mercoledì 30 maggio 2012

L'ENERGIA GRATIS


L'energia Gratis .... Esiste ...


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Il concetto di Free Energy è prima di tutto sociale, ovvero si intende quell’insieme di filosofie e di politiche per il bene comune secondo le quali tutti noi avremmo diritto all’energia libera e gratuita. Alla base di questa filosofia c’è la scienza e la tecnologia, le quali svolgono un ruolo determinante, ma bisogna fare molta attenzione alle bufale.

L’energia di cui si parla nell’ambito della Free Energy, da non confondere con l’energia rinnovabile, è intorno a noi, lo è sempre stata. Non è un’invenzione portata dal progresso e si può definire a malapena una scoperta, alla stregua di come si può definire “scoperta” l’essere illuminati dalla luce del giorno.
Per secoli le più grandi sfide di scienziati, santoni e pensatori sono state rivolte verso il sogno di trasformare il metallo in oro e verso il moto perpetuo. Soffermiamoci su quest’ultimo concetto per fare chiarezza. 
Non utilizzeremo terminologie complesse, ma cercheremo di essere chiari e semplici. Il cosiddetto “moto perpetuo” è un paradosso ideale secondo il quale si può studiare un meccanismo che metta in movimento un qualcosa e che questo movimento non si fermi più. I fisici hanno capito che non è possibile generare energia (il movimento) senza immettere energia. Se si immette un tot di energia allora si può pensare di trasformarla in movimento (energia cinetica). Ciò che si immette si consuma (principio della conservazione dell’energia).
Abbandonato quindi il sogno del moto perpetuo la scienza del settore si è buttata a capofitto nell’invenzione di motori a combustione o elettrici, immettendo in questi marchingegni energia proveniente in qualche maniera dalla combustione fossile.
Le cose più difficili da vedere sono sempre quelle che abbiamo sotto il naso e metafisicamente parlando è proprio così.
Un uomo dei primi del novecento, uno scienziato, un grande pensatore, appassionato filantropo, si pose la domanda giusta che ancora oggi gli scienziati fanno fatica a porsi, partendo da una semplice osservazione: viviamo all’interno di un sistema stellare (solare) su di un pianeta situato a distanza molto ravvicinata ad una stella tanto che questo pianeta a bisogno di “potenti” sistemi di protezione nei confronti dell’enorme quantità di energia che questa stella emana; sistemi quali il campo magnetico e l’atmosfera “attiva” con strati di gas che impediscono la distruzione del pianeta sotto il potente gettito di energia nucleare proveniente dal sole. Inoltre, in conseguenza di questo, il pianeta Terra è un grande organismo vivente, contenente enormi quantità di energia, essendo di fatto un gigantesco generatore e accumulatore di tutti i tipi di energie conosciuti.
In un sistema come questo è mai possibile che nessuno studioso si sia mai chiesto perchè mai debba essere necessario bruciare del carbone per far bollire dell’acqua che a sua volta fuoriesce sotto forma di gettito di vapore per far girare un grande cerchio con delle pale (turbina)? Non sarebbe stato meglio concentrarsi sul creare apparecchiature in grado di “afferrare” l’enorme energia del pianeta?
L’uomo che si pose questa domanda fu Nikola Tesla. Lui si dedicò allo studio e al concepimento di queste apparecchiature anche se accademicamente parlando è ricordato come “l’uomo dei campi magnetici” (eppure Einstein se ne occupò almeno quanto Tesla e in studi antecedenti).
Queste apparecchiature sono esistite e la prova della loro esistenza sta nel fatto che esistono ancora oggi e vengono inventate e brevettate continuamente. Perchè a rigor di logica è più facile creare un “accumulatore” che prenda l’energia che scorre liberamente e con enorme imponenza intorno a noi piuttosto che schiavizzare migliaia di persone armandole di piccone per scavare e tirare fuori del carbone che a sua volta andrà a finire in una caldaia che sarà stata progettata e costruita da altri schiavi della metallurgia per poter scaldare dell’acqua e farla fuoriuscire sotto forma di vapore e… insomma è una realtà culturalmente agghiacciante ed è il nostro attuale sistema di generazione dell’energia al quale poi si è aggiunto incautamente il “nucleare”.
Non entreremo nel merito dei misteri sulla scomparsa di tutti i progetti di Tesla e nemmeno nel merito della sua morte perchè quando si parla di Free Energy in modo serio non c’è molto spazio per il complottismo.
Vi invitiamo a documentarvi sulla vita di Nikola Tesla, di cui troverete ampia documentazione. Quello che vi proporremo invece saranno i fatti. Vi illustreremo i macchinari oggi esistenti e brevettati che funzionano secondo il principio della Free Energy, quindi prescindendo persino da pale eoliche e pannelli solari.
Se alla fine di questo articolo vi starete chiedendo “perchè mai paghiamo la bolletta dell’energia elettrica” oppure “perchè devo mettere sotto carica lo smartphone ogni otto ore” sappiate che non sarete i soli perchè ce lo chiediamo da tempo anche noi insieme a tanti altri. 
Alcune premesse importanti, in quanto sul tema della free energy circolano molte bufale e inesattezze:

