a rendere simile il rischio coronarico è anche lo stile di vita sempre più 'maschile' - aggiunge Marino -. "La donna è sempre più impegnata nella carriera, fuma più dell'uomo, ma raramente smette, prende contemporaneamente la pillola anticoncezionale".
E non è tutto. Un dato allarmante è che le donne colpite da infarto acuto hanno una maggiore mortalità, perché si sottopongono a un minor numero di indagini diagnostiche come la coronarografia e sono trattate meno con farmaci fondamentali per prevenire le recidive, come l'aspirina, i betabloccanti e le statine. "La prevenzione - sottolinea il cardiologo - deve iniziare in giovane età e a questavanno aggiunti controlli regolari dal proprio medico dopo la menopausa".
Da queste considerazioni è nato un documento, presentato in occasione della 'Giornata Mondiale del cuore`, redatto dal Servizio di prevenzione e protezione del Cnr e dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec): un vademecum che, oltre a ribadire l'importanza di un corretto stile di vita e di unaterapia farmacologica mirata in caso di presenza di fattori di rischio cardiovascolare, fornisce indicazioni su altre malattie specifiche da menopausa.
Oggi però anche il cuore dei giovanissimi è a rischio. I risultati di uno studio presentato al Congresso romano, condotto su mille studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori di Roma (e provincia) dal Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e Respiratorie dell'Università `La Sapienza` della capitale, ha evidenziato anomalie elettrocardiografiche di rilievo nel 17% dei casi. Il motivo? Più fattori di rischio, dato che il 20% degli studenti hanno una familiarità cardiovascolare, il 14% fumano più di 10 sigarette al giorno, il 12% abusano di l'alcool e il 9 per cento fa uso di droghe leggere. E' quindi importante, secondo gli esperti, intercettare tempestivamente eventuali patologie, anche se non danno sintomi, per prevenire problemi futuri. La Fondazione Italiana di Cardiologia con la Società Italiana di Cardiologia estenderà questo screening a tutto il territorio nazionale, promuovendo campagne di informazione e raccolta fondi.
Ma in che modo prevenire le malattie del cuore? I consigli del World Heart Day 2010, validi anche per altre patologie metaboliche, possono sembrare scontati, ma vanno ribaditi: corretta alimentazione, mantenere il cuore attivo e sano facendo almeno 30 minuti di attività fisica, non fumare ed evitare il fumo passivo, consumare alcol con moderazione, mantenere un peso equilibrato, conoscere e controllare i propri numeri (pressione, colesterolo, glicemia, misura del rapporto vita‐fianchi e indice di massa corporea (BMI)). E ancora, prendersi sempre una pausa anti-stress, pranzando lontano dal luogo di lavoro e concedersi interruzioni regolari durante il giorno per fare esercizi di stretching ed esercitarsi per 5 minuti due volte al giorno.
Cioccolato fondente: un alleato contro ictus e infarto
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'Università di Melbourne conferma e sottolinea i preziosi benefici del consumo giornaliero di cioccolato fondente.
Nel mondo le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte ed hanno un'incidenza ancora maggiore nei paesi ricchi: inquinamento, dieta errata, vita sedentaria, stress, alcol e fumo sono infatti fattori di rischio particolarmente sensibili e sono universalmente riconosciuti come tali. Come si può dunque limitare l'insorgenza di ictus, ischemie ed infarti? Oltre al moto, allariduzione del consumo di carni rosse (magari introducendo la validissima dieta mediterranea) e all'adozione di uno stile di vita più corretto, da diversi anni viene promosso anche il consumo -moderato- del cioccolato fondente, ovvero quello contenente almeno il 60% di cacao (Theobroma cacao). Le ragioni sono molteplici ed i benefici noninteressano solo l'apparato cardiocircolatorio. I principali attori di questi effetti positivi per la salute sono i polifenoli ed i flavonoidi in esso contenuti: questi composti organici agiscono come vasodilatatori riducendo la pressione sanguigna, sono antiinfiammatori, antibatterici e sono ottimi antiossidanti, noti per contrastare anche le patologie tumorali. Diversi studi hanno inoltre confermato che il consumo di cioccolato fondente migliora il metabolismo del glucosio, riduce il rischio del cancro colon-rettale (uno dei più diffusi nei paesi ricchi), migliora le funzioni cerebrali, fornisce grassi “sani” ed è un antidepressivo naturale molto efficace. Naturalmente c'è da tener presente che si tratta di un alimento molto calorico, dunque il consumo consigliato per tali scopi è genericamente limitato ad uno o al massimo due quadretti al giorno (circa 10 grammi).
Sino ad oggi le varie ricerche sul tema sono state condotte sul breve periodo, per questa ragione ricercatori australiani hanno realizzato un modello matematico in grado di prevedere gli effetti benefici a lungo termine, studiando un campione di oltre 2 mila pazienti. I partecipanti al progetto di ricerca avevano tutti la pressione alta e soffrivano di sindrome metabolica (una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare), tuttavia nessuno di essi aveva avuto malattie cardiache o diabete e non era sottoposto a terapia per controllare la pressione. Dalle statistiche è emerso che consumando ogni giorno e per 10 anni un piccolo quantitativo di cioccolato fondente si possono prevenire 70 disturbi cardiovascolari (ictus o infarto) non mortali e 15 mortali ogni 10.000 consumatori. Gli autori della ricerca, oltre a sottolineare che il consumo di cioccolato fondente “potrebbe rappresentare una strategia efficace e conveniente per le persone con sindrome metabolica (e senza diabete)”, hanno anche calcolato il costo della “terapia al cioccolato” per un anno intero: soli 31 Euro.
Aspetto da tenere in considerazione è che essi hanno utilizzato cioccolato fondente tra il 60% ed il 70% (alcune barrette hanno oltre il 90% di cacao) e analizzato soltanto persone affette da sindrome metabolica: gli studiosi ipotizzano che i risultati potrebbero essere simili o migliori in soggetti sani. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal, sarà ampliato contemplando anche l'insufficienza cardiaca ed altre tipologie di cioccolato.
Combattere il colesterolo alto con il pompelmo
I benefici del pompelmo contro il colesterolo alto sono stati confermati dal team di Jonathan Goldwasser, del Center for Engineering in Medicine de Boston (Massachusetts).
Secondo questa ricerca, la naringenina, un flavonoide, quindi una sostanza con forti proprietà antiossidanti, è l’origine della sua attività benefica contro il colesterolo alto. Funzionerebbe come diverse classi di farmaci attualmente prescritti per tenere sotto controllo il colesterolo nel sangue.
I ricercatori ritengono che potrebbe essere usato come integratore alimentare e troverebbe il suo posto naturale nel trattamento di routine contro l’iperlipidemia. Un'idea che hanno presentato come "interessante", perché questo prodotto non tossico e poco costoso, ha anche notevoli effetti anti-infiammatori.
“L'iperlipidemia è il nome dato al malfunzionamento che si manifesta con livelli elevati di grassi nel sangue (sotto forma di lipoproteine, si parla anche iperlipoproteinemia)”
Secondo questa ricerca, la naringenina, un flavonoide, quindi una sostanza con forti proprietà antiossidanti, è l’origine della sua attività benefica contro il colesterolo alto. Funzionerebbe come diverse classi di farmaci attualmente prescritti per tenere sotto controllo il colesterolo nel sangue.
“L'iperlipidemia è il nome dato al malfunzionamento che si manifesta con livelli elevati di grassi nel sangue (sotto forma di lipoproteine, si parla anche iperlipoproteinemia)”
Le proprietà della naringenina nello stabilizzare il colesterolo nel sangue, responsabile del sapore amaro del pompelmo, sono già stati dimostrati in studi sugli animali, ma anche in un piccolo studio clinico citato dai ricercatori: in trenta pazienti ipercolesterolemici, questa sostanza ha ridotto del 17% il tasso del colesterolo LDL (colesterolo "cattivo"). Questa riduzione è certamente inferiore a quella ottenuta dai trattamenti farmacologici correnti, ma è significativa. Nel tentativo di identificare il suo meccanismo d'azione, hanno scoperto che la naringenina agiva sugli stessi obiettivi dei fibrati (che riducono i grassi nel sangue) e le statine (contro il colesterolo).
I ricercatori concludono: "I nostri risultati spiegano le miriadi di effetti della naringenina e sono favorevoli alla prosecuzione dello sviluppo clinico”.
I ricercatori concludono: "I nostri risultati spiegano le miriadi di effetti della naringenina e sono favorevoli alla prosecuzione dello sviluppo clinico”.
Essi sottolineano anche l’effetto di questa sostanza contro l'epatite C. Negli animali, altri studi hanno mostrato che due sostanze trovate nel pompelmo inibiscono la moltiplicazione del virus dell'AIDS.
Infine, vari studi hanno trovato un'associazione tra il consumo di questi agrumi e la prevenzione di alcuni tumori (compresi quelli della bocca, faringe, esofago, stomaco e anche seno).
Infine, vari studi hanno trovato un'associazione tra il consumo di questi agrumi e la prevenzione di alcuni tumori (compresi quelli della bocca, faringe, esofago, stomaco e anche seno).
Questo agrume ha quindi un posto di rilievo sulla nostra tavola, mattina, mezzogiorno e sera. Ma attenzione, i consumatori abituali di pompelmo devono parlarne con il proprio medico perché questi agrumi possono modificare gli effetti di molti farmaci.
Molta frutta e verdura fa bene al cuore
Frutta e verdure fresche, cotte o conservate, sempre ottime per il cuore
Secondo uno studio olandese, poco importa che consumiate frutta e verdure crude o surgelate, conservate, in salse, succhi ... avrebbero comunque un effetto protettivo per la salute del cuore.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato durante un periodo di 10 anni, il consumo di frutta e verdura di 20.069 persone tra i 20 ei 65 anni e l'insorgenza di malattie cardiovascolari.
Secondo le loro osservazioni, il consumo di più di 475 g al giorno di frutta e verdura, l'equivalente di 7-8 porzioni al giorno, era associato ad una riduzione del 34% del rischio di malattie cardiovascolari, paragonandole ad un consumo inferiore di 241 g al giorno. La differenza non era molto significativa tra il consumo di frutta e verdure cotte o trasformate e quelle consumate fresche o crude.
Nello studio si legge che la cottura e la lavorazione di frutta e verdura (conserve, sughi, succhi, salse) cambiano la loro struttura e può portare a grandi cambiamenti in termini di valore nutritivo. In alcuni casi, tuttavia, la trasformazione potrebbe migliorare la biodisponibilità di alcuni composti bioattivi, come pomodori e carote.
Da notare che i ricercatori non hanno considerato le patate nel loro studio a causa del maggiore contenuto in amido rispetto alla maggior parte delle altre verdure.
L'importante è mangiarne
I risultati di questo studio sono molto incoraggianti, secondo la nutrizionista Stéphanie Côté: "Frutta e verdura fresca, in scatola, surgelata o in altre forme, poco importa, l'importante è di mangiarne. E’ naturale che quella conservata in scatole è molto meno ricca in nutrienti e minerali rispetto ai legumi o alla frutta fresca. Lo stesso vale per la frutta cotta che non contiene la buccia, dove si riscontra una perdita di sostanze nutritive. "
Questa è una buona notizia per coloro che non amano la frutta e la verdura cruda, dice la nutrizionista, "Hanno così una maggiore possibilità di integrare frutta e verdura nella loro dieta quotidiana.
Ma non dobbiamo dimenticare che i ricercatori, in questo studio, non hanno preso in esame tutti gli altri fattori dello stile di vita degli esaminati. Frutta e verdura sono utili quando sono associati ad uno stile di vita sano. Infatti, gli autori hanno constatato che le persone che consumavano più frutta e verdura quotidianamente erano più spesso delle donne che avevano anche altre buone abitudini di vita.
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C (60-80 mg per 100 gr), E e K e di sali minerali inoltre sono una buona fonte di fibre alimentari. Racchiudono una grande quantità di acqua (90%) e di potassio (150 mg/100 g), sono quindi consigliate per chi segue diete dimagranti poichè migliorano il metabolismo lento e aiutando l'organismo a dimagrire senza stress, infatti contengono poco zucchero, soltanto il 6-9%. Con così pochi grassi e essendo una buona fonte di cellulosa, aiuta la digestione. La fragola è diuretica e migliora il transito intestinale.
La fragola è uno dei frutti che contiene più vitamina C quindi copre ampiamente il bisogno giornaliero, infatti 6/8 fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un'arancia.
Durante la stagione è consigliato mangiare grandi quantità di fragole (al naturale), fino a 500 grammi, ripartite nell'arco della giornata, per fare il pieno di vitamine e minerali utili alla salute della pelle e dei capelli, e per cancellare la stanchezza accumulata durante il periodo invernale, il tutto senza rischiare di ingrassare! Il loro contenuto d'acqua le rende rinfrescanti e la loro polpa dolce e succosa, è un vero piacere per il palato.
Questo meraviglioso frutto è consigliato per combattere la stanchezza ed è ottimo per convalescenti e anziani. L'apporto di minerali è moderato ma diversificato ed equilibrato: magnesio (12 mg/100 g), ferro (0.4 mg/100 g) e calcio (20 mg/100 g).
La fragola aumenta l'energia e contribuisce al benessere essendo un ottimo coadiuvante contro le malattie cardiovascolari. Accelera la cicatrizzazione della pelle, promuove la fortificazione delle ossa e sbianca e protegge i denti.
Principali proprietà:
- Favorisce le difese naturali,
- nutritiva,
- disintossicante,
- tonica,
- rimineralizzante,
- diuretica,
- lassativa,
- rinfrescante,
- battericida
- ipotensiva
Per approfittare al massimo delle virtù delle fragole è preferibile consumarle a digiuno e come aperitivo, circa 30 minuti prima dei pasti, durante la stagione è consigliato mangiarne ogni giorno da 250 a 500 grammi ... la fragola non fa ingrassare.
Per mantenere integre tutte le sue vitamine
Scegliere le fragole le più fresche possibile, il colore deve essere rosso vivo (ma può variare da una qualità all’altra) e brillante, il picciolo fresco. Una volta acquistate, vanno servite preferibilmente il giorno stesso dell’acquisto o della raccolta, o al massimo il giorno successivo. Prima saranno consumate, tanto più saranno ricche in vitamina C.
Evitate di lasciarle all'aperto e conservatele nella parte meno fredda del frigo.
E' preferibile toglierle dal frigorifero poco prima di consumarle, vanno lavate con acqua corrente senza mai lasciarle a bagno per non perdere le vitamine.
Le fragole si prestano poco alla congelazione quindi se ne avete molte, pensate piuttosto a preparare delle deliziose marmellate.
NB. La fragola può risultare indigesta ad alcuni, può creare reazioni cutanee fastidiose come le allergie o l’orticaria ed è sconsigliata in casi di dermatosi.
Una piccola ricetta facile contro le rughe:
- 1 - Mangiare molte fragole
- 2 - Prima di dormire, comprimere delle fragole sul viso, lasciar riposare durante la notte, al mattino risciacquare con acqua fredda. Ripetere l'operazione il più spesso possibile, i risultati arriveranno!
la zucca: proprietà benefiche
E’ il simbolo per eccellenza di questa ricorrenza anglosassone, che tanto ci piace festeggiare il 31 ottobre.
In molti stanno già sfregandosi le mani, pensando all’imminente preparazione che li attende, della mitica “zucchetta”, svuotata pazientemente dalla polpa ed intagliata disegnando, in maniera più o meno verosimile, una faccia dal ghigno diabolico.
Nella notte degli spiriti e dei fantasmi, la candela posta al centro della zucca, verrà accesa fuori casa, per tenere alla larga le presenze più inquietanti e creare la luce d’atmosfera tipica della notte stregata di Halloween.
Ma, al di là delle tradizioni e dei simboli più inquietanti di tale ricorrenza, la zucca è l’ortaggio protagonista della stagione autunnale che, oltre ad illuminare le nostre tavole, si rivela unprezioso alleato della nostra salute e bellezza.
Si tratta di un vegetale assai simile alle zucchine, ricchissimo, nella polpa, di acqua e sali minerali.
Si rivela un ingrediente portante della nostra cucina, tanto che è possibile studiare, magari per una tipica cena di Halloween, un menù completo a base di zucca, da usare per aperitivi gustosi, zuppe, primi piatti, fino ad arrivare ad ottimi sformati e dolcetti gustosi, di gran lunga più apprezzati rispetto ai tradizionali “scherzetti”.
Ma vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche principali, contenute nel prezioso frutto giallo.
LE VIRTÙ DELL’ARGILLA
Le tante virtù dell’argilla – Questo dono della natura, l’argilla, che si compra in erboristeria, ha molteplici virtù e può essere utilizzata per via esterna e per via interna, vediamo come.
Ideale per le piccole emergenze, l’argilla è un ottimo cicatrizzante, antinfiammatorio, antibatterico e depurativo, l’importante è saperlo usare.
Se vostro figlio si è sbucciato un ginocchio potrete, dopo aver lavato bene la parte, stendere un velo di argilla in polvere, se invece vi siete schiacciate un dito, grazie ad un impacco preparato con l’acqua e al potente effetto assorbente, questa terra intrappolerà i microbi e le tossine, quindi buona anche per punture di insetti, eczemi, piccole infezioni cutanee.
Versando una manciata di argilla nella vasca, potrete godervi il vostro bagno argilloso che, senza risciacquare, formerà sul vostro corpo un microfilm colloidale che libera dai radicali liberi e protegge l’epidermide.
L’argilla come bevanda, invece è un ottimo rimedio anche per la diarrea,per le coliti o per una temporanea cura detox, aiuta infatti ad eliminare le tossine e reintegra parte dei minerali persi quando l’intestino è in subbuglio.
La bevanda si prepara mettendo la sera un cucchiaino raso di argilla verde in un bicchiere di acqua naturale, mescolate bene con un cucchiaio di legno e lasciare riposare. La mattina a digiuno bevete l’acqua e l’argilla.
Composta da 50% di silicio e l’altra metà di alluminio e altri minerali, l’argilla si trova in diversi colori, quella verde la più comune per maschere e cataplasmi, quella bianca indicata per i bambini e quella rossa, ricca di ferro, per lenire le irritazioni della pelle.
Molta frutta e verdura fa bene al cuore
Frutta e verdure fresche, cotte o conservate, sempre ottime per il cuore
Secondo uno studio olandese, poco importa che consumiate frutta e verdure crude o surgelate, conservate, in salse, succhi ... avrebbero comunque un effetto protettivo per la salute del cuore.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato durante un periodo di 10 anni, il consumo di frutta e verdura di 20.069 persone tra i 20 ei 65 anni e l'insorgenza di malattie cardiovascolari.
Secondo le loro osservazioni, il consumo di più di 475 g al giorno di frutta e verdura, l'equivalente di 7-8 porzioni al giorno, era associato ad una riduzione del 34% del rischio di malattie cardiovascolari, paragonandole ad un consumo inferiore di 241 g al giorno. La differenza non era molto significativa tra il consumo di frutta e verdure cotte o trasformate e quelle consumate fresche o crude.
Nello studio si legge che la cottura e la lavorazione di frutta e verdura (conserve, sughi, succhi, salse) cambiano la loro struttura e può portare a grandi cambiamenti in termini di valore nutritivo. In alcuni casi, tuttavia, la trasformazione potrebbe migliorare la biodisponibilità di alcuni composti bioattivi, come pomodori e carote.
Da notare che i ricercatori non hanno considerato le patate nel loro studio a causa del maggiore contenuto in amido rispetto alla maggior parte delle altre verdure.
L'importante è mangiarne
I risultati di questo studio sono molto incoraggianti, secondo la nutrizionista Stéphanie Côté: "Frutta e verdura fresca, in scatola, surgelata o in altre forme, poco importa, l'importante è di mangiarne. E’ naturale che quella conservata in scatole è molto meno ricca in nutrienti e minerali rispetto ai legumi o alla frutta fresca. Lo stesso vale per la frutta cotta che non contiene la buccia, dove si riscontra una perdita di sostanze nutritive. "
Questa è una buona notizia per coloro che non amano la frutta e la verdura cruda, dice la nutrizionista, "Hanno così una maggiore possibilità di integrare frutta e verdura nella loro dieta quotidiana.
Ma non dobbiamo dimenticare che i ricercatori, in questo studio, non hanno preso in esame tutti gli altri fattori dello stile di vita degli esaminati. Frutta e verdura sono utili quando sono associati ad uno stile di vita sano. Infatti, gli autori hanno constatato che le persone che consumavano più frutta e verdura quotidianamente erano più spesso delle donne che avevano anche altre buone abitudini di vita.
