domenica 19 gennaio 2014

(VIDEO) Mag, i mobili che si montano coi magneti

(VIDEO) Mag, i mobili che si montano coi magneti

Brugola in pensione. Il designer olandese Benjamin Vermeulen sforna una serie di pezzi tenuti insieme da pochissimi incastri e strategiche calamite: “Amo disegnare oggetti semplici e dall’uso intuitivo”


Mag, i mobili che si montano coi magneti

È vero, qualche incastro c’è. Soprattutto per il tavolino. Ma il grosso diMag, Magnetic Assisted Geometry, ruota appunto intorno al sistema dei magneti. Per la serie arrivederci Ikea, non serve più neanche l’onnipresente brugola: qui si attacca tutto da solo. Si tratta di una nuova linea di mobili assemblabili ideata dal designer Benjamin Vermeulen, un altro piccolo genio della progettazione sfornato dalla Design Academy di Eindhoven.
Per il momento sedia, tavolino e mobiletto componibile. In futuro, quando la serie arriverà in commercio, si vedrà se arricchirla di altri elementi.
Realizzati in acciaio e legno, i (pochi) pezzi dei mobili, una volta rimossi dal pacco, si mettono insieme grazie a magneti strategicamente piazzati nei punti che garantiscono maggiore stabilità alle piastre metalliche. Divertentissima in particolare la seduta. Nessun problema, dunque, per gli imbranati patentati, nessun passaggio da dimenticare (se non azzeccare almeno le parti da combinare, puoi farcela) e soprattutto zero incubi in caso di traslochi o rinnovamento dell’arredamento casalingo. Senza contare la possibilità di sostituire i singoli pezzi eventualmente usuratio danneggiati senza dover acquistare un altro mobile.
Spedire in giro per il mondo mobili non assemblati è più economico e rispettoso dell’ambiente”, racconta Vermeulen, che ha svelato il progetto all’ultima Dutch Design Week. ”Ma questo tipo di pezzi è spesso realizzato con materiali scadenti e il montaggio non garantisce grande stabilità”. Come per molti colleghi nordeuropei, l’ispirazione viene quindi da uno sguardo immediato e intelligente alle soluzioni più semplici. Per tutelare la qualità senza perdere i vantaggi del fai-da-te:
Il mio obiettivoè disegnare per le persone”, scrive di sé il giovane progettista. “Ma questo non significa per forza per la produzione di massa. Un altro è quello di realizzare linee semplici che la gente capisca subito come usare. Infine, amo i meccanismi. Un meccanismo semplice può essere magico”.