Da Rovigo capannoni per l'Emilia
Unindustria cerca aziende con immobili vuoti da offrire temporaneamente ai colleghi colpiti dalle scosse
ROVIGO - Unindustria Rovigo ha chiesto ai propri associati la disponibilità di immobili totalmente o parzialmente vuoti da destinare a una temporanea delocalizzazione di quelle imprese emiliane che hanno subito dei danni a causa del terremoto. L'iniziativa è stata annunciata da Gian Michele Gambato, presidente di Unindustria Rovigo al termine della seduta straordinaria di giunta convocata per trovare delle soluzioni di supporto alle imprese delle aree colpite dal sisma in Emilia. «Stiamo lavorando - ha spiegato Gambato - per capire quali aziende del rodigino possano andare in aiuto delle imprese facendosi carico di forniture di lavoro.
In questo modo, nell'ottica della sussidiarietà del sistema, speriamo di garantire il mantenimento delle quote di mercato delle imprese colpite, abbattendo i tempi di stasi. Abbiamo anche istituito - ha proseguito Gambato - un conto corrente sul quale le imprese potranno effettuare dei versamenti che saranno destinati ad un edificio di uso pubblico a uso sociale, come un asilo, una scuola elementare, o casa di riposo che risulti lesionato o inagibile».
Unindustria Rovigo ha inoltre acquistato dal Consorzio Caseifici del Parmigiano Reggiano 400 chili di formaggio: nei prossimi giorni sarà consegnato alla Croce Rossa di Rovigo, che lo venderà ai cittadini rodigini. Il ricavato della vendita sarà ad uso della Croce Rossa stessa, per le prime necessità della popolazione delle zone colpite. Lunedì infine si riunirà una delegazione del Settore Terziario Innovativo di Unindustria con un pool di tecnici per pianificare l'avvio di una serie di analisi e verifiche sulle strutture delle imprese del territorio polesano. (Ansa)