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C (60-80 mg per 100 gr), E e K e di sali minerali inoltre sono una buona fonte di fibre alimentari. Racchiudono una grande quantità di acqua (90%) e di potassio (150 mg/100 g), sono quindi consigliate per chi segue diete dimagranti poichè migliorano il metabolismo lento e aiutando l'organismo a dimagrire senza stress, infatti contengono poco zucchero, soltanto il 6-9%. Con così pochi grassi e essendo una buona fonte di cellulosa, aiuta la digestione. La fragola è diuretica e migliora il transito intestinale.
La fragola è uno dei frutti che contiene più vitamina C quindi copre ampiamente il bisogno giornaliero, infatti 6/8 fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un'arancia.
Durante la stagione è consigliato mangiare grandi quantità di fragole (al naturale), fino a 500 grammi, ripartite nell'arco della giornata, per fare il pieno di vitamine e minerali utili alla salute della pelle e dei capelli, e per cancellare la stanchezza accumulata durante il periodo invernale, il tutto senza rischiare di ingrassare! Il loro contenuto d'acqua le rende rinfrescanti e la loro polpa dolce e succosa, è un vero piacere per il palato.
Questo meraviglioso frutto è consigliato per combattere la stanchezza ed è ottimo per convalescenti e anziani. L'apporto di minerali è moderato ma diversificato ed equilibrato: magnesio (12 mg/100 g), ferro (0.4 mg/100 g) e calcio (20 mg/100 g).
La fragola aumenta l'energia e contribuisce al benessere essendo un ottimo coadiuvante contro le malattie cardiovascolari. Accelera la cicatrizzazione della pelle, promuove la fortificazione delle ossa e sbianca e protegge i denti.
Principali proprietà:
- Favorisce le difese naturali,
- nutritiva,
- disintossicante,
- tonica,
- rimineralizzante,
- diuretica,
- lassativa,
- rinfrescante,
- battericida
- ipotensiva
Per approfittare al massimo delle virtù delle fragole è preferibile consumarle a digiuno e come aperitivo, circa 30 minuti prima dei pasti, durante la stagione è consigliato mangiarne ogni giorno da 250 a 500 grammi ... la fragola non fa ingrassare.
Per mantenere integre tutte le sue vitamine
Scegliere le fragole le più fresche possibile, il colore deve essere rosso vivo (ma può variare da una qualità all’altra) e brillante, il picciolo fresco. Una volta acquistate, vanno servite preferibilmente il giorno stesso dell’acquisto o della raccolta, o al massimo il giorno successivo. Prima saranno consumate, tanto più saranno ricche in vitamina C.
Evitate di lasciarle all'aperto e conservatele nella parte meno fredda del frigo.
E' preferibile toglierle dal frigorifero poco prima di consumarle, vanno lavate con acqua corrente senza mai lasciarle a bagno per non perdere le vitamine.
Le fragole si prestano poco alla congelazione quindi se ne avete molte, pensate piuttosto a preparare delle deliziose marmellate.
NB. La fragola può risultare indigesta ad alcuni, può creare reazioni cutanee fastidiose come le allergie o l’orticaria ed è sconsigliata in casi di dermatosi.
Una piccola ricetta facile contro le rughe:
- 1 - Mangiare molte fragole
- 2 - Prima di dormire, comprimere delle fragole sul viso, lasciar riposare durante la notte, al mattino risciacquare con acqua fredda. Ripetere l'operazione il più spesso possibile, i risultati arriveranno!
la zucca: proprietà benefiche
E’ il simbolo per eccellenza di questa ricorrenza anglosassone, che tanto ci piace festeggiare il 31 ottobre.
In molti stanno già sfregandosi le mani, pensando all’imminente preparazione che li attende, della mitica “zucchetta”, svuotata pazientemente dalla polpa ed intagliata disegnando, in maniera più o meno verosimile, una faccia dal ghigno diabolico.
Nella notte degli spiriti e dei fantasmi, la candela posta al centro della zucca, verrà accesa fuori casa, per tenere alla larga le presenze più inquietanti e creare la luce d’atmosfera tipica della notte stregata di Halloween.
Ma, al di là delle tradizioni e dei simboli più inquietanti di tale ricorrenza, la zucca è l’ortaggio protagonista della stagione autunnale che, oltre ad illuminare le nostre tavole, si rivela unprezioso alleato della nostra salute e bellezza.
Si tratta di un vegetale assai simile alle zucchine, ricchissimo, nella polpa, di acqua e sali minerali.
Si rivela un ingrediente portante della nostra cucina, tanto che è possibile studiare, magari per una tipica cena di Halloween, un menù completo a base di zucca, da usare per aperitivi gustosi, zuppe, primi piatti, fino ad arrivare ad ottimi sformati e dolcetti gustosi, di gran lunga più apprezzati rispetto ai tradizionali “scherzetti”.
Ma vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche principali, contenute nel prezioso frutto giallo.
Molta frutta e verdura fa bene al cuore
Frutta e verdure fresche, cotte o conservate, sempre ottime per il cuore
Secondo uno studio olandese, poco importa che consumiate frutta e verdure crude o surgelate, conservate, in salse, succhi ... avrebbero comunque un effetto protettivo per la salute del cuore.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato durante un periodo di 10 anni, il consumo di frutta e verdura di 20.069 persone tra i 20 ei 65 anni e l'insorgenza di malattie cardiovascolari.
Secondo le loro osservazioni, il consumo di più di 475 g al giorno di frutta e verdura, l'equivalente di 7-8 porzioni al giorno, era associato ad una riduzione del 34% del rischio di malattie cardiovascolari, paragonandole ad un consumo inferiore di 241 g al giorno. La differenza non era molto significativa tra il consumo di frutta e verdure cotte o trasformate e quelle consumate fresche o crude.
Nello studio si legge che la cottura e la lavorazione di frutta e verdura (conserve, sughi, succhi, salse) cambiano la loro struttura e può portare a grandi cambiamenti in termini di valore nutritivo. In alcuni casi, tuttavia, la trasformazione potrebbe migliorare la biodisponibilità di alcuni composti bioattivi, come pomodori e carote.
Da notare che i ricercatori non hanno considerato le patate nel loro studio a causa del maggiore contenuto in amido rispetto alla maggior parte delle altre verdure.
L'importante è mangiarne
I risultati di questo studio sono molto incoraggianti, secondo la nutrizionista Stéphanie Côté: "Frutta e verdura fresca, in scatola, surgelata o in altre forme, poco importa, l'importante è di mangiarne. E’ naturale che quella conservata in scatole è molto meno ricca in nutrienti e minerali rispetto ai legumi o alla frutta fresca. Lo stesso vale per la frutta cotta che non contiene la buccia, dove si riscontra una perdita di sostanze nutritive. "
Questa è una buona notizia per coloro che non amano la frutta e la verdura cruda, dice la nutrizionista, "Hanno così una maggiore possibilità di integrare frutta e verdura nella loro dieta quotidiana.
Ma non dobbiamo dimenticare che i ricercatori, in questo studio, non hanno preso in esame tutti gli altri fattori dello stile di vita degli esaminati. Frutta e verdura sono utili quando sono associati ad uno stile di vita sano. Infatti, gli autori hanno constatato che le persone che consumavano più frutta e verdura quotidianamente erano più spesso delle donne che avevano anche altre buone abitudini di vita.
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C (60-80 mg per 100 gr), E e K e di sali minerali inoltre sono una buona fonte di fibre alimentari. Racchiudono una grande quantità di acqua (90%) e di potassio (150 mg/100 g), sono quindi consigliate per chi segue diete dimagranti poichè migliorano il metabolismo lento e aiutando l'organismo a dimagrire senza stress, infatti contengono poco zucchero, soltanto il 6-9%. Con così pochi grassi e essendo una buona fonte di cellulosa, aiuta la digestione. La fragola è diuretica e migliora il transito intestinale.
La fragola è uno dei frutti che contiene più vitamina C quindi copre ampiamente il bisogno giornaliero, infatti 6/8 fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un'arancia.
Durante la stagione è consigliato mangiare grandi quantità di fragole (al naturale), fino a 500 grammi, ripartite nell'arco della giornata, per fare il pieno di vitamine e minerali utili alla salute della pelle e dei capelli, e per cancellare la stanchezza accumulata durante il periodo invernale, il tutto senza rischiare di ingrassare! Il loro contenuto d'acqua le rende rinfrescanti e la loro polpa dolce e succosa, è un vero piacere per il palato.
Questo meraviglioso frutto è consigliato per combattere la stanchezza ed è ottimo per convalescenti e anziani. L'apporto di minerali è moderato ma diversificato ed equilibrato: magnesio (12 mg/100 g), ferro (0.4 mg/100 g) e calcio (20 mg/100 g).
La fragola aumenta l'energia e contribuisce al benessere essendo un ottimo coadiuvante contro le malattie cardiovascolari. Accelera la cicatrizzazione della pelle, promuove la fortificazione delle ossa e sbianca e protegge i denti.
Principali proprietà:
- Favorisce le difese naturali,
- nutritiva,
- disintossicante,
- tonica,
- rimineralizzante,
- diuretica,
- lassativa,
- rinfrescante,
- battericida
- ipotensiva
Per approfittare al massimo delle virtù delle fragole è preferibile consumarle a digiuno e come aperitivo, circa 30 minuti prima dei pasti, durante la stagione è consigliato mangiarne ogni giorno da 250 a 500 grammi ... la fragola non fa ingrassare.
Per mantenere integre tutte le sue vitamine
Scegliere le fragole le più fresche possibile, il colore deve essere rosso vivo (ma può variare da una qualità all’altra) e brillante, il picciolo fresco. Una volta acquistate, vanno servite preferibilmente il giorno stesso dell’acquisto o della raccolta, o al massimo il giorno successivo. Prima saranno consumate, tanto più saranno ricche in vitamina C.
Evitate di lasciarle all'aperto e conservatele nella parte meno fredda del frigo.
E' preferibile toglierle dal frigorifero poco prima di consumarle, vanno lavate con acqua corrente senza mai lasciarle a bagno per non perdere le vitamine.
Le fragole si prestano poco alla congelazione quindi se ne avete molte, pensate piuttosto a preparare delle deliziose marmellate.
NB. La fragola può risultare indigesta ad alcuni, può creare reazioni cutanee fastidiose come le allergie o l’orticaria ed è sconsigliata in casi di dermatosi.
Una piccola ricetta facile contro le rughe:
- 1 - Mangiare molte fragole
- 2 - Prima di dormire, comprimere delle fragole sul viso, lasciar riposare durante la notte, al mattino risciacquare con acqua fredda. Ripetere l'operazione il più spesso possibile, i risultati arriveranno!
Molta frutta e verdura fa bene al cuore
Frutta e verdure fresche, cotte o conservate, sempre ottime per il cuore
Secondo uno studio olandese, poco importa che consumiate frutta e verdure crude o surgelate, conservate, in salse, succhi ... avrebbero comunque un effetto protettivo per la salute del cuore.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato durante un periodo di 10 anni, il consumo di frutta e verdura di 20.069 persone tra i 20 ei 65 anni e l'insorgenza di malattie cardiovascolari.
Secondo le loro osservazioni, il consumo di più di 475 g al giorno di frutta e verdura, l'equivalente di 7-8 porzioni al giorno, era associato ad una riduzione del 34% del rischio di malattie cardiovascolari, paragonandole ad un consumo inferiore di 241 g al giorno. La differenza non era molto significativa tra il consumo di frutta e verdure cotte o trasformate e quelle consumate fresche o crude.
Nello studio si legge che la cottura e la lavorazione di frutta e verdura (conserve, sughi, succhi, salse) cambiano la loro struttura e può portare a grandi cambiamenti in termini di valore nutritivo. In alcuni casi, tuttavia, la trasformazione potrebbe migliorare la biodisponibilità di alcuni composti bioattivi, come pomodori e carote.
Secondo uno studio olandese, poco importa che consumiate frutta e verdure crude o surgelate, conservate, in salse, succhi ... avrebbero comunque un effetto protettivo per la salute del cuore.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato durante un periodo di 10 anni, il consumo di frutta e verdura di 20.069 persone tra i 20 ei 65 anni e l'insorgenza di malattie cardiovascolari.
Secondo le loro osservazioni, il consumo di più di 475 g al giorno di frutta e verdura, l'equivalente di 7-8 porzioni al giorno, era associato ad una riduzione del 34% del rischio di malattie cardiovascolari, paragonandole ad un consumo inferiore di 241 g al giorno. La differenza non era molto significativa tra il consumo di frutta e verdure cotte o trasformate e quelle consumate fresche o crude.
Nello studio si legge che la cottura e la lavorazione di frutta e verdura (conserve, sughi, succhi, salse) cambiano la loro struttura e può portare a grandi cambiamenti in termini di valore nutritivo. In alcuni casi, tuttavia, la trasformazione potrebbe migliorare la biodisponibilità di alcuni composti bioattivi, come pomodori e carote.
Da notare che i ricercatori non hanno considerato le patate nel loro studio a causa del maggiore contenuto in amido rispetto alla maggior parte delle altre verdure.
L'importante è mangiarne
I risultati di questo studio sono molto incoraggianti, secondo la nutrizionista Stéphanie Côté: "Frutta e verdura fresca, in scatola, surgelata o in altre forme, poco importa, l'importante è di mangiarne. E’ naturale che quella conservata in scatole è molto meno ricca in nutrienti e minerali rispetto ai legumi o alla frutta fresca. Lo stesso vale per la frutta cotta che non contiene la buccia, dove si riscontra una perdita di sostanze nutritive. "
Questa è una buona notizia per coloro che non amano la frutta e la verdura cruda, dice la nutrizionista, "Hanno così una maggiore possibilità di integrare frutta e verdura nella loro dieta quotidiana.
Ma non dobbiamo dimenticare che i ricercatori, in questo studio, non hanno preso in esame tutti gli altri fattori dello stile di vita degli esaminati. Frutta e verdura sono utili quando sono associati ad uno stile di vita sano. Infatti, gli autori hanno constatato che le persone che consumavano più frutta e verdura quotidianamente erano più spesso delle donne che avevano anche altre buone abitudini di vita.
I risultati di questo studio sono molto incoraggianti, secondo la nutrizionista Stéphanie Côté: "Frutta e verdura fresca, in scatola, surgelata o in altre forme, poco importa, l'importante è di mangiarne. E’ naturale che quella conservata in scatole è molto meno ricca in nutrienti e minerali rispetto ai legumi o alla frutta fresca. Lo stesso vale per la frutta cotta che non contiene la buccia, dove si riscontra una perdita di sostanze nutritive. "
Questa è una buona notizia per coloro che non amano la frutta e la verdura cruda, dice la nutrizionista, "Hanno così una maggiore possibilità di integrare frutta e verdura nella loro dieta quotidiana.
Ma non dobbiamo dimenticare che i ricercatori, in questo studio, non hanno preso in esame tutti gli altri fattori dello stile di vita degli esaminati. Frutta e verdura sono utili quando sono associati ad uno stile di vita sano. Infatti, gli autori hanno constatato che le persone che consumavano più frutta e verdura quotidianamente erano più spesso delle donne che avevano anche altre buone abitudini di vita.
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C
Le fragole sono piene di vitamine A, B, B9, C (60-80 mg per 100 gr), E e K e di sali minerali inoltre sono una buona fonte di fibre alimentari. Racchiudono una grande quantità di acqua (90%) e di potassio (150 mg/100 g), sono quindi consigliate per chi segue diete dimagranti poichè migliorano il metabolismo lento e aiutando l'organismo a dimagrire senza stress, infatti contengono poco zucchero, soltanto il 6-9%. Con così pochi grassi e essendo una buona fonte di cellulosa, aiuta la digestione. La fragola è diuretica e migliora il transito intestinale.
La fragola è uno dei frutti che contiene più vitamina C quindi copre ampiamente il bisogno giornaliero, infatti 6/8 fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un'arancia.
Durante la stagione è consigliato mangiare grandi quantità di fragole (al naturale), fino a 500 grammi, ripartite nell'arco della giornata, per fare il pieno di vitamine e minerali utili alla salute della pelle e dei capelli, e per cancellare la stanchezza accumulata durante il periodo invernale, il tutto senza rischiare di ingrassare! Il loro contenuto d'acqua le rende rinfrescanti e la loro polpa dolce e succosa, è un vero piacere per il palato.
Durante la stagione è consigliato mangiare grandi quantità di fragole (al naturale), fino a 500 grammi, ripartite nell'arco della giornata, per fare il pieno di vitamine e minerali utili alla salute della pelle e dei capelli, e per cancellare la stanchezza accumulata durante il periodo invernale, il tutto senza rischiare di ingrassare! Il loro contenuto d'acqua le rende rinfrescanti e la loro polpa dolce e succosa, è un vero piacere per il palato.
Questo meraviglioso frutto è consigliato per combattere la stanchezza ed è ottimo per convalescenti e anziani. L'apporto di minerali è moderato ma diversificato ed equilibrato: magnesio (12 mg/100 g), ferro (0.4 mg/100 g) e calcio (20 mg/100 g).
La fragola aumenta l'energia e contribuisce al benessere essendo un ottimo coadiuvante contro le malattie cardiovascolari. Accelera la cicatrizzazione della pelle, promuove la fortificazione delle ossa e sbianca e protegge i denti.
Principali proprietà:
- Favorisce le difese naturali,
- nutritiva,
- disintossicante,
- tonica,
- rimineralizzante,
- diuretica,
- lassativa,
- rinfrescante,
- battericida
- ipotensiva
Per approfittare al massimo delle virtù delle fragole è preferibile consumarle a digiuno e come aperitivo, circa 30 minuti prima dei pasti, durante la stagione è consigliato mangiarne ogni giorno da 250 a 500 grammi ... la fragola non fa ingrassare.
Per mantenere integre tutte le sue vitamine
Scegliere le fragole le più fresche possibile, il colore deve essere rosso vivo (ma può variare da una qualità all’altra) e brillante, il picciolo fresco. Una volta acquistate, vanno servite preferibilmente il giorno stesso dell’acquisto o della raccolta, o al massimo il giorno successivo. Prima saranno consumate, tanto più saranno ricche in vitamina C.
Evitate di lasciarle all'aperto e conservatele nella parte meno fredda del frigo.
E' preferibile toglierle dal frigorifero poco prima di consumarle, vanno lavate con acqua corrente senza mai lasciarle a bagno per non perdere le vitamine.
Le fragole si prestano poco alla congelazione quindi se ne avete molte, pensate piuttosto a preparare delle deliziose marmellate.
NB. La fragola può risultare indigesta ad alcuni, può creare reazioni cutanee fastidiose come le allergie o l’orticaria ed è sconsigliata in casi di dermatosi.
Una piccola ricetta facile contro le rughe:
- 1 - Mangiare molte fragole
- 2 - Prima di dormire, comprimere delle fragole sul viso, lasciar riposare durante la notte, al mattino risciacquare con acqua fredda. Ripetere l'operazione il più spesso possibile, i risultati arriveranno!
la zucca: proprietà benefiche
E’ il simbolo per eccellenza di questa ricorrenza anglosassone, che tanto ci piace festeggiare il 31 ottobre.
In molti stanno già sfregandosi le mani, pensando all’imminente preparazione che li attende, della mitica “zucchetta”, svuotata pazientemente dalla polpa ed intagliata disegnando, in maniera più o meno verosimile, una faccia dal ghigno diabolico.
In molti stanno già sfregandosi le mani, pensando all’imminente preparazione che li attende, della mitica “zucchetta”, svuotata pazientemente dalla polpa ed intagliata disegnando, in maniera più o meno verosimile, una faccia dal ghigno diabolico.
Nella notte degli spiriti e dei fantasmi, la candela posta al centro della zucca, verrà accesa fuori casa, per tenere alla larga le presenze più inquietanti e creare la luce d’atmosfera tipica della notte stregata di Halloween.
Ma, al di là delle tradizioni e dei simboli più inquietanti di tale ricorrenza, la zucca è l’ortaggio protagonista della stagione autunnale che, oltre ad illuminare le nostre tavole, si rivela unprezioso alleato della nostra salute e bellezza.
Si tratta di un vegetale assai simile alle zucchine, ricchissimo, nella polpa, di acqua e sali minerali.
Si tratta di un vegetale assai simile alle zucchine, ricchissimo, nella polpa, di acqua e sali minerali.
Si rivela un ingrediente portante della nostra cucina, tanto che è possibile studiare, magari per una tipica cena di Halloween, un menù completo a base di zucca, da usare per aperitivi gustosi, zuppe, primi piatti, fino ad arrivare ad ottimi sformati e dolcetti gustosi, di gran lunga più apprezzati rispetto ai tradizionali “scherzetti”.
Ma vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche principali, contenute nel prezioso frutto giallo.
Ma vediamo nello specifico quali sono le proprietà benefiche principali, contenute nel prezioso frutto giallo.
LE VIRTÙ DELL’ARGILLA
Le tante virtù dell’argilla – Questo dono della natura, l’argilla, che si compra in erboristeria, ha molteplici virtù e può essere utilizzata per via esterna e per via interna, vediamo come.
Ideale per le piccole emergenze, l’argilla è un ottimo cicatrizzante, antinfiammatorio, antibatterico e depurativo, l’importante è saperlo usare.
Se vostro figlio si è sbucciato un ginocchio potrete, dopo aver lavato bene la parte, stendere un velo di argilla in polvere, se invece vi siete schiacciate un dito, grazie ad un impacco preparato con l’acqua e al potente effetto assorbente, questa terra intrappolerà i microbi e le tossine, quindi buona anche per punture di insetti, eczemi, piccole infezioni cutanee.
Versando una manciata di argilla nella vasca, potrete godervi il vostro bagno argilloso che, senza risciacquare, formerà sul vostro corpo un microfilm colloidale che libera dai radicali liberi e protegge l’epidermide.
L’argilla come bevanda, invece è un ottimo rimedio anche per la diarrea,per le coliti o per una temporanea cura detox, aiuta infatti ad eliminare le tossine e reintegra parte dei minerali persi quando l’intestino è in subbuglio.
La bevanda si prepara mettendo la sera un cucchiaino raso di argilla verde in un bicchiere di acqua naturale, mescolate bene con un cucchiaio di legno e lasciare riposare. La mattina a digiuno bevete l’acqua e l’argilla.
Composta da 50% di silicio e l’altra metà di alluminio e altri minerali, l’argilla si trova in diversi colori, quella verde la più comune per maschere e cataplasmi, quella bianca indicata per i bambini e quella rossa, ricca di ferro, per lenire le irritazioni della pelle.
Olio di coriandolo, antibiotico naturale contro 12 ceppi di batteri
Se ci si guarda indietro, negli ultimi anni sempre più infezioni causate da batteri e altri agenti patogeni hanno prodotto un alto numero diepidemie, che in alcuni casi si sono rivelate estremamente pericolose per la salute umana.
Poche settimane fa era scoppiata quella dell’Escherichia Coli(APPROFONDIMENTO), che aveva fatto diverse vittime in Europa, ma anche altri batteri, come ad esempio la Salmonella, sono sempre in agguato e soprattutto si mostrano sempre più inclini a resitere agliantibiotici utilizzati per la loro cura (APPROFONDIMENTO).
Recentemente, un team di scienziati portoghesi ha scoperto un efficace rimedio, 100% naturale, contro numerosi ceppi batterici responsabili di gravi patologie.
Mal di testa: cure naturali per combatterlo
Gli sbalzi climatici, tipici di questa stagione, possono provocare cambiamenti repentini della temperatura, oltre a quella ambientale anche corporea, scatenando a volte dei fastidiosi mal di testa.
Così, con i primi freddi anche l’alimentazione tende a diventare più calorica, i cibi di conseguenza più proteici e ricchi di zuccheri. Questi fattori, uniti a stress, nervosismi e vita sedentaria possono contribuire allo sviluppo di emicranie più o meno accentuate.
In queste circostanze, quindi, fare ricorso a un uso improprio di medicinali, prima di una visita medica specialistica, potrebbe solo contribuire ad aggravare il problema, causando un altro tipo di disturbo definito MOH, che prevede un lungo periodo di cure disintossicanti. Saper riconoscere i segnali inviati dal proprio corpo, quindi, è importante perché le eventuali cure possano essere efficaci e la medicina orientale, in questo senso, ritiene che il dolore sia un modo in cui l’intero organismo comunica il suo disagio. Aiutarlo a depurarsi, può essere a volte utile, per alleviare alcuni disturbi, prima di fare ricorso a terapie farmacologiche “fai da te”.
Fra i rimedi naturali più sottovalutati al primo posto troviamo l’acqua. Proprio così, bere unbicchiere d’acqua fresca, può contribuire ad alleviare i dolori al capo, soprattutto se questi sono sopraggiunti dopo un intensivo esercizio fisico, in quanto fra i sintomi della disidratazione, c’è proprio ilmal di testa. Se poi durante l’allenamento sono stati effettuati degli esercizi in maniera errata, èpossibile che anche la muscolatura cervicale possa risentirne. In questo caso, si può provare ad effettuare un massaggio localizzato in senso rotatorio tra spalle e collo e all’altezza della cervicale, accompagnando a questo momento di relax anche una tisana calda allo zenzero.
Ci sono, a questo proposito delle erbe e olii essenziali, disponibili nelle migliori erboristerie, a base di lavanda, menta piperita, melissa e albero del tè che possono agire sui centri del dolore, se applicati direttamente sulle tempie e sulla fronte, con dei leggeri massaggi.
Da non dimenticare, inoltre, i buoni rimedi “della nonna” per curare il mal di testa, come una bella tazza di camomilla, tenuta in infusione con una foglia di alloro, oppure una tisana di fiori d’arancioo valeriana. Anche alcuni alimenti ricchi di amidi possono favorire il ritorno alla normalità, come patate e limone, applicati in fette, separatamente sulle tempie.
Ci sono infine tutta una serie di rimedi omeopatici contro il mal di testa e vengono distinti in base alla sintomatologia del dolore. Se il disturbo acuto colpisce il lato destro del cranio si può assumere della “Belladonna” in dosi opportunamente consigliate da uno specialista oppure della “Bryonia alba” se il dolore pulsante è vicino all’occhio sinistro o nella parte centrale della testa. L’ “Iris Versicolor” è utile se il mal di testa si accentua soprattutto durante il fine settimana e i periodi di riposo (APPROFONDIMENTO). Ci sono poi coloro che risenton in maniera particolare dei cambiamenti climatici e sono i cosiddetti meteoropatici e contro l’emicrania causata dal sopraggiungere, per esempio, di una tempesta, il rimedio è nella pianta del “Ranunculus bulbosis”.
Come curare le unghie fragili che si spezzano
Le unghie fragili sono un problema molto comune e spesso sono dovute a una insufficiente idratazione che fa crescere le unghie secche e dure, facendole infine spezzare. Le unghie secche sono in genere causate da ambienti caldi e asciutti, dalla mancanza di idratazione e da sostanze chimiche aggressive che si applicano su di esse. Ricordate inoltre che se le unghie sono troppo morbide, possono essere considerate fragili allo stesso modo di quelle troppo dure. La chiave giusta sta nel trovare un equilibrio, soltanto così è possibile evitare unghie che si spezzano.
1. Bere acqua. Può sembrare banale, ma bere sufficiente quantità di acqua, oltre a mantenere la pelle idratata, idrata anche le unghie, rafforzandole e diminuendo la loro fragilità.
2. Assumere biotina. La biotina è una vitamina del gruppo B e può aiutare a risolvere il problema delle unghie che si spezzano, soprattutto se queste sono molto fragili. Anche l'olio di pesce può contribuire a rafforzare le unghie. Sia la biotina sia l'olio di pesce si possono trovare facilmente in negozi biologici e in farmacie.
3. Avere una dieta sana. Una buona dieta, ricca di vitamine e minerali, può aiutare davvero tanto a prevenire e risolvere il problema delle unghie fragili ed evitare che questo fastidio si manifesti nuovamente in futuro.
4. Idratare le unghie. Se le vostre unghie si spezzano facilmente perché sono troppo dure, una crema idratante può fare al caso vostro perché questa ammorbidirà le unghie. D'altra parte, se avete delle unghie troppo morbide e per questo motivo sono fragili, utilizzate meno crema idratante, probabilmente state esagerando.
5. Applicare prodotti specifici per le unghie. Se non riuscite a risolvere il problema con i consigli elencati sopra, i negozi di bellezza o un dermatologo possono fornire prodotti specifici per curare le unghie fragili. La maggior parte di questi rimedi sono simili a uno smalto, quindi bisognerà applicarli sulle unghie con l'apposito pennellino.
Come sbarazzarsi delle borse sotto gli occhi in modo naturale
Avete dormito poco la scorsa notte? O avete dormito anche troppo ma al risveglio vi ritrovate sempre quell'aria stanca che vi perseguita a causa delle borse sotto gli occhi? Allora è proprio arrivato il momento di provare a fare qualcosa per il vostro aspetto, se ci tenete ad apparire freschi e riposati. I rimedi sono davvero tanti tra cremine, blefaroplastica, laser e così via, ma noi vogliamo parlare di rimedi naturali! Quelli che si possono trovare o creare con qualche ingrediente che si ha a portata di mano, in casa. Con pochi elementi naturali, il viso può facilmente apparire fresco e sveglio senza dover ricorrere a soluzioni estreme e/o costose.
Asciugamano bagnato
Prima di andare a dormire, mettete un asciugamano bagnato nel frigorifero, anche se state andando a fare un sonnellino di qualche ora. Quando vi sveglierete tirate fuori l'asciugamano dal frigo, posizionatelo sulla fronte coprendo anche gli occhi e sdraiatevi. Rimanete con l'asciugamano posizionato in questo modo per circa cinque minuti.
Bustine di tè
Bagnate 2 bustine di tè con acqua corrente fredda per circa 30 secondi e successivamente posizionate le bustine di tè sugli occhi. Restare con le due bustine fredde sugli occhi per 10 minuti. Una volta passati i 10 minuti, togliete le bustine e, siccome queste potrebbero aver macchiato gli occhi, si consiglia di lavare bene le palpebre con acqua. I tannini contenuti nelle bustine di tè riducono il gonfiore e donano freschezza alla pelle.
Fette di cetriolo
Mettere due fette di cetriolo sugli occhi chiusi, i cetrioli contengono molta acqua quindi hanno un effetto idratante e leniscono le borse sotto gli occhi. Il consiglio è quello di lasciare il cetriolo sugli occhi per 15 minuti.
Aloe
Avete una pianta di aloe in casa? Bene, allora potete provare anche questo rimedio che consiste nell'applicare un sottile strato di gel di aloe sotto gli occhi. Prima di mettere il trucco o di utilizzare una qualsiasi crema idratante, applicate un sottile strato di aloe per combattere le borse sotto gli occhi. Spezzate una foglia di Aloe, e fate uscire un po' del liquido che si trova all'interno, senza esagerare. Mettete il gel sulle dita e cominciate a massaggiare delicatamente le borse sotto gli occhi fino a quando il gel di Aloe viene assorbito completamente. L'Aloe è una fonte idratante naturale che lenisce i bruciori e protegge gli occhi.
Crema idratante
Infine vi ricordiamo che ci sono delle creme idratanti a base di aloe vera che sono specifiche per idratare e proteggere gli occhi. Basta davvero una piccola quantità di crema di aloe da mettere sulla punta del mignolo per poi cominciare a tamponare delicatamente intorno agli occhi. La crema rinfrescherà e idraterà gli occhi per tutto il giorno, evitando che si manifestino nuovamente le borse.
Skyrobics: L’ultima frontiera del fitness
Attenti come sempre alla forma fisica e al benessere interiore, oggi vi vogliamo parlare della nuova frontiera del fitness, lo Skyrobics.
Per alcuni di voi forse è una parola sconosciuta per altri invece no, ma appena vi dirò di cosa si tratta non ci crederete. Lo Skyrobics che comunemente viene anche definita come “la ginnastica che fa volare” altro non è che una nuova attività aerobica che viene svolta su un pavimento tutto ricoperto di tappeti elastici, per dirla breve, si tratta di quei tappeti elastici che trovate al parco giochi dove i bambini allegramente saltano da una parte all’altra.
Dite la verità. Quante volte siete stati tentati di salire su quei divertenti tappeti elastici e di poter partecipare allegramente e senza pensieri all’attività. Beh non è poi cosi impossibile. In America infatti questa nuova attività fitness sta prendendo letteralmente il sopravvento, addirittura si registra il tutto esaurito ai corsi di Skyrobics:insomma sembra andare piuttosto bene, al punto che basta praticare anche solo un’ora di Skyrobics per bruciare fino a 1000 calorie.L’attività prevede tutta una serie di movimenti come salti, passi veloci, corsa, rimbalzi, fatti appunto su un tappeto elastico.
In Italia ancora non è arrivata questa nuova frontiera del fitness però possiamo partecipare al Rebounding, ovvero un’attività che viene svolta su un piccolo tappeto circolare elastico.Beh che dire …mantenersi in forma non è mai stato cosi divertente.
Il consumo di bevande gassate a base di soda come aranciata, coca cola, gassosa, lemonsoda, ecc., aumenta il rischio di ictus
I Ricercatori della Cleveland Clinic Wellness Institute e della Harvard University hanno scoperto che un maggiore consumo di bibite zuccherate, a basso contenuto calorico, è associato a un maggior rischio di ictus; al contrario, il consumo di caffè decaffeinato o di caffeina è stato associato con un rischio minore.
Lo studio – pubblicato recentemente sull’American Journal of Clinical Nutrition – è il primo ad esaminare l’effetto soda sul rischio di ictus. Ricerche precedenti hanno collegato il consumo di bevande zuccherate con unaumento di peso, diabete, pressione alta, colesterolo alto, gotta e malattia coronarica.
Il dott. Adam Bernstein, autore dello studio e Direttore di Ricerca presso l’Istituto Wellness Clinic di Cleveland, ha detto:
“La soda è la maggiore fonte di zuccheri nelle bibite, quello che stiamo cominciando a capire è che l’assunzione regolare di queste bevande innesca una reazione a catena nel corpo che può portare a molte malattie,compreso l’ictus“.
La ricerca ha analizzato il consumo di bevande gassate a base di soda tra 43.371 uomini che tra il 1986 e il 2008, hanno partecipato al Health Professionals Follow-up Study e 84.085 donne che tra il 1980 e il 2008, hanno partecipato al Nurses’ Health Study. Durante questo periodo l’ictus ha colpito 2.938 donne e 1.416 uomini.
Il carico di zucchero nelle bibite gassate, può ingenerare un rapido aumento della glicemia e dell’insulina che, nel tempo, può causare intolleranza al glucosio, resistenza all’insulina, e infiammazione: questi cambiamenti fisiologici influenzano l’aterosclerosi, la stabilità della placca e la trombosi, sono tutti fattori di rischio di ictus ischemico che sembra colpire più le donne che gli uomini.
Il caffè, di contro, contiene acido clorogenico, lignani e magnesio, agiscono come antiossidanti, riducono ilrischio di ictus (il caffè decaffeinato è associato a un rischio ictus, inferiore del dieci per cento, in confronto alla bibita zuccherata). Inoltre, i risultati dello studio mostrano che gli uomini e le donne che consumavano più di una bibita zuccherata il giorno, hanno tassi più elevati di pressione alta e colesterolo alto e più bassi tassi diattività fisica. Coloro che frequentemente hanno bevuto più soda, sono stati anche maggiori consumatori dicarne rossa e prodotti lattiero-caseari.
Uomini e donne che hanno consumato bibite gassate a basso contenuto calorico, hanno una maggiore incidenza di malattie croniche e un più alto indice di massa corporea (BMI). I ricercatori nella loro analisi hanno controllato anche questi fattori per determinare l’associazione di consumo di soda sul rischio di ictus.
In conclusione, il dott. Adam Bernstein, ha detto:
“Secondo una ricerca del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (USDA), negli ultimi tre decenni il consumo di bevande zuccherate negli Stati Uniti è drammaticamente aumentato e sta condizionando la nostra salute.
I dati di questa ricerca ribadiscono l’importanza di sensibilizzare gli individui a sostituire le bevande gassate a base di soda con bevande alternative“.
Lo studio – pubblicato recentemente sull’American Journal of Clinical Nutrition – è il primo ad esaminare l’effetto soda sul rischio di ictus. Ricerche precedenti hanno collegato il consumo di bevande zuccherate con unaumento di peso, diabete, pressione alta, colesterolo alto, gotta e malattia coronarica.
Il dott. Adam Bernstein, autore dello studio e Direttore di Ricerca presso l’Istituto Wellness Clinic di Cleveland, ha detto:
“La soda è la maggiore fonte di zuccheri nelle bibite, quello che stiamo cominciando a capire è che l’assunzione regolare di queste bevande innesca una reazione a catena nel corpo che può portare a molte malattie,compreso l’ictus“.
La ricerca ha analizzato il consumo di bevande gassate a base di soda tra 43.371 uomini che tra il 1986 e il 2008, hanno partecipato al Health Professionals Follow-up Study e 84.085 donne che tra il 1980 e il 2008, hanno partecipato al Nurses’ Health Study. Durante questo periodo l’ictus ha colpito 2.938 donne e 1.416 uomini.
Il carico di zucchero nelle bibite gassate, può ingenerare un rapido aumento della glicemia e dell’insulina che, nel tempo, può causare intolleranza al glucosio, resistenza all’insulina, e infiammazione: questi cambiamenti fisiologici influenzano l’aterosclerosi, la stabilità della placca e la trombosi, sono tutti fattori di rischio di ictus ischemico che sembra colpire più le donne che gli uomini.
Il caffè, di contro, contiene acido clorogenico, lignani e magnesio, agiscono come antiossidanti, riducono ilrischio di ictus (il caffè decaffeinato è associato a un rischio ictus, inferiore del dieci per cento, in confronto alla bibita zuccherata). Inoltre, i risultati dello studio mostrano che gli uomini e le donne che consumavano più di una bibita zuccherata il giorno, hanno tassi più elevati di pressione alta e colesterolo alto e più bassi tassi diattività fisica. Coloro che frequentemente hanno bevuto più soda, sono stati anche maggiori consumatori dicarne rossa e prodotti lattiero-caseari.
Uomini e donne che hanno consumato bibite gassate a basso contenuto calorico, hanno una maggiore incidenza di malattie croniche e un più alto indice di massa corporea (BMI). I ricercatori nella loro analisi hanno controllato anche questi fattori per determinare l’associazione di consumo di soda sul rischio di ictus.
In conclusione, il dott. Adam Bernstein, ha detto:
“Secondo una ricerca del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (USDA), negli ultimi tre decenni il consumo di bevande zuccherate negli Stati Uniti è drammaticamente aumentato e sta condizionando la nostra salute.
I dati di questa ricerca ribadiscono l’importanza di sensibilizzare gli individui a sostituire le bevande gassate a base di soda con bevande alternative“.
Test del DNA contro la truffa della falsa etichettatura del pesce
Gli scienziati hanno detto di aver messo a punto un test del DNA per individuare le origini geografiche del pesce,per combattere la pesca a strascico illegale che minaccia gli stock ittici a livello mondiale.
La tecnica utilizzata rientra nella campagna per la lotta contro la frode della pesca in Europa, attualmente è stata sviluppata per quattro specie di pesce come il merluzzo, l’aringa, la sogliola e il nasello comune europeo, ma potrebbe essere facilmente ampliata a più specie e contribuire al controllo della pesca anche in altre aree geografiche.
L’invenzione comprende una banca dati delle modifiche al codice genetico, chiamato polimorfismo a singolo nucleotide, o Snips (una variante genetica consiste nell’alterazione di una singola “lettera” o base del DNA, ad esempio GGT anziché GCT. Queste varianti vengono rilevate nel DNA umano con una frequenza di 1 ogni 1000 basi).
Le specie di pesce che provengono da una regione specifica, come le aringhe del Mare del Nord, o il merluzzodel Baltico, hanno un profilo Snip che è esclusivo in quella zona, il test del DNA di un singolo pesce, anche se è stato lavorato o cotto, indica con certezza la zona geografica di provenienza. Il risultato permette alle autorità di controllo – e quindi ai consumatori – di sapere se davvero il pesce è quello della specie o della zona di pescaindicati in etichetta.
Gary Carvalho, professore alla Bangor University in Galles, ha guidato il gruppo di ricerca, ha detto:
“Abbiamo deciso di sviluppare un metodo che potrebbe essere utilizzato in tutta la filiera alimentare europea e in tutta l’industria del pesce. Gli strumenti possono essere utilizzati per identificare o confrontare una serie dimarcatori genetici presenti all’interno di campioni di pesce in qualsiasi punto della catena del consumo, dalla zona di pesca, origine dell’allevamento, fino al piatto“.
Il progetto, denominato Fisho, ha riunito quindici gruppi di ricerca dell’Unione Europea (UE), Norvegia e Russia. L’iniziativa finanziata dalla UE con cinque milioni di dollari, intende sviluppare una più accurata verifica e rintracciabilità del pesce per combattere le frodi ittiche.
Gli Stati membri dell’UE, nel 2011, hanno dovuto introdurre leggi più restrittive sulla vendita del pesce per meglioidentificare la specie e zona d’origine, perché ci sono stati molti casi di abusi documentati.
I pesci – più per truffa che negligenza -, possono essere erroneamente etichettati come provenienti da unapesca sostenibile, a volte venduti come specie pregiate, quindi più costose. In commercio – secondo un’indagine del 2009 -, circa un quinto del pesce pescato in tutto il mondo è venduto illegalmente.
Gli scienziati dicono che è fondamentale identificare le specie oggetto di frode in maniera inequivocabile e rapida per le implicazioni sanitarie oltre che commerciali, connesse ad un’etichettatura non corretta. L’utilizzo di metodiche biomolecolari può risolvere il problema legato all’identificazione di specie in prodotti lavorati e trasformati, dato che la molecola bersaglio, il DNA, oltre a consentire una discriminazione molto specifica tra specie, è stabile ai numerosi trattamenti che avvengono durante la trasformazione dei cibi; inoltre l’automazione associata alle tecniche molecolari le rende adatte ad effettuare analisi su larga scala in modoautomatizzato, rapido ed economico.
In test di laboratorio, il marcatore Snip si è dimostrato accurato al 93- 100 per cento.
La praticità della tecnica per la verifica del pesce, permette di inviare campioni ad un laboratorio DNA, una struttura che si sta diffondendo velocemente nelle economie avanzate: ragionevolmente, qualsiasi ben attrezzato laboratorio di genetica molecolare, dovrebbe essere in grado di analizzare con il profilo Snip, diverse centinaia di pesci il giorno.
La tecnica utilizzata rientra nella campagna per la lotta contro la frode della pesca in Europa, attualmente è stata sviluppata per quattro specie di pesce come il merluzzo, l’aringa, la sogliola e il nasello comune europeo, ma potrebbe essere facilmente ampliata a più specie e contribuire al controllo della pesca anche in altre aree geografiche.
L’invenzione comprende una banca dati delle modifiche al codice genetico, chiamato polimorfismo a singolo nucleotide, o Snips (una variante genetica consiste nell’alterazione di una singola “lettera” o base del DNA, ad esempio GGT anziché GCT. Queste varianti vengono rilevate nel DNA umano con una frequenza di 1 ogni 1000 basi).
Le specie di pesce che provengono da una regione specifica, come le aringhe del Mare del Nord, o il merluzzodel Baltico, hanno un profilo Snip che è esclusivo in quella zona, il test del DNA di un singolo pesce, anche se è stato lavorato o cotto, indica con certezza la zona geografica di provenienza. Il risultato permette alle autorità di controllo – e quindi ai consumatori – di sapere se davvero il pesce è quello della specie o della zona di pescaindicati in etichetta.
Gary Carvalho, professore alla Bangor University in Galles, ha guidato il gruppo di ricerca, ha detto:
“Abbiamo deciso di sviluppare un metodo che potrebbe essere utilizzato in tutta la filiera alimentare europea e in tutta l’industria del pesce. Gli strumenti possono essere utilizzati per identificare o confrontare una serie dimarcatori genetici presenti all’interno di campioni di pesce in qualsiasi punto della catena del consumo, dalla zona di pesca, origine dell’allevamento, fino al piatto“.
Il progetto, denominato Fisho, ha riunito quindici gruppi di ricerca dell’Unione Europea (UE), Norvegia e Russia. L’iniziativa finanziata dalla UE con cinque milioni di dollari, intende sviluppare una più accurata verifica e rintracciabilità del pesce per combattere le frodi ittiche.
Gli Stati membri dell’UE, nel 2011, hanno dovuto introdurre leggi più restrittive sulla vendita del pesce per meglioidentificare la specie e zona d’origine, perché ci sono stati molti casi di abusi documentati.
I pesci – più per truffa che negligenza -, possono essere erroneamente etichettati come provenienti da unapesca sostenibile, a volte venduti come specie pregiate, quindi più costose. In commercio – secondo un’indagine del 2009 -, circa un quinto del pesce pescato in tutto il mondo è venduto illegalmente.
Gli scienziati dicono che è fondamentale identificare le specie oggetto di frode in maniera inequivocabile e rapida per le implicazioni sanitarie oltre che commerciali, connesse ad un’etichettatura non corretta. L’utilizzo di metodiche biomolecolari può risolvere il problema legato all’identificazione di specie in prodotti lavorati e trasformati, dato che la molecola bersaglio, il DNA, oltre a consentire una discriminazione molto specifica tra specie, è stabile ai numerosi trattamenti che avvengono durante la trasformazione dei cibi; inoltre l’automazione associata alle tecniche molecolari le rende adatte ad effettuare analisi su larga scala in modoautomatizzato, rapido ed economico.
In test di laboratorio, il marcatore Snip si è dimostrato accurato al 93- 100 per cento.
La praticità della tecnica per la verifica del pesce, permette di inviare campioni ad un laboratorio DNA, una struttura che si sta diffondendo velocemente nelle economie avanzate: ragionevolmente, qualsiasi ben attrezzato laboratorio di genetica molecolare, dovrebbe essere in grado di analizzare con il profilo Snip, diverse centinaia di pesci il giorno.
Attenzione ai repellenti antizanzara a base di DEET, possibili effetti dannosi sulle cellule cerebrali
Ogni anno, milioni di persone, per allontanare zanzare e altri parassiti, utilizza repellenti per insetti contenentiDEET. Allo stato attuale, il DEET è utilizzato in più di 230 prodotti con concentrazioni fino a 100 per cento.
Il DEET dovrebbe essere usato con cautela a causa dei suoi possibili effetti dannosi sulle cellule cerebrali. Studi sui ratti hanno dimostrato che il DEET, dopo un uso frequente e prolungato, provoca la morte delle cellule del cervello e cambiamenti comportamentali. L’esposizione fa sì che muoiono i neuroni nelle regioni delcervello che controllano il movimento muscolare, l’apprendimento, la memoria e concentrazione.
I ratti trattati con una dose media umana di DEET (40 mg / kg di peso corporeo), hanno evidenziato più difficoltàquando sono stati sollecitati a compiere attività fisiche che richiedono il controllo muscolare, la forza e coordinazione: questi risultati sono coerenti con i sintomi umani segnalati dai militari che in guerra nel Golfo Persico, hanno fatto uso di DEET.
Esseri umani fortemente esposti agli insetticidi DEET, potrebbero andare incontro a problemi di perdita di memoria, mal di testa, debolezza, stanchezza, dolori muscolari e articolari, tremori e mancanza di respiro. Dopo l’esposizione, i sintomi possono non evidenziarsi per mesi o anche anni.
Il danno più grave si verifica quando il DEET è usato in concomitanza con altri insetticidi come la permetrina(sostanza attiva antiparassitaria utilizzata per i presidi medico-chirurgici e come insetticida), per periodifrequenti e prolungati, potrebbe causare deficit cerebrali in soggetti vulnerabili, in particolare i bambini.
Fino a quando ulteriori studi non sono stati completati, è importante essere cauti quando si usa questo insetticida:
- utilizzare insetticidi contenenti DEET con parsimonia e di rado. Se si utilizza sulla pelle, evitare il contatto perperiodi prolungati;
- diffidate di utilizzare repellenti per insetti contenente DEET sui bambini. I bambini sono più suscettibili a danni del cervello causati da sostanze chimiche perché la loro pelle li assorbe più facilmente. Inoltre, il loro sistema nervoso ancora in via di sviluppo, potenzialmente è più vulnerabile;
- siate consapevoli del fatto che il DEET può essere presente in prodotti come lo shampoo, comunemente preparato per essere utilizzato per uccidere i pidocchi. Utilizzare le stesse precauzioni, come si farebbe con i repellenti per insetti;
- non usare una combinazione di insetticidi o usarli durante l’ingestione di farmaci. Anche un sempliceantistaminico venduto senza prescrizione medica può interagire con il DEET e causare effetti collaterali tossici;
- non prendere farmaci dopo aver irrorato insetticidi in giardino, c’è la possibilità di inalare una piccola quantità di insetticida che potrebbe interagire negativamente con il farmaco. Inoltre, assicurarsi di lavare accuratamente la pelle dopo aver utilizzato insetticidi in giardino. I trattamenti chimici per i giardini sono molto forti, non sono stati formulati per essere applicati sulla pelle umana.
I pericoli del DEET – Documento della Duke University Medical Center Ufficio NotiziePrestare attenzione quando si usano repellenti per insetti contenenti DEET. Ogni anno, circa un terzo degli americani utilizza repellenti per insetti contenenti DEET insetticida.
Mohamed Abou-Donia, farmacologo della Duke University Medical Center, per trent’anni ha fatto ricerca sugli effetti dei pesticidi. Ha scoperto che l’esposizione prolungata a DEET può compromettere il funzionamento in alcune parti del cervello. Ha detto:
“Il danno a queste aree potrebbe dar luogo a problemi di coordinazione muscolare, debolezza muscolare,deambulazione, problemi di memoria e della cognizione.
Ho verificato che i ratti, trattati per sessanta giorni con piccole dosi di DEET, hanno avuto maggior difficoltà a compiere semplici movimenti.
L’esposizione al DEET per brevi periodi non sembra essere particolarmente nocivo, però la raccomandazione è di non utilizzare prodotti con una concentrazione di DEET superiore al trenta per cento. Evitare di utilizzare questi prodotti quando si stanno assumendo farmaci, abbiamo scoperto che l’esposizione combinata a sostanze chimiche è più pericolosa.
Attenzione a mettere prodotti che contengono DEET sulla pelle di un neonato o del bambino, gli effetti collaterali potrebbero essere ancora più gravi.
Mohamed Abou-Donia, farmacologo della Duke University Medical Center, per trent’anni ha fatto ricerca sugli effetti dei pesticidi. Ha scoperto che l’esposizione prolungata a DEET può compromettere il funzionamento in alcune parti del cervello. Ha detto:
“Il danno a queste aree potrebbe dar luogo a problemi di coordinazione muscolare, debolezza muscolare,deambulazione, problemi di memoria e della cognizione.
Ho verificato che i ratti, trattati per sessanta giorni con piccole dosi di DEET, hanno avuto maggior difficoltà a compiere semplici movimenti.
L’esposizione al DEET per brevi periodi non sembra essere particolarmente nocivo, però la raccomandazione è di non utilizzare prodotti con una concentrazione di DEET superiore al trenta per cento. Evitare di utilizzare questi prodotti quando si stanno assumendo farmaci, abbiamo scoperto che l’esposizione combinata a sostanze chimiche è più pericolosa.
Attenzione a mettere prodotti che contengono DEET sulla pelle di un neonato o del bambino, gli effetti collaterali potrebbero essere ancora più gravi.
Se vuoi trasgredire la tua Dieta fallo a colazione!
Chi è a dieta solitamente sta attento alle calorie e sa perfettamente, che gli strappi alla dieta si pagano cari.
Con il sorprendente risultato ottenuto da un gruppo di ricercatori israeliani però, arriva una buona notizia per chi di solito “trasgredisce” il proprio regime dietetico.
Gli esperti di nutrizione e di perdita di peso hanno più volte spiegato che il nostro organismo brucia calorie seguendo un ritmo stabilito dal nostro orologio biologico:le calorie assunte al mattino vengono facilmente smaltite, mentre la sera il nostro corpo brucia calorie con difficoltà.
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori israeliani della ‘’Tel Aviv University’’ ha esaminato 1.092 obesi non-diabetici.Gli esaminati sono poi stati suddivisi in due gruppi a cui è stata somministrata la medesima dieta.
Al primo gruppo però è stata fatta una modifica: è stato aggiunto un dolce a colazione. Dopo 32 settimane i componenti del primo gruppo avevano perso più peso rispetto ai componenti del secondo.
Se siete a dieta e volete concedervi uno strappo fatelo al mattino. Il corpo brucerà velocemente il vostro“peccatuccio” per trasformarlo in energia, così da affrontare tutta la giornata. La sera invece, il “peccatuccio”verrà trasformato in tessuto adiposo che si accumulerà in uno dei classici punti critici:addome,fianchi,glutei etc.
Mangiare da McDonald’s e non ingrassare: ecco il menu adatto
E’ sempre stato detto come mangiare da McDonald’s sia alquanto pericoloso per la nostra dieta. E’ chiaro che i fast food sono i nemici principali per chi ha intenzione di mantenere una forma fisica accettabile. Qualcuno però non sa che ci si può tranquillamente recare da McDonald’s senza ingrassare. Ovviamente si deve cercare di limitarne le visite. E’ evidente che se si ha intenzione di andare almeno una volta a settimana al McDonald’s si rischia poi di prendere peso.
C’è però un menu che può essere considerato ababstanza leggero e che potrete consumare tranquillamente al McDonald’s senza sentirvi troppo in colpa. Ognuno insomma ha il diritto di poter mangiare dove vuole, l’importante è che si continui a seguire un’alimentazione sana. Certo il fast food non sembra essere il luogo ideale dove poter trovare del cibo sano, ma a volte l’apparenza può ingannare. Se quindi siete a dieta e volete lo stesso andare da McDonlad’s ecco il menu che fa per voi.
Innanzitutto evitate di prendere quei panini ricchi di calorie, meglio sostituirli con le crocchette di pollo: le McNugget’s. Queste sono squisite e contengono circa 250 calorie, molto meno rispetto ad un Big Mac. E’ sconsigliato prendere le patatite fritte, per contorno invece potete sicuramente scegliere una Mix salad, un’insalta mista leggera che contiene circa 10 calorie. Potete concedervi anche il dessert, qui spazio al Kiwi, squisito e assolutamente leggero con le sue sole 35 calorie. Certo non è un menu sostanzioso, ma potete sicuramente torgliervi qualche sfizio.
Eliminare il grasso sulla pancia mangiando cibi brucia-grassi
Il modo più semplice per perdere peso ed eliminare il grasso della pancia è quello di iniziare a mangiare alimenti che contribuiscono a bruciare i grassi! Combinando la giusta dieta con l'esercizio fisico quotidiano è possibile buttare giù i chili di troppo accumulati sullo stomaco, continuando a mangiare regolarmente e senza privarsi del cibo per seguire rischiose diete.
Scopriamo quali sono i cibi che ci aiutano a bruciare i grassi:
1. Acqua. Bere molta acqua, all'incirca otto bicchieri al giorno possono bastare. L'organismo non è in grado di svolgere correttamente le sue funzioni se non è sufficientemente idratato.
2. Mele. Chi non ha mai sentito il detto "Una mela al giorno leva il medico di torno"? Bene, da oggi potete includere anche quest'altro detto: "Una mela al giorno leva il grasso della pancia di torno". Alcuni studi suggeriscono che la pectina contenuta nelle mele riduce notevolmente l'assorbimento dei grassi (colesterolo compreso) da parte delle cellule.
3. Farina d'avena. La farina d'avena è un ottimo esempio di cereali integrali che aiutano il corpo a bruciare il grasso in eccesso. La Farina d'avena infatti non solo costituisce un buon apporto di cereali integrali, ma contiene anche fibre, le quali oltre a favorire la funzionalità dell’apparato digerente, sono utili per ridurre il rischio di malattie cronico-degenerative come i tumori al colon-retto, il diabete, le malattie cardiovascolari.
4. Pesce. Il pesce può essere utile nel bruciare i grassi perché contiene proteine magre e omega 3. Se non gradite il pesce, allora potete consumare i fagioli. Anche i fagioli sono un'ottima fonte di proteine per l'organismo, e senza la giusta quantità di proteine, il vostro corpo non sarà mai una macchina brucia grassi!
5. Carote. Le carote contengono carotene, un tipo di vitamina A in grado di liberare velocemente il corpo dai grassi e da altri rifiuti. Il carotene viene trasformato in vitamina A all'interno dell'intestino e contribuisce ad accelerare il metabolismo. Più veloce risulta il metabolismo, più velocemente il l'organismo brucia i grassi
I benefici delle lozioni e dei gel dopobarba
Il dopobarba, come suggerisce il nome stesso, deve essere usato dopo la rasatura. Qualsiasi sia la tecnica di rasatura utilizzata, dall'alto andando verso il basso o dal collo procedendo in su, il dopobarba è un must-have per poter curare i piccoli graffi e tagli che sono quasi inevitabili.
Molte persone preferiscono utilizzare creme e oli appositamente formulati per la pre-rasatura in modo da "deviare" e far scivolar meglio la lama del rasoio, contrastando e diminuendo tagli e problemi di rasatura connessi. Alla fine però, qualsiasi tecnica si decide di applicare, il viso deve essere adeguatamente idratato utilizzando abbondante acqua e, naturalmente, un buon prodotto dopobarba.
Uno dei maggiori vantaggi del dopobarba è la sensazione di freschezza e di rigenerazione. Il dopobarba dona al volto morbidezza, elasticità e consistenza. Oltre a ciò, gli astringenti contenuti nel dopobarba possono ripulire i follicoli e le cellule della pelle. I prodotti dopobarba riescono anche a contrastare i reagenti chimici e la polvere depositati sulla pelle, che rendono il viso privo di vita e fragile. Inoltre, le bruciature dovute alla lama del rasoio saranno ridotte al minimo grazie all'effetto di raffreddamento del dopobarba.
Non bisogna dimenticare oltre a ciò che una persona che odora darà un'impressione più gradevole. Questo può essere un aspetto essenziale se si desidera lasciare una buona impressione agli altri.
Tipologie di dopobarba
Ci sono diversi tipi di dopobarba: gel, balsamo, polvere, liquido o lozione. I 3 tipi più comuni sono:
Lozione dopobarba
Si tratta della tipologia più comune di dopobarba dal momento che può essere adatta a tutti i tipi di pelle. Quasi tutte le lozioni dopobarba comprendono agenti di guarigione come Aloe Vera in grado di ridurre al minimo l'arrossamento della pelle. Ogni volta che avete bisogno di un ammorbidente ideale per la pelle, una lozione dopobarba è una buona scelta.
Balsamo dopobarba
Viene utilizzato per lenire la pelle irritata. È solitamente composto da ingredienti in grado di rivitalizzare e idratare la pelle, permettendo così al collo e al viso di respirare subito dopo la rasatura. Il balsamo dopobarba contiene spesso vitamina C che permette di avere una pelle sana e lucente. È inoltre interessante notare che molti balsamo dopobarba contengono estratti di semi d'uva e burro di karité.
Gel dopobarba
Questo tipo di dopobarba non solo lenisce la pelle irritata ma può anche guarire e alleviare le arrossature provocate dal rasoio. La stragrande maggioranza dei gel dopobarba includono reagenti anti-batterici in aggiunta agli altri componenti. La parte medicinale servirà a eliminare virus e batteri esistenti sulla pelle, evitando il manifestarsi di pori ostruiti.
Caratteristiche principali dei dopobarba
I moderni prodotti dopobarba hanno molte caratteristiche che aiutano a prendersi cura della propria pelle. Diversi consumatori preferiscono scegliere il proprio dopobarba affidandosi ai marchi. Alcuni scelgono in base all'odore, altri si lasciano incantare dalla confezione, altri ancora semplicemente acquistano i più costosi. Alcuni dopobarba contengono ingredientiantisettici che in molti casi possono avere alcol all'interno. A volte viene aggiunto un agente antisettico come lo stearato citrato per evitare forme di infezione. Gli astringenti presenti nel dopobarba servono a donare il giusto livello di pH alla pelle e a chiudere i pori che durante la rasatura si sono aperti, evitando così infezioni e levigando la pelle. Inoltre, per alleviare ogni forma di danno alla pelle, spesso si utilizza il mentolo. Per questi motivi, chiunque può sperimentare una sensazione di bruciore dopo l'applicazione di qualsiasi dopobarba.
I prodotti dopobarba sono più costosi se contengono profumo, quindi se volete risparmiare puntate su uno che non sia profumato, mentre prestate attenzione alle caratteristiche più importanti come la capacità di idratare la pelle. Apparentemente, la confezione non ha alcun effetto diretto sulla pelle, tuttavia, è importante che il dopobarba sia confezionato in una bottiglietta di vetro.
Se il nostro articolo sui prodotti dopobarba e i vantaggi di scegliere un buon dopobarba tra balsami, lozioni e gel vi è piaciuto, non dimenticate di condividerlo con gli altri!
Mangiare per aumentare il metabolismo e perdere peso
Uno dei modi migliori per perdere peso è quello di aumentare il metabolismo. Infatti, quando il tasso metabolico è più alto l'organismo riesce a bruciare più calorie e più velocemente. Quindi, consumare cibi che accelerano il metabolismo è senza dubbio un modo semplice (e gustoso) per ridurre il grasso e aumentare l'energia.
Per aumentare il metabolismo sono necessari alimenti ricchi di proteine come uova, carni magre (pollo e tacchino), tofu e fagioli. Questi cibi aumentano la quantità di lavoro che l'organismo deve fare per digerire e, di conseguenza, danno una bella spinta al metabolismo.
Seguite questi utili consigli per aumentare il metabolismo mangiando:
1. Fare la colazione. A colazione si può mangiare qualsiasi cosa, ma cercate di mantenervi in salute mangiando cibi col giusto equilibrio di proteine, carboidrati e grassi:
In particolare si consigliano fiocchi d'avena e yogurt, proprio perché possono accelerare il metabolismo grazie al loro buon contenuto di grassi e proteine. Si può anche aggiungere frutta secca come mandorle e noci (che forniscono grassi buoni e fibra). In questo si inizia davvero bene la giornata dando il giusto apporto energetico senza perdere di vista il proprio programma di perdita di peso, anzi cominciando ad aumentare il proprio metabolismo.
2. Spezzare i pasti. Suddividete i pasti in 4 o 6 piccole porzioni sane intervallate da altri 2 o 3 spuntini al giorno. Mangiare costantemente ogni paio d'ore durante il giorno aiuta ad aumentare il metabolismo.
Come break durante la mattinata, o durante il pomeriggio, si può mangiare frutta e soprattutto frutti di bosco, fragole, mirtilli. Questi sono ricchi di antiossidanti e aiutano ad accelerare il metabolismo attivando gli ormoni che bruciano i grassi. Inoltre si trovano facilmente anche sotto forma di barrette e quindi non è difficile infilarli in borsa e portarseli in giro o a lavoro.
Durante il giorno si possono bere bevande che includono la catechina e il tannino i quali si trovano in tè come il tè verde, quello bianco e l'Oolong. Oltre ad aumentare il metabolismo e a bruciare più calorie, gli antiossidanti contenuti in queste bevande sono conosciuti per le loro azioni anti-invecchiamento e di prevenzione contro le disfunzioni cardiache.
Dunque, il consiglio è quello di tenere sempre a portata di mano degli snack e una bevanda in modo da non rimanere più di 4 o 5 ore senza aver toccato niente. E poi in questo modo si impedisce di cadere nella tentazione di mangiare spuntini poco salutari come quelli dei distributori automatici.
3. Consumare cibo sufficiente a soddisfare il proprio organismo. Non mangiare cibo a sufficienza per sostenere il proprio corpo e far fronte alle attività quotidiane fa sì che il metabolismo a rallenti. Quindi bisogna mangiare, poco e spesso.
Aggiungete ai pasti alimenti che contengono capsaicina, come il peperoncino di Caienna e altri peperoncini rossi e verdi. Questi possono servire a stimolare il metabolismo nel breve periodo (in contrasto agli effetti più duraturi di cibi ad alto contenuto proteico) in quanto il corpo sarà spinto a lavorare per "rinfrescarsi" dopo aver assunto questi cibi piccanti.
4. Bilanciare i pasti. Non dimenticate mai di bilanciare la vostra dieta scegliendo cibi sani tra frutta e verdura, cereali, latticini e alimenti proteici. Inoltre, siate sempre sicuri di mangiare a sufficienza. Mangiare meno cibo può ridurre il metabolismo.
Come preparare un buon succo di zenzero
Il succo di zenzero viene estratto dalle radici della pianta di zenzero. Questa proviene dall'Asia ed è utilizzata nella maggior parte dei cibi asiatici. Lo zenzero è caratterizzato dal sapore leggermente dolce e speziato e, quando viene spremuto, è ideale per condire salse e per marinare i cibi. Oltre al suo particolare sapore, lo zenzero offre un elevato valore nutrizionale.
Il succo può essere acquistato nei negozi o può essere fatto in casa. Se siete interessati a preparare il vostro succo di zenzero in casa, dovete innanzitutto acquistare dello zenzero fresco e poi seguite queste semplici istruzioni:
1. Lavate le radici dello zenzero. Si sa che le radici, crescendo sottoterra, possono avere ancora dei detriti attaccati, quindi si consiglia un buon lavaggio prima di utilizzarle per qualsiasi motivo.
2. Pelate le radici. Prendete un normale pelapatate e iniziate a levare via la pelle. Per rendere questo passaggio più semplice, prima di sbucciare le radici dello zenzero, lasciatele in frigorifero per alcune ore. Se la pelatura risulta complicata con il pelapatate, usate un piccolo coltello per rimuovere le parti più difficili della pellicina.
3. Grattugiate le radici di zenzero. Raccogliete tutte le parti dello zenzero pelato e cominciate a grattugiare con una regolare grattugia da cucina. Questo passaggio è necessario per rendere più facile la successiva spremitura dello zenzero. Grattugiate tutto dentro un tessuto di stamigna.
4. Mettete i pezzi grattugiati nella stamigna. Prendete una scodellina o un bicchiere e cominciate a spremere con forza lo zenzero contenuto nel tessuto. Attraverso questo procedimento, farete gocciolare il succo di zenzero fuori dalla stamigna, andando a finire nella ciotola. Se avete difficoltà a ottenere il succo in questo modo, provate a spremere le parti grattugiate con uno spremiaglio.
5. Come impiegare il succo. Il succo di zenzero solitamente si aggiunge a patatine fritte e ricette fatte al forno. Inoltre, viene usato per fare marinature e salse. Questo succo può aggiungere sapore ai pasti, ma state attenti a non esagerare perché può risultare molto piccante
Proprietà e benefici dell'albicocca
L'albicocca è un frutto appartenente alla specie Prunus Armeniaca ed è imparentato alla pesca e alla prugna, tant'è che il suo sapore ricorda un miscuglio dei due. Possiede un elevato contenuto di nutrienti, soprattutto fibre, vitamina A e potassio, ed è un prodotto davvero molto gustoso, facile da digerire, con poche calorie e davvero rinfrescante. Sì, perché le albicocche devono essere tenute al fresco, altrimenti, se si lasciano diventare troppo molli, queste perdono buona parte delle sue proprietà. La massima capacità nutritiva del frutto è proprio nel momento in cui è maturo; dunque bisogna consumarlo quando è ancora ben sodo.
Proprietà
Oltre alle fibre (principalmente pectine) e alla vitamina A, B, e in misura ridotta anche vitamina C, le albicocche contengono carotenoidi (in particolare beta-carotene) i quali conferiscono l'acceso colore giallo/arancio al frutto. Inoltre, l'albicocca è ricca di minerali come potassio, calcio, fosforo, sodio e ferro.
Benefici
Le albicocche, proprio per via dell'alto contenuto di vitamina A, potassio, ferro e fibre alimentari, sono particolarmente indicate per chi manifesta problemi di anemia (data anche la presenza di il cobalto e rame) o di spossatezza cronica, per i bambini in età della crescita, per gli anziani e per le persone in fase di convalescenza. La vitamina A è utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti dell'organismo, inoltre stimola la produzione di melanina, utile per una corretta abbronzatura e protezione della pelle. L'elevata percentuale di potassio è invece in grado di prevenire diversi disturbi a livello muscolare e nervoso. Nonostante l'albicocca possa essere mangiata in grandi quantità, si consiglia comunque di fare attenzione a non consumarne troppa perché il sorbitolo contenuto in essa possiede proprietà lassative.
Semi di albicocca
I semi racchiusi all'interno del nocciolo dell'albicocca sono ricchi di vitamina B17 (laetrile) che, secondo alcuni studi condotti dal dott. Dean Burk del National Cancer Institute, sembra essere in grado di attaccare e annientare le cellule malate dell'organismo, in particolare quelle di alcune forme di tumore. Tuttavia, bisogna evitare o perlomeno limitare l'ingestione di semi di albicocca o pesca, ma anche di uva, mele e pere, perché dopo la loro assunzione viene liberato nell'organismo acido cianidrico che può portare alla morte per asfissia cellulare. Inoltre, i semi devono essere cotti prima di essere ingeriti proprio perché tossici se consumati in grande quantità.
Prevenzione tumori
Secondo una ricerca condotta dall’American Cancer Society, le albicocche, insieme ad altri cibi ricchi di carotene, sono in grado di ridurre i rischi di cancro all'esofago, alla laringe e ai polmoni. Oltre a ciò, stando a quanto affermato dalla World's Healthiest Foods, il licopene (molto presente nell'anguria) contenuto nell'albicocca combinato con un regolare consumo di tè verde può ridurre i rischi nell'uomo di sviluppare il cancro alla prostata.
Osteoporosi
L'albicocca è altresì ricca di boro, una sostanza utile a prevenire l'osteoporosi perché è in grado di limitare gli estrogeni nelle donne durante il post-menopausa.
Pressione arteriosa
Le albicocche costituiscono un buon aiuto nel prevenire la formazione di placche sulla parete interna delle arterie, bilanciando inoltre la pressione sanguigna e migliorando le funzionalità cardiache.
Questo frutto rafforza altresì il sistema immunitario e contribuisce alla salute oltre che della pelle, anche degli occhi, dei capelli e delle gengive.
Infine, dato che le albicocche contengono quasi il 50% di olio vegetale, sono molto usate per sostituire le mandorle in prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici.
Purificare il corpo con metodi naturali
Disintossicare e ripulire l'organismo dalle impurità è un processo importante per mantenere il proprio corpo sano e pieno di energia. Oggigiorno, si è sempre più esposti a sostanze chimiche e inquinanti che danneggiano, spesso in modo irreparabile, gli organismi umani, animali e vegetali. Così come è importante prendersi cura dell'ambiente che ci circonda, è importante decontaminare il proprio corpo e rimuovere le sostanze inquinanti nel modo più naturale possibile. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarvi a depurare il vostro organismo.
1. Bere acqua. Innanzitutto è necessario ricordare che l'acqua è una delle sostanze maggiormente disponibili in natura e uno dei principali purificatori per il nostro corpo. L'acqua scorre attraverso l'organismo nel sangue e nel sistema linfatico, raccogliendo tossine al passaggio nei reni e fuoriuscendo dal corpo sotto forma di urina. Quindi, più acqua si beve e più facilmente il corpo si purifica. Ovviamente, come per tutte le cose, non bisogna esagerare neppure con l'acqua. Circa 8 bicchieri al giorno possono bastare, se non si fa un'attività fisica intensa.
2. Aumentare il consumo di cibi che forniscono sostanze disintossicanti. Gli alimenti disintossicanti e le spezie sono di grande aiuto nella pulizia del corpo. L'aglio (Leggi anche: Usare l'aglio come antibiotico naturale), il coriandolo, l'echinacea, la radice di zenzero (Leggi anche: Come preparare un buon succo di zenzero) e le foglie di prezzemolo sono tutti degli ottimi aiuti per purificare l'organismo. Questi condimenti e spezie si possono facilmente introdurre nella cucina di tutti i giorni. Inoltre, la frutta fresca è perfetta per disintossicarsi, a condizione che venga consumata da sola, senza aggiunta di zuccheri o altri alimenti. Anche le verdure fresche, quelle a foglia verde, verde scuro e rossa sono buone per depurare.
3. Ridurre l'assunzione di sostanze chimiche. Queste danneggiano l'organismo inibendone, in alcuni casi, la capacità di auto-ripararsi (Leggi anche:Antibiotici naturali per rinforzare il sistema immunitario e Antibiotici naturali: Olio di Tea Tree, Neem, Argento Colloidale). Il corpo ha diversi meccanismi che entrano in funzione per proteggerlo dai pericoli. Questi comprendono il sistema respiratorio, gastrointestinale, urinario, linfatico e gli strati del derma e della pelle. Ciascuno di questi sistemi è provvisto di un particolare meccanismo capace di eliminare le impurità e mantenere il corpo pulito dalle sostanze nocive.
Se possibile, utilizzate prodotti che contengono erbe naturali. Se ciò che si mette all'interno del proprio corpo è a basso contenuto di sostanze chimiche e contaminanti, si aiuta l'organismo a purificarsi più velocemente, evitando di aggiungere altre sostanze che poi dovranno essere comunque espulse. Quindi, se si può prendere una medicina alternativa o unantibiotico naturale anziché un farmaco prodotto chimicamente, è senza dubbio la scelta migliore. Ovviamente, bisogna sentire il parere del proprio medico prima di decidere qualsiasi cura alternativa.
4. Bere tè. Bere una o due tazze di tè al giorno (anche deteinato naturalmente) è un altro ottimo rimedio per aiutare a eliminare le scorie dal proprio corpo in modo naturale. Il tè verde, in particolare, contiene antiossidanti utili per prevenire diversi tipi di cancro, regolare la pressione sanguigna bassa e i livelli di colesterolo e addirittura combattere la carie. Inoltre è un buon aiuto per perdere peso
Il peperoncino abbassa il tasso di colesterolo
Ci sono buone notizie per tutti coloro che hanno un tasso troppo alto di colesterolo, mangiare del peperoncino rosso può aiutare a farlo scendere. Lo rivela uno studio cinese pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition.
Questo beneficio è attribuito alla presenza di capsaicina, un componente attivo che riduce il colesterolo totale, il colesterolo cattivo e i trigliceridi, nei topi di laboratorio.
Il colesterolo alto, in particolare il colesterolo cattivo o LDL, sembra essere pericoloso per la salute in quanto aumenta il rischio di malattie cardiovascolari perché ostruisce le arterie. Il segreto del peperoncino che abbassa il colesterolo, secondo questi ricercatori, deriva dalla capsaicina che contiene, un principio attivo che gli conferisce il piccante e che oltre ad abbassare il tasso di colesterolo migliora la salute del cuore.
Questa proprietà sconosciuta del peperoncino è stata scoperta dai ricercatori imponendo una dieta ricca di colesterolo ai topi di laboratorio, ma alla quale era stata aggiunta la capsaicina.
Attraverso l'azione di quest'ultima, il colesterolo totale dei topi sottoposti alla sperimentazione, è diminuito, rispetto a quello del gruppo di controllo che non aveva subito lo stesso trattamento. Inoltre, si sono ridotte anche le infiammazioni che producono problemi cardiaci.
Questo beneficio è attribuito alla presenza di capsaicina, un componente attivo che riduce il colesterolo totale, il colesterolo cattivo e i trigliceridi, nei topi di laboratorio.
Il colesterolo alto, in particolare il colesterolo cattivo o LDL, sembra essere pericoloso per la salute in quanto aumenta il rischio di malattie cardiovascolari perché ostruisce le arterie. Il segreto del peperoncino che abbassa il colesterolo, secondo questi ricercatori, deriva dalla capsaicina che contiene, un principio attivo che gli conferisce il piccante e che oltre ad abbassare il tasso di colesterolo migliora la salute del cuore.
Questa proprietà sconosciuta del peperoncino è stata scoperta dai ricercatori imponendo una dieta ricca di colesterolo ai topi di laboratorio, ma alla quale era stata aggiunta la capsaicina.
Attraverso l'azione di quest'ultima, il colesterolo totale dei topi sottoposti alla sperimentazione, è diminuito, rispetto a quello del gruppo di controllo che non aveva subito lo stesso trattamento. Inoltre, si sono ridotte anche le infiammazioni che producono problemi cardiaci.
Tuttavia, avverte la rivista, i risultati di questo studio sulle virtù del peperoncino mostra anche i suoi limiti, visto che questo esperimento non è ancora stato condotto sugli esseri umani.
Per questi ricercatori, anche se il peperoncino abbassa il colesterolo, consumarne in eccesso non sarà sufficiente a liberarsi del colesterolo cattivo, soprattutto se non si cambia la propria dieta e non si pratica regolarmente dello sport.
Questa scoperta aggiunge all'elenco delle proprietà del peperoncino anche l’effetto anti colesterolo.
Vi sono anche altri alimenti ai quali sono già state attribuite proprietà anti colesterolo. Tra i più importanti troviamo la cipolla, la mela, l’avocado, la carota, l’aglio, la crusca di avena, gli anacardi.
Per questi ricercatori, anche se il peperoncino abbassa il colesterolo, consumarne in eccesso non sarà sufficiente a liberarsi del colesterolo cattivo, soprattutto se non si cambia la propria dieta e non si pratica regolarmente dello sport.
Questa scoperta aggiunge all'elenco delle proprietà del peperoncino anche l’effetto anti colesterolo.
Vi sono anche altri alimenti ai quali sono già state attribuite proprietà anti colesterolo. Tra i più importanti troviamo la cipolla, la mela, l’avocado, la carota, l’aglio, la crusca di avena, gli anacardi.
Migliorare il sonno con il succo di ciliegia
Secondo un recente studio britannico, il succo di ciliegia avrebbe proprietà stupefacenti sul nostro sonno. Agendo sui livelli della melatonina, migliorerebbe sia la qualità che la durata del sonno.
Se il latte caldo e la camomilla sono noti per favorire il sonno, non sono gli unici rimedi naturali che le persone che hanno difficoltà a dormire possono utilizzare. I ricercatori della School of Life Sciences, dell’Università di Northumbria hanno scoperto un'altra bevanda inattesa e benefica per il nostro sonno: il succo di ciliegia.
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno reclutato un gruppo di volontari che hanno diviso in due gruppi: il primo doveva bere due volte al giorno per sette giorni, 30 millilitri di succo di ciliegia mentre il secondo doveva bere la stessa quantità di un succo qualsiasi. Il team ha poi seguito il sonno di ogni partecipante attraverso dei sensori che gli erano stati fissati addosso. E così, gli scienziati hanno scoperto che chi aveva assunto il succo di ciliegia ha visto aumentare la durata del sonno mediamente di 25 minuti ed era migliore del 6%.
Secondo lo studio, il succo di ciliegia conterrebbe in realtà della melatonina e quindi aumenterebbe i livelli naturali di questo ormone prodotto durante la notte che regola i ritmi cronobiologici. Una quantità maggiore di questa potrebbe quindi migliorare la durata e la qualità del nostro sonno. Il dottor Jason Ellis, direttore del Center for Sleep Research, della School of Life Sciences ha detto al Daily Mail: "Quello che è interessante in questo lavoro è che la melatonina contenuta nel succo di ciliegia è sufficiente a generare una risposta benefica sul sonno”.
Secondo i ricercatori, il succo di ciliegia potrebbe quindi essere una buona alternativa per tutti coloro che soffrono di disturbi del sonno. Purtroppo, questa bevanda è più difficile da trovare del latte ...
L’aceto di sidro di mele, una soluzione naturale per molti problemi di salute
Gli alimenti fermentati sono stati utilizzati da sempre per migliorare la salute. L'elevato contenuto di nutrienti e la loro facilità di assimilazione ne fanno degli alimenti vivi di grande qualità. L’aceto di sidro di mele esercita una regolarizzazione sul sistema acido-basico. Sotto l'azione di una moltitudine di enzimi, tra i cui compiti , uno dei principali è quello di promuovere le reazioni biochimiche.
Il metabolismo energetico dei sistemi di eliminazione contribuirebbe a migliorare i disturbi articolari, eliminando le tossine e gli acidi nocivi per il nostro organismo. E' risaputo che l'equilibrio della flora intestinale è molto importante per la nostra salute. Gli alimenti fermentati contribuiscono a promuovere e mantenere questo equilibrio e la salute della flora intestinale. L’aceto di sidro di mele, ricco in pectina ed enzimi di qualità, è consigliato anche come coadiuvante nei programmi di controllo del peso.
Alcune delle sue virtù:
- Aiuta la digestione e l'assimilazione
- Allevia il dolore nel mal di gola
- Eccellente nel trattamento di certi disturbi e dolori artritici
- Permette di combattere efficacemente il raffreddore e l’influenza
- Elimina i crampi notturni
- Lenisce le scottature e mantiene la pelle sana
- Rallenta gli effetti dell'invecchiamento
In che modo possiamo assumerlo?
Ci sono diversi modi di usare l'aceto di sidro. Il più comune è quello di berlo sottoforma di bevanda rinfrescante: due cucchiai di aceto di mele in un grande bicchiere d'acqua nel quale possiamo aggiungere uno o due cucchiai di miele ( iniziare con un solo cucchiaio di aceto e miele).
Nelle farmacie o nei negozi di prodotti naturali, sono in vendita anche delle capsule di aceto di sidro di mela, ma coloro che adottano questo metodo devono comunque bere almeno un grande bicchiere pieno d'acqua mentre assumono le capsule.
Per i problemi di sinusite, raffreddore e mal di testa, si possono fare inalazioni di aceto di sidro. Due o tre cucchiai di aceto di sidro in una grande ciotola di acqua bollente. Coprirsi la testa sopra la ciotola e inalare i vapori. Si può anche usare l'aceto di sidro di mele per un bagno rilassante aggiungendo un bicchiere di aceto di mele nell'acqua della vasca.
L'aceto dei quattro ladri
Infine, eccovi una versione della ricetta del famoso "aceto dei quattro ladri". La leggenda vuole che in Francia del 1726, quattro ladri approfittarono della peste per rubare impunemente i beni di coloro che avevano ceduto alla terribile malattia. Quando furono finalmente arrestati, il giudice offrì loro una condanna minore in cambio del segreto che li aveva resi immuni dal contagio.
20 g di rosmarino
20 g di lavanda
20 g di salvia
30 g di cannella
20 g di timo
20 g di menta
30 g di chiodi di garofano
20 g di assenzio
30 g di aglio
05 g di canfora
Lasciare marinare per almeno 15 giorni in 3 litri di aceto di sidro. Poi filtrare e conservare al buio. (Non viene consigliato nessun'altra modalità, si presume che debba venir assunto insieme agli alimenti come aceto).
Altre proprietà e nuove prove scientifiche
Uno studio realizzato nel 2004 presso l'Università dell'Arizona ha dimostrato che l'aceto di sidro di mele ha un effetto regolarizzante sulla risposta insulinica dopo un pasto ad alto contenuto di carboidrati.
I ricercatori ritengono che l'acido acetico presente nell’aceto di sidro di mele interferisca con gli enzimi responsabili della digestione dei carboidrati rallentando il passaggio degli stessi nella circolazione sanguigna. L'acido acetico può anche svolgere un ruolo regolatore nel metabolismo epatico dei carboidrati e delle cellule muscolari.
Un alto livello di insulina favorisce le infiammazioni. Le capacità dell’ aceto di mele di combattere il dolore artritico può essere dovuto al suo ruolo regolarizzante dell’ insulina presente nel corpo.
Questa proprietà di controllare il tasso di glicemia e di insulina nel sangue può essere anche la spiegazione della perdita di peso ottenuta con il consumo regolare di aceto di sidro.
La tradizione attribuisce molti benefici all’aceto di sidro:
Contribuire al buon funzionamento del sistema digestivo, fornendo molti enzimi e distruggendo i batteri nocivi. E’ anche conosciuto per la sua azione contro il bruciore di stomaco, crampi, gonfiore e gas intestinali.
Aiutare la digestione e può prevenire alcune intossicazioni alimentari.
Stimolare il sistema urinario, riducendo il rischio di infezione renale e della milza.
Favorire il bilanciamento del pH nel sangue mantenendo in equilibrio il livello di acidità del corpo e aiuta la circolazione sanguigna ripulendola dai vari inquinanti e tossine.
Abbassare il tasso del colesterolo e stimola il metabolismo dei carboidrati.
Ma l’aceto di sidro di mele si è fatto conoscere soprattutto per i suoi benefici nei disturbi artritici.
Cioccolato nero, il nuovo alleato per la nostra dieta
Secondo un recente studio statunitense, un consumo moderato ma regolare di cioccolato fondente potrebbe aiutare a ridurre l'indice di massa corporea, ovviamente, a patto di avere nello stesso tempo uno stile di vita sano. Ecco la scoperta che delizierà gli amanti del cioccolato. Nonostante le numerose virtù già rivelate di questa squisitezza, essa viene spesso bandita dalla nostra dieta, tuttavia, i ricercatori americani hanno appena svelato che il cioccolato nero potrebbe effettivamente essere utile per la perdita di peso. Un effetto che richiede communque che il cibo sia consumato come parte di uno stile di vita sano.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno studiato i dati di circa 1.000 persone di età compresa tra 20 e 85 anni che hanno partecipato ad una sperimentazione di farmaci contro il colesterolo. Più specificamente, hanno osservato l'indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall'inglese body mass index) calcolando il rapporto del peso per l'altezza, al quadrato. Questo permette di stimare la corpulenza delle persone e aiuta a valutare il rischio di malattie legate al peso eccessivo o insufficiente. I risultati ottenuti hanno allora dimostrato che i partecipanti che mangiavano regolarmente cioccolato avevano la tendenza a ingerire più calorie di quelle che consumano meno di questo alimento.
In compenso, i fans del cioccolato hanno mostrato BMI inferiori agli altri. La constatazione è stata fatta prendendo in considerazione l'età, il sesso e l'attività fisica di ogni partecipante.
"L'effetto è andato fino ad una differenza di 2,3 a 3,2 chilogrammi tra le persone che mangiavano cinque porzioni di cioccolato alla settimana e quelli che non ne mangiano affatto", ha spiegato Beatrice Golomb della University of California di San Diego citato da Gulfnews.com. Principale autore dello studio pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine, che ha aggiunto: "La gente crede che, contenendo calorie ed essendo tipicamente mangiato come dolciume, il cioccolato sia intrinsecamente cattivo ".
Limitarsi a 28 grammi al giorno
Ma finora gli studi sembrano dimostrare il contrario e hanno già suggerito un effetto positivo sul colesterolo e anche sulla sensibilità all'insulina.
Tuttavia, i ricercatori hanno sottolineato, nel loro lavoro, che è piuttosto la frequenza e regolarità di consumo di cioccolato, piuttosto che la quantità totale consumata, che avrebbe un effetto sul peso. Per quanto riguarda l'origine di questi benefici, gli scienziati, pur non essendo ancora certi, evocano la ricchezza di antiossidanti tra cui polifenoli e flavonoidi, nel cioccolato. Due molecole sospettate di limitare lo stress e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e altre malattie croniche.
Se questi risultati sembrano incoraggiare il consumo di cioccolato, i ricercatori vogliono rimanere cauti e sottolineano l'importanza di mantenere una certa moderazione. "Prima di mangiare una barretta di cioccolato al giorno, ricordatevi tuttavia che contiene 200 calorie di zucchero e di grassi saturi", ha detto Nancy Copperman all'Agence France-Presse , una scienziata che non ha partecipato a questo esperimento. Inoltre, va ricordato che tutti i cioccolati non sono uguali, quello nero è meno ricco di zuccheri e più ricco di antiossidanti. "Limitarsi a una media di 28 grammi di cioccolato fondente o cacao a basso contenuto di zucchero al giorno," ha raccomandato questa specialista.
Secondo un recente studio britannico, il succo di ciliegia avrebbe proprietà stupefacenti sul nostro sonno. Agendo sui livelli della melatonina, migliorerebbe sia la qualità che la durata del sonno.
Se il latte caldo e la camomilla sono noti per favorire il sonno, non sono gli unici rimedi naturali che le persone che hanno difficoltà a dormire possono utilizzare. I ricercatori della School of Life Sciences, dell’Università di Northumbria hanno scoperto un'altra bevanda inattesa e benefica per il nostro sonno: il succo di ciliegia.
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno reclutato un gruppo di volontari che hanno diviso in due gruppi: il primo doveva bere due volte al giorno per sette giorni, 30 millilitri di succo di ciliegia mentre il secondo doveva bere la stessa quantità di un succo qualsiasi. Il team ha poi seguito il sonno di ogni partecipante attraverso dei sensori che gli erano stati fissati addosso. E così, gli scienziati hanno scoperto che chi aveva assunto il succo di ciliegia ha visto aumentare la durata del sonno mediamente di 25 minuti ed era migliore del 6%.
Se il latte caldo e la camomilla sono noti per favorire il sonno, non sono gli unici rimedi naturali che le persone che hanno difficoltà a dormire possono utilizzare. I ricercatori della School of Life Sciences, dell’Università di Northumbria hanno scoperto un'altra bevanda inattesa e benefica per il nostro sonno: il succo di ciliegia.
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno reclutato un gruppo di volontari che hanno diviso in due gruppi: il primo doveva bere due volte al giorno per sette giorni, 30 millilitri di succo di ciliegia mentre il secondo doveva bere la stessa quantità di un succo qualsiasi. Il team ha poi seguito il sonno di ogni partecipante attraverso dei sensori che gli erano stati fissati addosso. E così, gli scienziati hanno scoperto che chi aveva assunto il succo di ciliegia ha visto aumentare la durata del sonno mediamente di 25 minuti ed era migliore del 6%.
Secondo lo studio, il succo di ciliegia conterrebbe in realtà della melatonina e quindi aumenterebbe i livelli naturali di questo ormone prodotto durante la notte che regola i ritmi cronobiologici. Una quantità maggiore di questa potrebbe quindi migliorare la durata e la qualità del nostro sonno. Il dottor Jason Ellis, direttore del Center for Sleep Research, della School of Life Sciences ha detto al Daily Mail: "Quello che è interessante in questo lavoro è che la melatonina contenuta nel succo di ciliegia è sufficiente a generare una risposta benefica sul sonno”.
Secondo i ricercatori, il succo di ciliegia potrebbe quindi essere una buona alternativa per tutti coloro che soffrono di disturbi del sonno. Purtroppo, questa bevanda è più difficile da trovare del latte ...
Secondo i ricercatori, il succo di ciliegia potrebbe quindi essere una buona alternativa per tutti coloro che soffrono di disturbi del sonno. Purtroppo, questa bevanda è più difficile da trovare del latte ...
Gli alimenti fermentati sono stati utilizzati da sempre per migliorare la salute. L'elevato contenuto di nutrienti e la loro facilità di assimilazione ne fanno degli alimenti vivi di grande qualità. L’aceto di sidro di mele esercita una regolarizzazione sul sistema acido-basico. Sotto l'azione di una moltitudine di enzimi, tra i cui compiti , uno dei principali è quello di promuovere le reazioni biochimiche.
Il metabolismo energetico dei sistemi di eliminazione contribuirebbe a migliorare i disturbi articolari, eliminando le tossine e gli acidi nocivi per il nostro organismo. E' risaputo che l'equilibrio della flora intestinale è molto importante per la nostra salute. Gli alimenti fermentati contribuiscono a promuovere e mantenere questo equilibrio e la salute della flora intestinale. L’aceto di sidro di mele, ricco in pectina ed enzimi di qualità, è consigliato anche come coadiuvante nei programmi di controllo del peso.
Alcune delle sue virtù:
- Aiuta la digestione e l'assimilazione
- Allevia il dolore nel mal di gola
- Eccellente nel trattamento di certi disturbi e dolori artritici
- Permette di combattere efficacemente il raffreddore e l’influenza
- Elimina i crampi notturni
- Lenisce le scottature e mantiene la pelle sana
- Rallenta gli effetti dell'invecchiamento
In che modo possiamo assumerlo?
Il metabolismo energetico dei sistemi di eliminazione contribuirebbe a migliorare i disturbi articolari, eliminando le tossine e gli acidi nocivi per il nostro organismo. E' risaputo che l'equilibrio della flora intestinale è molto importante per la nostra salute. Gli alimenti fermentati contribuiscono a promuovere e mantenere questo equilibrio e la salute della flora intestinale. L’aceto di sidro di mele, ricco in pectina ed enzimi di qualità, è consigliato anche come coadiuvante nei programmi di controllo del peso.
Alcune delle sue virtù:
- Aiuta la digestione e l'assimilazione
- Allevia il dolore nel mal di gola
- Eccellente nel trattamento di certi disturbi e dolori artritici
- Permette di combattere efficacemente il raffreddore e l’influenza
- Elimina i crampi notturni
- Lenisce le scottature e mantiene la pelle sana
- Rallenta gli effetti dell'invecchiamento
In che modo possiamo assumerlo?
Ci sono diversi modi di usare l'aceto di sidro. Il più comune è quello di berlo sottoforma di bevanda rinfrescante: due cucchiai di aceto di mele in un grande bicchiere d'acqua nel quale possiamo aggiungere uno o due cucchiai di miele ( iniziare con un solo cucchiaio di aceto e miele).
Nelle farmacie o nei negozi di prodotti naturali, sono in vendita anche delle capsule di aceto di sidro di mela, ma coloro che adottano questo metodo devono comunque bere almeno un grande bicchiere pieno d'acqua mentre assumono le capsule.
Per i problemi di sinusite, raffreddore e mal di testa, si possono fare inalazioni di aceto di sidro. Due o tre cucchiai di aceto di sidro in una grande ciotola di acqua bollente. Coprirsi la testa sopra la ciotola e inalare i vapori. Si può anche usare l'aceto di sidro di mele per un bagno rilassante aggiungendo un bicchiere di aceto di mele nell'acqua della vasca.
Per i problemi di sinusite, raffreddore e mal di testa, si possono fare inalazioni di aceto di sidro. Due o tre cucchiai di aceto di sidro in una grande ciotola di acqua bollente. Coprirsi la testa sopra la ciotola e inalare i vapori. Si può anche usare l'aceto di sidro di mele per un bagno rilassante aggiungendo un bicchiere di aceto di mele nell'acqua della vasca.
L'aceto dei quattro ladri
Infine, eccovi una versione della ricetta del famoso "aceto dei quattro ladri". La leggenda vuole che in Francia del 1726, quattro ladri approfittarono della peste per rubare impunemente i beni di coloro che avevano ceduto alla terribile malattia. Quando furono finalmente arrestati, il giudice offrì loro una condanna minore in cambio del segreto che li aveva resi immuni dal contagio.
20 g di rosmarino
20 g di lavanda
20 g di salvia
30 g di cannella
20 g di timo
20 g di menta
30 g di chiodi di garofano
20 g di assenzio
30 g di aglio
05 g di canfora
Lasciare marinare per almeno 15 giorni in 3 litri di aceto di sidro. Poi filtrare e conservare al buio. (Non viene consigliato nessun'altra modalità, si presume che debba venir assunto insieme agli alimenti come aceto).
Altre proprietà e nuove prove scientifiche
Uno studio realizzato nel 2004 presso l'Università dell'Arizona ha dimostrato che l'aceto di sidro di mele ha un effetto regolarizzante sulla risposta insulinica dopo un pasto ad alto contenuto di carboidrati.
I ricercatori ritengono che l'acido acetico presente nell’aceto di sidro di mele interferisca con gli enzimi responsabili della digestione dei carboidrati rallentando il passaggio degli stessi nella circolazione sanguigna. L'acido acetico può anche svolgere un ruolo regolatore nel metabolismo epatico dei carboidrati e delle cellule muscolari.
Un alto livello di insulina favorisce le infiammazioni. Le capacità dell’ aceto di mele di combattere il dolore artritico può essere dovuto al suo ruolo regolarizzante dell’ insulina presente nel corpo.
Questa proprietà di controllare il tasso di glicemia e di insulina nel sangue può essere anche la spiegazione della perdita di peso ottenuta con il consumo regolare di aceto di sidro.
La tradizione attribuisce molti benefici all’aceto di sidro:
Contribuire al buon funzionamento del sistema digestivo, fornendo molti enzimi e distruggendo i batteri nocivi. E’ anche conosciuto per la sua azione contro il bruciore di stomaco, crampi, gonfiore e gas intestinali.
Aiutare la digestione e può prevenire alcune intossicazioni alimentari.
Stimolare il sistema urinario, riducendo il rischio di infezione renale e della milza.
Favorire il bilanciamento del pH nel sangue mantenendo in equilibrio il livello di acidità del corpo e aiuta la circolazione sanguigna ripulendola dai vari inquinanti e tossine.
Abbassare il tasso del colesterolo e stimola il metabolismo dei carboidrati.
Ma l’aceto di sidro di mele si è fatto conoscere soprattutto per i suoi benefici nei disturbi artritici.
20 g di lavanda
20 g di salvia
30 g di cannella
20 g di timo
20 g di menta
30 g di chiodi di garofano
20 g di assenzio
30 g di aglio
05 g di canfora
Lasciare marinare per almeno 15 giorni in 3 litri di aceto di sidro. Poi filtrare e conservare al buio. (Non viene consigliato nessun'altra modalità, si presume che debba venir assunto insieme agli alimenti come aceto).
Altre proprietà e nuove prove scientifiche
Uno studio realizzato nel 2004 presso l'Università dell'Arizona ha dimostrato che l'aceto di sidro di mele ha un effetto regolarizzante sulla risposta insulinica dopo un pasto ad alto contenuto di carboidrati.
I ricercatori ritengono che l'acido acetico presente nell’aceto di sidro di mele interferisca con gli enzimi responsabili della digestione dei carboidrati rallentando il passaggio degli stessi nella circolazione sanguigna. L'acido acetico può anche svolgere un ruolo regolatore nel metabolismo epatico dei carboidrati e delle cellule muscolari.
Un alto livello di insulina favorisce le infiammazioni. Le capacità dell’ aceto di mele di combattere il dolore artritico può essere dovuto al suo ruolo regolarizzante dell’ insulina presente nel corpo.
Questa proprietà di controllare il tasso di glicemia e di insulina nel sangue può essere anche la spiegazione della perdita di peso ottenuta con il consumo regolare di aceto di sidro.
La tradizione attribuisce molti benefici all’aceto di sidro:
Contribuire al buon funzionamento del sistema digestivo, fornendo molti enzimi e distruggendo i batteri nocivi. E’ anche conosciuto per la sua azione contro il bruciore di stomaco, crampi, gonfiore e gas intestinali.
Aiutare la digestione e può prevenire alcune intossicazioni alimentari.
Stimolare il sistema urinario, riducendo il rischio di infezione renale e della milza.
Favorire il bilanciamento del pH nel sangue mantenendo in equilibrio il livello di acidità del corpo e aiuta la circolazione sanguigna ripulendola dai vari inquinanti e tossine.
Abbassare il tasso del colesterolo e stimola il metabolismo dei carboidrati.
Ma l’aceto di sidro di mele si è fatto conoscere soprattutto per i suoi benefici nei disturbi artritici.
Secondo un recente studio statunitense, un consumo moderato ma regolare di cioccolato fondente potrebbe aiutare a ridurre l'indice di massa corporea, ovviamente, a patto di avere nello stesso tempo uno stile di vita sano. Ecco la scoperta che delizierà gli amanti del cioccolato. Nonostante le numerose virtù già rivelate di questa squisitezza, essa viene spesso bandita dalla nostra dieta, tuttavia, i ricercatori americani hanno appena svelato che il cioccolato nero potrebbe effettivamente essere utile per la perdita di peso. Un effetto che richiede communque che il cibo sia consumato come parte di uno stile di vita sano.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno studiato i dati di circa 1.000 persone di età compresa tra 20 e 85 anni che hanno partecipato ad una sperimentazione di farmaci contro il colesterolo. Più specificamente, hanno osservato l'indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall'inglese body mass index) calcolando il rapporto del peso per l'altezza, al quadrato. Questo permette di stimare la corpulenza delle persone e aiuta a valutare il rischio di malattie legate al peso eccessivo o insufficiente. I risultati ottenuti hanno allora dimostrato che i partecipanti che mangiavano regolarmente cioccolato avevano la tendenza a ingerire più calorie di quelle che consumano meno di questo alimento.
"L'effetto è andato fino ad una differenza di 2,3 a 3,2 chilogrammi tra le persone che mangiavano cinque porzioni di cioccolato alla settimana e quelli che non ne mangiano affatto", ha spiegato Beatrice Golomb della University of California di San Diego citato da Gulfnews.com. Principale autore dello studio pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine, che ha aggiunto: "La gente crede che, contenendo calorie ed essendo tipicamente mangiato come dolciume, il cioccolato sia intrinsecamente cattivo ".
Limitarsi a 28 grammi al giorno
Ma finora gli studi sembrano dimostrare il contrario e hanno già suggerito un effetto positivo sul colesterolo e anche sulla sensibilità all'insulina.
Tuttavia, i ricercatori hanno sottolineato, nel loro lavoro, che è piuttosto la frequenza e regolarità di consumo di cioccolato, piuttosto che la quantità totale consumata, che avrebbe un effetto sul peso. Per quanto riguarda l'origine di questi benefici, gli scienziati, pur non essendo ancora certi, evocano la ricchezza di antiossidanti tra cui polifenoli e flavonoidi, nel cioccolato. Due molecole sospettate di limitare lo stress e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e altre malattie croniche.
Se questi risultati sembrano incoraggiare il consumo di cioccolato, i ricercatori vogliono rimanere cauti e sottolineano l'importanza di mantenere una certa moderazione. "Prima di mangiare una barretta di cioccolato al giorno, ricordatevi tuttavia che contiene 200 calorie di zucchero e di grassi saturi", ha detto Nancy Copperman all'Agence France-Presse , una scienziata che non ha partecipato a questo esperimento. Inoltre, va ricordato che tutti i cioccolati non sono uguali, quello nero è meno ricco di zuccheri e più ricco di antiossidanti. "Limitarsi a una media di 28 grammi di cioccolato fondente o cacao a basso contenuto di zucchero al giorno," ha raccomandato questa specialista.
Frutta e verdura, gli alimenti più salutari della nostra dieta
Per raggiungere la suddetta quota, si consigliano 2 porzioni di frutta e 3 porzioni di verdura al giorno.
La frutta, sempre più frequentemente, viene suggerita come spuntino sia a metà mattinata che a metà pomeriggio. Questo viene fatto per raggiungere facilmente la quota dei 5 pasti giornalieri, ma anche per evitare che gli spuntini siano a base di carboidrati o prodotti confezionati che aumentano nettamente l’introito calorico e che, di certo, sono meno salutari della frutta. Altri esperti consigliano un consumo di frutta durante i pasti principali, per associare ai nutrienti introdotti a pranzo e a cena, le vitamine (in particolare le vitamine C, E, e provitamina A) e i sali minerali che completano il pasto e che solo la frutta è in grado di fornire.
La verdura (quella verde in particolare), contribuisce in altro modo al benessere del nostro organismo. In particolare essa migliora l’efficacia intestinale, rafforza il sistema immunitario, regola la pressione sanguigna e il tasso di colesterolo e previene i danni cardiovascolari.
Numerosissimi sono gli studi presenti in letteratura scientifica riguardo frutta e verdura; le conclusioni che si possono trarre da essi sono che una dieta ricca di queste componenti riduce di circa il 30-40% la probabilità di contrarre tumori e riduce l’insorgere di malattie cardiovascolari.
Questi dati trovano riscontro specialmente nelle persone che sin dall’infanzia sono state abituate a consumare regolarmente questi alimenti, motivo per cui l’avvicinamento a frutta e verdura dovrebbe essere indirizzato soprattutto ai genitori ed ai giovani stessi.
Occorre evidenziare che gli eccessi e gli squilibri che possono sembrare momentanei esercitano un effetto sul nostro organismo che può manifestarsi anche dopo decine di anni e regolare la nostra alimentazione in modo equilibrato con alimenti benefici risulta di fondamentale importanza per migliorare la nostra salute a lungo termine
I BENEFICI DELL’ACQUA DI MARE E DELLA SABBIA SULLA PELLE
Quello del mare è un clima unico che l’uomo utilizza da secoli per stare meglio e per curarsi.
L’acqua marina ad esempio è un concentrato di oligominerali e minerali: contiene infatti tutti i 92 sali noti in natura in particolare cloruro di solio, bromo e iodio, magnesio, calcio e potassio. Un mix eccezionale di risorse che ne fa un elisir di bellezza e salute a 360 gradi.
Per la pelle l’acqua marina ha proprietà detergenti, antinfiammatorie e battericide sulla pelle grazie soprattutto alla presenza di zolfo, rame e sodio.
L’acqua marina ad esempio è un concentrato di oligominerali e minerali: contiene infatti tutti i 92 sali noti in natura in particolare cloruro di solio, bromo e iodio, magnesio, calcio e potassio. Un mix eccezionale di risorse che ne fa un elisir di bellezza e salute a 360 gradi.
Per la pelle l’acqua marina ha proprietà detergenti, antinfiammatorie e battericide sulla pelle grazie soprattutto alla presenza di zolfo, rame e sodio.
L’immersione in acqua marina è consigliata anche a chi ha disturbi dermatologici come la psoriasi, l’eczema o alcuni tipi di eritemi. Oltre a stimolare la microcircolazione, infatti, la composizione dell’acqua di mare ha un effetto normalizzante sul pH della pelle.
Ma il mare non è solo acqua, ma anche sabbia che può essere chiara, dorata, perlacea oppure granulosa e compatta. La sabbia marina può avere molti aspetti diversi perchè deriva dalla disgragazione di rocce di tipo diverso sotto l’azione dell’acqua e degli altri agenti atmosferici. E’ un elemento prezioso che è è formato nei secoli con caratteristiche particolari come quella di trattere il calore.
Il peeling esfoliante per la pelle
La sabbia più fine mescolata con elementi marini (acqua, alghe liofilizzate) può essere usata per uno scrub tutto naturale. Strofinata su tutto il corpo con un delicato massaggio porta via le cellule morte dando luce e morbidezza alla pelle.
La sabbia più fine mescolata con elementi marini (acqua, alghe liofilizzate) può essere usata per uno scrub tutto naturale. Strofinata su tutto il corpo con un delicato massaggio porta via le cellule morte dando luce e morbidezza alla pelle.
Dolce light: torta di carote
Se avete intenzione di gusatrvi un dolce leggero senza dover pensare al problema della linea, potrete sicuramente realizzare una squisita torta di carote. E’ il dolce light ideale anche per la merenda dei vostri figli, il che eviterà di fargli mangiare merendine
preconfezionate ricche di grassi idrogenati e conservanti. Per la preparazione di questa torta di carote avete bisogno di tali ingredienti: carote e farina nella stessa proporzione (circa 300 grammi), 80 grammi di zucchero, 2 uova, 1/4 di bicchiere di olio (pari a circa 50 grammi), una scorza di limone grattugiata e una bustina di lievito per dolci. Il primo passo da fare per la realizzazione di questo dolce light è tagliare le carote, lavarle e grattuggiarle poi finemente, tentando di strizzarle il più possibile per eliminare l’acqua in eccesso.
In un contenitore versate poi le uova con lo zucchero e amalgamate il tutto girando il composto in modo energico con una frusta, in modo da ottenere una crema spumosa e bianca. In un’altra ciotola versate la farina setacciata al lievito, aggiungendo poi la scorza di limone e le carote grattuggiate che devono essere rigorosamente asciutte. Aggiungete poi anche l’olio e mescolate.
Fattò ciò pian pianino versate anche il composto di uova e zucchero, terminando in questo modo la preparazione. Versate alla fine il tutto in una teglia precedentemente imburrata e lasciate cuocere la nostratorta di carote per circa mezz’ora nel forno a 180°. Quando poi sarà cotta la lasciate riposare per altri dieci minuti nel forno spento e la torta sarà pronta.
Penne al gratin: ricetta leggera e gustosa
Proviamo come sempre ad accontentare tutti i gusti quando parliamo di ricette light e quest’oggi vogliamo venire incontro agli amanti della pasta. Quando si è a dieta si ha un limite nel poter mangiare molte cose, ma con i giusti ingredienti e con qualche accorgimento light anche i primi più impensabili si possono mangiare. Quest’oggi vi proponiamo una squisita pasta di penne al gratin, un piatto leggero, ma ricco di gusto che potete proporre in qualsiasi occasione.
Gli ingredienti per queste penne al gratin sono: 350 grammi di penne rigate, una mozzarella light, mezzo etto di tacchino affettato, 20 grammi di parmigiano, 20 grammi di pangrattato, un cucchiao di olio. Per la realizzazione di questo piatto avete bisogno anche della besciamella, ma potete cucinarla nella versione light. In una pentola versate la farina e piano piano anche il latte, in modo da evitare che si possano formare dei grumi. Dopo aver aggiunto del sale e del pepe potete accendere il fuoco e far addensare il composto, qui però dovete mescolare il tutto molto bene per evitare che si attacchi.
A questo punto cuocete la pasta, al dente mi raccomando, poi in una teglia con un fondo di olio e pangrattato, versate al suo interno la pasta con la besciamella e il parmigiano. Formate vari strati con mozzarella e fette di tacchino alternate alla pasta fino ad aggiungere sull’ultimo strato del pangrattato, poi lasciate cuocere il tutto in forno a 220 gradi.
Insalata di pollo ricca e leggera
Quante volte avete visto un’ insalata di pollo e avete pensato che sarebbe stata insipida e poco saziante? La soluzione è in arrivo per voi. Basta aggiungere ingredienti sfiziosi, ma sempre leggeri, e vi innamorerete di questo piatto.
Propietà del pollo
La carne di pollo, come tutte le carni bianche, ha pochi grassi e molte proteine. Ha inoltre una minor quantità di tessuto connettivo, per cui è più digeribile Avendo la carne di pollo minor tessuto connettivo, è molto digeribile e i pochi grassi che contiene si trovano nella pelle e nel sottocutaneo,facilmente eliminabili. Il contenuto di ferro è abbastanza elevato, mentre le calorie apportate sono pochissime: solo 110 Kcal per 100 grammi di pollo.
Ingredienti per 2 persone:
- 250 g di petto di pollo (senza pelle)
- 300 g di patate
- 300 g di zucchine
- 150 g di formaggio spalmabile
- sale,olio e basilico q.b.
Preparazione
Sbucciate e tagliate le patate a pezzi non troppo grandi. Tagliate anche le zucchine e mettete tutto a bollire in acqua salata per 20 minuti. Assicuratevi però che durante la cottura nè le patate nè le zucchine si sfaldino. Quando le verdure sembrano quasi cotte aggiungete il petto di pollo intero e fate cuocere (ci mette davvero poco, al massimo 5 minuti). A questo punto spegnete il fuoco, togliete il pollo e scolate le verdure. Fate raffreddare completamente patate e zucchine (magari non ammassate, ma separatamente) e poi unitele in una ciotola insieme la petto di pollo tagliato a pezzetti. Aggiungete un po’ di olio, basilico e il formaggio e mescolate. Mettete per 30 minuti in frigo e poi…buon appetito!
Ricette Light: Risotto con seppie e piselli
Si avvicina la tanto attesa estate, ed è proprio in questo periodo che si cercano in giro ricette light da proporre sia a pranzo ma anche a cena. Tra queste ricette, vi è una molto squisita e leggera, che si sposa bene con la voglia di mantenere la forma fisica in previsione della prova costume. La ricetta in questione è Risotto con seppie e piselli.E oggi vi proponiamo una variante di questa irresistibile ricetta.
Apporta 350 kcal a porzione.
INGREDIENTI per 4 persone
- 200 g di riso
- 500 g di seppie pulite
- 200 g di piselli verdi
- 100 ml di vino bianco
- 1 cipolla
- 500 ml di brodo di pesce
- prezzemolo tritato
- 30 g di olio d’oliva
- sale, pepe (q.b)
PREPARAZIONE
Tagliare le seppie a pezzetti. In una casseruola scaldare l’olio e soffriggere la cipolla tritata. Dopo un minuto versare il riso e farlo tostare a fiamma moderata per 3 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno. Sfumare con il vino, unisci le seppie e il brodo caldo. Regolare con il sale e il pepe; copri con il coperchio e cuoci per 5 minuti circa.Aggiungere i piselli, mescolare e portare a termine la cottura del riso. Spegnere la fiamma, spolverare con il prezzemolo, e poi far riposare il tutto per 5 minuti.
Ricetta semplice, veloce e soprattutto light, e poi il pesce e le verdure insieme riscuotono sempre un ottimo successo, quindi perché non proporlo quando vi trovate ospiti a pranzo?
Dieta localizzata: pancia piatta
Il tuo fisico tende ad accumulare i chili di troppo sull’addome? Basta che mangi qualcosa in più e la tua pancia aumenta? Non perderti d’animo! Eliminare la “pancetta” è molto più semplice che snellire fianchi e cosce. E’ sufficiente eliminare i grassi saturi (presenti, ad esempio, nel burro), privilegiare la carne bianca, il pesce azzurro, frutta, verdura e cibi integrali che aiutano a ridurre l’assorbimento dei grassi.
Ti proponiamo una dieta da 1300 calorie al giorno che, seguendola per 15 giorni, ti permetterà di snellire il girovita perdendo 2 chili:
Primo giorno
- Colazione: caffé di orzo con mezzo cucchiaino di zucchero, 200 ml di latte parzialmente scremato, 2 fette biscottate integrali con 2 cucchiaini di marmellata
- Spuntino: una banana
- Pranzo: 70 g di riso integrale con sugo di pomodoro fresco e basilico (preparato con 200 g di pomodori) e un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva, 100 g di tralcio di salmone ai ferri accompagnato da 100 g di carote e 100 g zucchine
- Spuntino: 125 g di yogurt magro alla frutta
- Cena: minestra di orzo (preparata con 50 g di carote, 50 g di patate, 50 g di sedano, 30 g di orzo e un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva), 50 g di prosciutto cotto privato del grasso, 50 g di insalata verde condita con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva, un bicchiere di vino.
Secondo giorno
- Colazione: caffé di orzo con mezzo cucchiaino di zucchero, 200 ml di latte parzialmente scremato, 2 fette biscottate integrali con 2 cucchiaini di marmellata
- Spuntino: 125 g di yogurt magro alla frutta
- Pranzo: 70 g di pasta integrale condita con un sugo di zucchine, (preparato con 300 g di zucchine fatte saltare in 2 cucchiaini di olio extra-vergine d’oliva), 100 g di fesa di tacchino ai ferri, 110 g di carote crude.
- Spuntino: un kiwi
- Cena: minestrone freddo, (preparato con 200 g di verdure miste e 30 g di farro), condito con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva a crudo, 100 g di tonno al naturale, 100 g di spinaci freschi con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva e 5 g di pinoli, un bicchiere di vino.
Terzo giorno
- Colazione: caffé di orzo con mezzo cucchiaino di zucchero, 200 ml di latte parzialmente scremato, un pacco di cracker integrali.
- Spuntino: 3 albicocche
- Pranzo: 70 g di orzo lessato, condito con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva e un trito di basilico, carote e sedano crudi, 100 g di sgombro ai ferri e 100 g di zucchine tagliate a julienne,condite con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva.
- Spuntino: 125 g di yogurt magro alla frutta
- Cena: passato di verdure (preparato con 200 g di verdure miste e 30 g di pasta), condito con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva a crudo, 70 g di bresaola, 200 g di melone, un bicchiere di vino.
Quarto giorno
- Colazione: caffé di orzo con mezzo cucchiaino di zucchero, 200 ml di latte parzialmente scremato, 2 fette biscottate integrali con 2 cucchiaini di marmellata.
- Spuntino: una banana
- Pranzo: 70 g di riso integrale condito con un sugo preparato con 200 g di peperoni gialli e rossi e un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva, 100 g di petto di pollo ai ferri insaporito con un trito di erbe aromatiche, 100 g di pomodorini a ciliegia.
- Spuntino: 125 g di yogurt magro alla frutta
- Cena: minestrone (preparato con 200 g di verdure miste e 30 g di farro), condito con un cucchiaino di olio extra-vergine d’oliva a crudo e qualche fogliolina di basilico fresco, 100 g di formaggio magro, 50 g di insalata verde condita con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, un bicchiere di vino.
Quinto giorno
- Colazione: caffé di orzo con mezzo cucchiaino di zucchero, 200 ml di latte parzialmente scremato, 30 g di pane integrale con 2 cucchiaini di marmellata.
- Spuntino: 125 g di yogurt magro alla frutta
- Pranzo: 70g di pasta integrale con un sugo di a base di melanzane (preparato con 200g di melanzane, 50g di peperoni, un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e basilico fresco), 100 g di alici marinate con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, limone e prezzemolo, 100 g di carote crude.
- Spuntino: un kiwi
- Cena: passato di verdure (preparato con 200 g di verdure miste e 30 g di pasta), condito con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva a crudo, 60 g di affettato di tacchino, 100g di spinaci crudi conditi con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva, un bicchiere di vino.
Salute e Bellezza
Come fare il gelato col biscotto per i bambini
Quando arriva l'estate la merenda dei bambini si può fare con il gelato, ma anzichè comprare dei gelati industriali, possiamo fare in casa il gelato e anche preparare dei golosigelati col biscotto che ai bambini piacciono tanto.
- Il gelato può essere una semplice crema alla vaniglia, oppure aromatizzata al cioccolato, alla nocciola e perchè no, anche alla frutta. Se avete del gelato già pronto, sfruttatelo.
- Il biscotto, si prepara facilmente in un'unica placca e poi si taglia a misura dei gelati.
Ecco come prepararli.
Ingredienti:
per il gelato
- 2 albumi di uova freschissime
- 125 g di zucchero a velo
- 250 ml di panna fresca da montare
- 1 bustina di vaniglina o semi di vaniglia
per il biscotto
- 2 tuorli
- 80 g di zucchero
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino raso di lievito per dolci
- 180 g di farina
- 60 g di burro o margarina
- 1 presa di cannella in polvere
- 1 bustina di bottoncini di cioccolato fondente
Attrezzi: Terrine, sbattitore, mattarello, carta forno, placca da forno, rotella per dolci, carta d'alluminio
Procedimento:
- Sul piano pulitissimo mettete la farina a fontana, setacciata col sale e il lievito, lasciando un varco nel centro. Tagliate al centro il burro a pezzetti e lavorate con la punta delle dita per incorporare il burro alla farina. Lavorate fino ad ottenere tante grosse briciole.
- Accendete il forno a 180°
- Riallargate la farina e nel centro rompete i tuorli. Batteteli con una forchetta insieme allo zucchero e alla cannella e incorporate alla farina velocemente, aggiungendo acqua fredda q.b. ad amalgamare. Lavorate velocemente fino ad ottenere un impasto morbido che stenderete con il mattarello in uno spessore di almeno 1 cm.
- Con un bicchiere o un tagliabiscotti, ricavate i biscotti dall'impasto e sistemateli in una placca da forno, rivestita di carta forno.
- Infornate e fate cuocere in forno già caldo per 10 minuti. Devono essere dorati ma morbidi. Sfornate e fate raffreddare sulla placca.
- Nel frattempo montate a neve fermissima gli albumi con metà dello zucchero a velo e la vaniglina. Montate a neve la panna, ben fredda con il rimanente zucchero, poi unite i due composti, lavorando delicatamente con una frusta, sempre nello stesso verso, in modo di non farli smontare.
- Stendete una cucchiaiata abbondante di panna sulla metà dei biscotti e coprite, schiacciando leggermente, con l'altra metà dei biscotti.
- Ripassate tutto intorno ad ogni coppia di biscotti con una lama liscia, oppure una spatola, in modo di lisciare bene ed eliminare la panna in eccesso. Rotolate velocemente ogni biscotto (sul lato) nei bottoncini di cioccolata.
- Avvolgete ogni gelato col biscotto nella pellicola d'alluminio e mettete in freezer per almeno 2 ore prima di consumare.
Video guida alla bellezza: detergente frizzante fai da te
Video guida alla bellezza: detergente frizzante fai da te. Con i video consigli del nostro esperto impari a fare in casa un detergente frizzante per il corpo a base di agrumi, rilassante e detergente.
Come realizzare un braccialetto portafortuna
I braccialetti portafortuna brasiliani sono coloratissimi, belli e soprattutto molto semplici da fare. Pronte a coprirvi di braccialetti?
Di cosa hai bisogno
- Nastro adesivo
- Fili di cotone colorati di 70 cm
Prendete i fili colorati e legateli insieme facendo un nodo alle estremità. Quanto più spesso volete il braccialetto, tanti più fili dovete legare insieme. Se lo volete di colore rosso (porta fortuna in amore) dovete mettere molti fili di colore rosso e poi quattro o cinque di colori diversi (blu, verde, giallo ecc).
Con il nastro adesivo attaccate i fili su una superficie piana, in questo modo potrete lavorare comodamente.
Con il nastro adesivo attaccate i fili su una superficie piana, in questo modo potrete lavorare comodamente.
Prendete il primo filo colorato (per esempio quello blu) con la mano destra e cominciate ad avvolgerlo in senso orario intorno ai restanti che terrete nella sinistra. Quando avrete creato almeno un centimetro di colore blu fermatevi e cambiate colore. Continuate a fare questo lavoro con tutti gli altri fili finché il braccialetto non sarà completo.
A questo punto potete chiudere il braccialetto facendo un nodino all’estremità che tenga uniti tutti i fili.
Facile, no? Adesso scatenatevi e fate un braccialetto per ogni desiderio che volete far avverare!
Come vestirsi in base all'altezza
- Se hai gambe troppo lunghe che non ti piacciono o ti fanno sentire una provetta Olivia (la compagna di Braccio di ferro) fai così:
I frutti di bosco contengono fibra solubile che regola l’assorbimento degli altri nutrienti e alimenta la flora microbica intestinale. Inoltre, studi recenti collegano i mirtilli nera alla prevenzione dell’Alzheimer, specie nelle donne mentre le fragole e le ciliegie, ricche dicarotenoidi, sono preventive di molti tipi di tumore, di patologie cardiovascolari, neurodegenerative oltre che dell’invecchiamento cutaneo e cellulare.
Facile, no? Adesso scatenatevi e fate un braccialetto per ogni desiderio che volete far avverare!
Come dimagrire sui fianchi: esercizi da fare a casa
Fianchi, punto vita, pancia, glutei, parte alta delle cosce: sono queste le zone più critiche per il corpo femminile, dove più spesso si accumulano cuscinetti e si forma la cellulite.
Per dimagrire sui fianchi, dovete esercitare gli addominali, i glutei e i muscoli lombari, in fondo alla schiena.
Torsioni e flessioni del tronco sono utili a preparare i muscoli agli esercizi di tonificazione: come rilassamento e stretching finale, allungate i muscoli delle gambe, del tronco e della schiena.
- Fate questi esercizi 3 volte alla settimana.
- Per iniziare fate 10-15 minuti di esercizi, poi aumentate fino a 30.
- Ripetete gli esercizi 3 volte.
- Mettetevi in piedi di fianco a un muro o a una sedia. Appoggiate la mano destra al muro, con il braccio morbido: ponete la mano sinistra sul fianco sinistro e sollevate la gamba sinistra, senza sbilanciarvi. Eseguite il movimento lentamente per sforzare maggiormente i muscoli: potete anche usare una cavigliera o una banda elastica da agganciare alla caviglia destra e a quella sinistra.
- Fate 10-15 ripetizioni per gamba.
- Con questo esercizio tonificate i glutei, i tensori della fascia lata (fianchi) e gli addominali laterali.
- In piedi con le gambe leggermente divaricate, mettete le mani sui fianchi e scendete lateralmente a destra, tenendo il busto dritto. Non dovete piegarvi in avanti nè ruotare il busto. Il movimento deve essere lento, per esercitare correttamente i muscoli; ripetete anche a sinistra.
- Fate 15 ripetizioni per lato, in 3 serie da 5.
- L'esercizio tonifica gli addominali obliqui e trasversali.
- Munitevi di due manubri, due pesi, o due bottiglie da mezzo litro piene e di uno step o di un gradino. Posizionatevi lateralmente allo step o al gradino: iniziate con il lato sinistro. Appoggiate il piede sinistro sullo step o sul gradino, e flettete leggermente entrambe le gambe; il busto si inclina leggermente, il collo e la testa rimangono dritti, con lo sguardo davanti a voi. Salite sul gradino o sullo step con la gamba sinistra, distendete la gamba e rimanete in appoggio sulla gamba distesa: distendete la gamba destra e sollevate il busto in posizione eretta. Le braccia seguono i movimenti delle gambe. Tornate in appoggio con entrambi i piedi flettendo gambe e busto e ripetete il movimento.
- 15 ripetizioni per gamba.
- L'esercizio coinvolge i muscoli glutei, i muscoli anteriori della coscia, i muscoli tensori della fascia lata e i piramidali.
Come vestirsi in base all'altezza
Ragazza alte, ragazze basse: tante differenze ma un solo problema. Quale? Come vestirsi per camuffare difetti o dettagli che possono mettere a disagio. Ad esempio gambe troppo lunghe o troppo corte, contrapposte a un busto poco proporzionato. Se anche tu vuoi valorizzarti con l'abbigliamento, scopri come farlo seguendo qualche piccolo consiglio.
Questione di effetti ottici
Proprio così: chi è troppo bassa o troppo alta può far leva su piccoli escamotage che aiutano aridimensionare la figura.
- Gambe corte? Se la tua silhouette non è molto slanciata, punta su questi capi:
- Jeans a vita alta: slanciano la figura non interrompendola a metà ma alzando visibilmente il punto vita e i fianchi;
- Cinture che "strozzano" il punto vita: da portare all'altezza dell'ombelico o un po' più su, delineano la vita spostando (come i jeans a vita alta) il punto vita e fianchi in alto;
- Cappotti a metà coscia: è la lunghezza perfetta. Oltre tendono ad appesantire la figura mentre al di sopra (per intenderci all'altezza della cintura), sottolineano eccessivamente la lunghezza delle gambe.
- Pantaloni "a palazzo": ovvero dritti e ampi sul fondo come su tutta la gamba. Ma ricorda: solo con i tacchi (da far scomparire sotto la svasatura del pantalone).
- Se hai gambe troppo lunghe che non ti piacciono o ti fanno sentire una provetta Olivia (la compagna di Braccio di ferro) fai così:
- Scegli un jeans ampio: perfetto il modello boyfriend jeans, ovvero quello con il cavallo basso. E' un genere che tende ad accorciare la figura.
- Risvolta i pantaloni: un piccolo risvoltino o un pantalone in caviglia "rompono" la silhouette che apparirà meno allungata.
- Scegli abiti a impero: la vita spostata sotto al seno e la lunghezza sopra il ginocchio accorciano le gambe, non facendo percepire fianchi e punto vita.
- Abbina stivali e collant di diverso colore: mentre per le ragazze basse l'ideale è mantenere la stessa nuance per non spezzare la continuità ed accorciare le gambe, per una ragazza troppo alta l'ideale è creare appunto questo gioco di contrasti.
Come curarsi con i benefici dei frutti di bosco
Fragole, mirtilli, ciliegie, lamponi, ribes: li chiamano frutti rossi e sono preziosi alleati dellasalute.
Ecco come curarsi con i benefici dei frutti di bosco
- Il mirtillo è il re dei frutti di bosco: ha proprietà antibatteriche, antiossidanti e antinvecchiamento. Il mirtillo è anche protettivo dei capillari e della vista ed efficace contro alcuni tipo di infezioni gastrointestinali e cistiti.
- La ciliegia è ricca di vitamine A e C, potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio e magnesio. E’ depurativa, disintossicante, antinfettiva e antinfiammatoria (contiene antocianine). E’ un frutto dalle proprietà anche lassative e diuretiche.
- La fragola è molto ricca di vitamina C ma anche E, B, K, di fibre, acido folico, potassio. E’ rinfrescante, depurativa, battericida, antiossidante, rimineralizzante ma essendo un frutto liberatore di istamina, può produrre reazioni pseudoallergiche.
- Il lampone è ricco di fibre, vitamine A e C, calcio, ferro, fosforo, magnesio e fenoli. Contiene inoltre, acidi organici (malico, salicilico, acetico, succinico) e ha proprietà antinfiammatorie e drenanti.
- Il ribes è un frutto ideale per gli sportivi in quanto agisce sull’equilibrio acido base del sangue. Ha proprietà antinfiammatorie ed è ricco di vitamina A e C ma anche di pectina, ferro, fosforo, calcio e potassio.
- Le more sono astringenti, antiossidanti, depurative, espettoranti e lassative. Sono ricche di fibra, manganese, potassio, vitamina C ed E e acido folico.
I nutrizionisti consigliano di consumare i frutti di bosco freschi appena raccolti anche se la maggior parte delle persone li acquista al supermercato.
In questo caso se è stata rispettata la catena del freddo, i frutti conservano le loro proprietà nutritive. Si consiglia di sciacquarli accuratamente prima di mangiarli. Meglio senza zucchero ma con qualche goccia di limone che protegge dall’ossidazione e migliora la disponibilità di ferro.
In questo caso se è stata rispettata la catena del freddo, i frutti conservano le loro proprietà nutritive. Si consiglia di sciacquarli accuratamente prima di mangiarli. Meglio senza zucchero ma con qualche goccia di limone che protegge dall’ossidazione e migliora la disponibilità di ferro.
I frutti di bosco contengono fibra solubile che regola l’assorbimento degli altri nutrienti e alimenta la flora microbica intestinale. Inoltre, studi recenti collegano i mirtilli nera alla prevenzione dell’Alzheimer, specie nelle donne mentre le fragole e le ciliegie, ricche dicarotenoidi, sono preventive di molti tipi di tumore, di patologie cardiovascolari, neurodegenerative oltre che dell’invecchiamento cutaneo e cellulare.
Arriva il laser che cambia il colore degli occhi
Le lenti a contatto colorate permettono di cambiare il colore degli occhi in modo momentaneo. Un nuovo laser potrebbe cambiare il colore degli occhi in modo definitivo.
Dall’America infatti arriva un laser che in soli 20 secondi riesce a far diventare azzurri gli occhi marroni.
Con un nuovo laser gli occhi marroni possono diventare azzurri in appena 20 secondi. Nessuna lente a contatto, nessun corpo estraneo nell’occhio quello che si va a modificare con questa nuova tecnica di chirurgia estetica è l’iride.
Questo laser è stato ideato da Gregg Homer dello Stroma Medical. La tecnica si basa sul principio che una sola seduta di laser della durata di 20 secondi è in grado di rimuovere la melanina contenuta nell’iridefacendo virare il colore dell’occhio da marrone a blu.
Questa tecnica laser ancora in fase sperimentale, al momento è disponibile solo in america. Tra due massimo tre anni arriverà anche, in Europa.
Rimedi per Viso e Occhi Gonfi
Spesso nonostante il riposo notturno il viso al risveglio può essere gonfio. In questi casi le cause possono essere le più svariate:condizioni ambientali,fattori ereditari,cattiva alimentazione, alcol in eccesso etc etc. Nella maggior parte dei casi però il gonfiore del viso e degli occhi al risveglio è la conseguenza di quello che si è fatto la sera precedente.
Per rimediare al gonfiore e nascondere questo fastidioso inestetismo sul viso e sugli occhi non ci vuole il bisturi o la magia, basta semplicemente, seguire qualche semplice consiglio.
Cercate sempre di favorire il più possibile la circolazione cutanea. Leggere pressioni come dei piccoli pizzicotti al vostro viso e la vostra circolazione “riprenderà” a funzionare.
Prendete l’abitudine di introdurre nella vostra alimentazione integratori a base di vite, ginko, mirtillo, anans, thè verde. Sostanze fondamentali per la salute e la bellezza della vostra pelle
Cercate di dormire in una stanza ben aereata e fresca per un numero di ore sufficiente al vostro riposo.
Limitate il consumo di alcool e tabacco
Utilizzate un gel decongestionante da applicare con un bel massaggio linfodrenante non solo per togliere il gonfiore da occhi e viso, ma anche per prevenire l’inestetismo
Benessere corpo: Sauna e bagno turco
La vita frenetica e gli impegni quotidiani non lasciano molto spazio, alla cura del nostro corpo. È importante e indispensabile però, sia per il nostro corpo che per la nostra mente, concederci qualche ore di relax solo per noi.
Modi alternativi ed efficaci per il benessere del nostro corpo sono la sauna e il bagno turco. Uno viene più comunemente definito bagno di calore, mentre il bagno turco viene indicato come bagno di vapore. Anche se bagno turco e la sauna sono molto differenti, in comune hanno il benessere corporeo.
La sauna viene consigliata a chi vuole liberarsi dallo stress quotidiano ma anche a chi pratica lo sport, in quanto aiuta a recuperare più velocemente e a preparare i muscoli allo sforzo.La sauna ha effetti disintossicanti, purificatori e aiuta a rilassare, favorendo un sonno migliore.
Il bagno turco invece aiuta a prevenire disturbi delle vie respiratorie ed ha effetto tonificante. Il bagno turco inoltre elimina le tossine e fortifica il sistema immunitario.
Comunque prima di iniziare qualsiasi trattamento è sempre bene chiedere prima parere al nostro medico.
Grotta di Sale: La natura per il nostro corpo
Forse molti non ne conoscevano l’esistenza ed altri non sanno a cosa serve ma la Grotta di Sale, nuovo e alternativo rimedio naturale per il benessere del nostro corpo, comincia a fare il suo ingresso anche qui in Italia.
La Grotta di Sale è una sala, costruita con mattoni di sale rosa, minerale puro al 100%, proveniente dall’Himalaya. All’ interno è pieno di anidride carbonica e questa favorisce una respirazione migliore inoltre in quanto è privo di allergeni patogeni,rafforza il sistema immunitario. La grotta di sale non prevede solo un recupero fisico ma anche mentale dettato dalla musicoterapia.
Gli esperti, in merito ai benefici della grotta di sale, annoverano tra i disturbi: malattie broncopolmonari, asma, sinusite, rinite, otite, tonsillite, faringite, laringite, malattie da raffreddamento, tosse, raffreddori allergici, eczemi, dermatiti, psoriasi, dolori artritici, insonnia, infezioni virali ricorrenti, rafforzamento del sistema immunitario.
Come tutti i trattamenti di benessere, vedi sauna e bagno turco,è sempre bene chiedere prima parere al nostro medico.
Poco sale per sgonfiare la pancia ed eliminare la cellulite
Volete avere una pancia sgonfia e soprattutto eliminare qualsiasi traccia di cellulite? Vi converrà d’ora in poi mangiare esclusivamente senza sale o poterne consumare al giorno al massimo 5 grammi. Il sale si sa insaporisce tutte le varie pietanze, rendendo i nostri cibi molto più squisiti, ma è anche risaputo quanto il sale faccia male.
Meglio quindi affidarsi ad una dieta povera di sale se si ha intenzione di perdere non solo qualche chilo, ma avere una pancia sgonfia e un fondoschiena senza cellulite. Il sale in effetti contribuisce alla fomrazione della ritenzione idrica, ecco perché poi si formerà la cellulite e sentiremo la nostra pancia più che gonfia. E’ quindi consigliabile mangiare preferibilmente cibi poco salati, da evitare assolutamente i salumi, anche se la mortadella e il prosciutto cotto sono poverissimi di sale.
Tra i formaggi quelli adatti ad una dieta senza sale sono sicuramente quelli freschi. Evitare assolutamente merendine e vari tipi di snack come patatine e noccioline, meglio affidarsi ai pop corn, ma senza condirli con il sale. Vi proponiamo allora una dieta senza sale che potete seguire per cinque giorni al mese e noterete dei miglioramenti fisici notevoli, provando ad eliminare un pò di cellulite.
Tutti i giorni
Colazione: tè con 1 cucchiaino di zucchero, 30 g di pane toscano, 1 cucchiaino di miele
Spuntino: 1 spremuta di agrumi
Merenda: 1 yogurt magro
Condimenti: 4 cucchiaini di olio di oliva, sale mezzo cucchiaino raso di sale, per cucinare pasta o riso solo 5 grammi.
Primo giorno
Pranzo: 60 g di riso lessato con 100 g di piselli freschi bolliti, 100 gr di fesa di tacchino al rosmarino, 50 g di lattuga, 100 g di kiwi
Cena 100 g di ricotta di latte vaccino con un trito di erbe aromatiche, 200 g di fagiolini a vapore, 80 g di pane toscano senza sale, 100 g di banana
Secondo giorno
Pranzo: 50 g di insalata di orzo con 200 g di verdure crude miste a piacere, 100 g di merluzzo in umido con pomodoro fresco e origano, 100 g di albicocche
Cena 100 g di mozzarella vaccina, 200 g di pomodoro fresco e basilico, 60 g di pane toscano, 200 g di ananas
Terzo giorno
Pranzo: 70 g di pasta con 100 g di pomodoro, 100 g di fesa di manzo ai ferri, 200 g di finocchi crudi, 100 g di banana
Cena 100 g di filetto di trota al forno con erba cipollina e pepe rosa, 300 g di patate al vapore, 200 g di macedonia di frutta fresca a piacere
Quarto giorno
Pranzo: 150 g di tonno fresco ai ferri, 200 g di patate al forno con rosmarino, 200 g di zucchine cotte in padella con la menta, 100 g di pesche
Cena 120 g di tagliata di fesa di viletto con 20 g di rucola, 200 g di fagiolini cotti al vapore o lessati, 80 g di pane toscano, 100 g di ciliege
Quinto giorno
Pranzo: 70 g di pasta con sugo di peperoni e 50 g di cipolla, 100 g di petto di pollo al timo, 50 g di cicoria, 100 g di macedonia di frutti di bosco misti
Cena 50 g di insalata con 100 g di pomodorini, 50 g di carote, 50 g di finocchi e 2 uova, 70 g di pane toscano, 100 g di mela a dadini con succo di limone
Tutti i giorni
Colazione: tè con 1 cucchiaino di zucchero, 30 g di pane toscano, 1 cucchiaino di miele
Spuntino: 1 spremuta di agrumi
Merenda: 1 yogurt magro
Condimenti: 4 cucchiaini di olio di oliva, sale mezzo cucchiaino raso di sale, per cucinare pasta o riso solo 5 grammi.
Primo giorno
Pranzo: 60 g di riso lessato con 100 g di piselli freschi bolliti, 100 gr di fesa di tacchino al rosmarino, 50 g di lattuga, 100 g di kiwi
Cena 100 g di ricotta di latte vaccino con un trito di erbe aromatiche, 200 g di fagiolini a vapore, 80 g di pane toscano senza sale, 100 g di banana
Secondo giorno
Pranzo: 50 g di insalata di orzo con 200 g di verdure crude miste a piacere, 100 g di merluzzo in umido con pomodoro fresco e origano, 100 g di albicocche
Cena 100 g di mozzarella vaccina, 200 g di pomodoro fresco e basilico, 60 g di pane toscano, 200 g di ananas
Terzo giorno
Pranzo: 70 g di pasta con 100 g di pomodoro, 100 g di fesa di manzo ai ferri, 200 g di finocchi crudi, 100 g di banana
Cena 100 g di filetto di trota al forno con erba cipollina e pepe rosa, 300 g di patate al vapore, 200 g di macedonia di frutta fresca a piacere
Quarto giorno
Pranzo: 150 g di tonno fresco ai ferri, 200 g di patate al forno con rosmarino, 200 g di zucchine cotte in padella con la menta, 100 g di pesche
Cena 120 g di tagliata di fesa di viletto con 20 g di rucola, 200 g di fagiolini cotti al vapore o lessati, 80 g di pane toscano, 100 g di ciliege
Quinto giorno
Pranzo: 70 g di pasta con sugo di peperoni e 50 g di cipolla, 100 g di petto di pollo al timo, 50 g di cicoria, 100 g di macedonia di frutti di bosco misti
Cena 50 g di insalata con 100 g di pomodorini, 50 g di carote, 50 g di finocchi e 2 uova, 70 g di pane toscano, 100 g di mela a dadini con succo di limone
Pancia piatta: ecco la dieta ideale
Finalmente il tempo in questi giorni inizia ad essere più clemente e già si parla di estate in anticipo. Siete però pronti a mostrare il vostro corpo in spiaggia? Insomma non sembra essere ancora il momento migliore soprattutto per chi sogna una pancia piatta, il vero problema che attanaglia tutte le donne quando si tratta di recarsi al mare. Il classico bikini non è insomma alla portata di tutti, anz i non è di certo bello guardare quei rotolini che strabordano dal costume, cosa fare allora per avere una pancia piatta? Innazitutto è importantissimo fare numerosi sacrifci in palestra, con addominali di tutti i tipi che possono consentire alla nostra pancia di appiattirsi.
Il più del lavoro però va effettuato sicuramente quando si è a tavola. Non bisogna insomma seguire esclusivamente una dieta che faccia perdere peso, ma c’è la necessità di concentrarsi soprattutto sudeterminati alimenti che garantiscono un rapido sgonfiore della nostra pancia. Molto spesso è l’aria nella nostra pancia che porta a farla lievitare un bel pò. Ecco allora alcuni consigli pratici sugli alimenti da mangiare per avere una pancia piatta. Fare attenzione alle fibre, molte non favoriscono il transito intestinale, come ad esempio i legumi, molto più pesanti da digerire. Meglio quindi limitare il consumo di legumi, spazio poi alleverdure cotte, quelle crude non aiutano ad avere una pancia piatta.
Per la frutta meglio quella cotta o matura, mentre è consigliabile non mangiare i cavoli, i broccoli, i porri, le banane ed in generale tutti quei cibi che tendono a fermentare nello stomaco, rilasciando gas. Più spazio invece agli avocado, asparagi, melone, ananas, lattuga e kiwi. Per avere una pancia piatta è consigliabile consumare soprattutto cereali integrali, ottime sono anche le proteine che ritroviamo in uesti alimenti: pesce, uova, carni bianche e carni rosse magre. No al latte intero, sì a quello di soia e agli yogurt probiotici.
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