Tesla non c’entra nulla con i motori a magneti o magnetici 
La Free Energy non ha nulla a che vedere con il moto perpetuo 
Tesla non ha mai parlato di moto perpetuo come sua scoperta, obiettivo o fondamento di studi 
Lo stesso termine Free Energy è stato spesso associato a bufale di ogni tipo oltre che truffe 
Free Energy non vuol dire “energia dal nulla”, ma energia resa disponibile a tutti (i pannelli solari come concetto sono molto più vicini al concetto di Free Energy di quanto non lo siano tutti i macchinari misteriosi circolanti per la rete) 
Free Energy è un concetto prima di tutto sociale e poi scientifico. Tesla non ha “inventato” la Free Energy, ma gli studi e le ricerche al riguardo si basano sugli input di questo grande scienziato. 
La scienza e le tecnologia moderna riportano con evidenza l’inseguimento degli studi di Tesla, è altresì evidente che molte invenzioni siano state tenute nascoste. Oggi si parla di energia wireless o elettricità wireless, messe già in opera da Tesla quasi un secolo fa, con l’enorme differenza che tutto ciò Tesla concepisse era destinato a tutta l’umanità. I misteri intorno alle scoperte e alle invenzioni di Nikola Tesla sono visti come la chiave dell’attuale tecnologia che insegue poco dignitosamente studi e ricerche “vecchie” di un secolo. E’ ancora evidente che per fare in modo che l’energia diventasse un mercato è stato necessario renderla “scarsa” e non alla portata di tutti proprio perchè l’economia è la scienza della scarsità (o triste scienza). 
Precisiamo questo proprio perchè ci dissociamo dal complottismo, partendo dal principio che la conoscenza dei fatti porta alla luce verità sufficientemente inquietanti senza dover ricorrere a ipotesi di complotto le cui basi non reggono alla più banale e seria delle analisi. 
Era doveroso precisarlo per onorare colui che è definito il più grande scienziato mai esistito, morto con il grande sogno (o a causa di esso) di donare felicità e prosperità al mondo intero. 
————————————————————————– Generatore a potenziale elettrostatico Questo semplice motore utilizza il potenziale elettrostatico tra l’atmosfera e la Terra e la proprietà che le cariche elettriche di stesso segno si respingono. Se collochiamo un’antenna in alto nell’atmosfera, l’antenna e ogni oggetto ad essa collegato mediante un filo elettrico isolato possiederanno la stessa carica. Il materiale utilizzato per l’antenna determinerà la corrente di ioni prodotta. L’alluminio è una buona scelta. 
Fondamentalmente il motore elettrostatico crea un percorso facile perché la carica elettrica scorra dall’atmosfera alla Terra e così facendo estrae energia. 
I due piatti sulla sinistra sono allo stesso potenziale elettrostatico dell’atmosfera e i due piatti sulla destra sono allo stesso potenziale della Terra. Il disco al centro ha una superficie conduttrice su ogni lato, e queste superfici sono divise a metà da una striscia di materiale isolante. Ogni coppia di piatti è collegata alla zona conduttrice sulla rispettiva faccia del disco da una spazzola. Consideriamo la parte sinistra del diagramma: i piatti e la zona conduttrice sul disco possiedono la stessa carica elettrostatica quando sono collegati dalla spazzola. Quindi si genera tra di essi una forza di repulsione. Lo stesso accade sul lato destro. Comunque la cariche sulla parte sinistra del disco e sui piatti di destra sono opposte e tra di essi c’è una forza di attrazione. Allo stesso modo avviene tra la parte sinistra del disco e i piatti di destra. Il risultato è che il disco è portato a ruotare di 180º. Quando questo avviene, le spazzole toccano le facce opposte del disco e l’intero procedimento ricomincia. Una volta compiuto un primo giro per avviare il motore, esso continuerà a girare e a produrre energia elettrica. 
Fonte: www.na.iac.cnr.it 
Generatore a induzione elettromagnetica 
Questo dispositivo utilizza un nuovo metodo di estrazione dell’energia elettrica dall’acqua che scorre. Diversamente dai tradizionali metodi idroelettrici, che usano la pressione dell’acqua per mettere in rotazione i generatori, questo dispositivo usa l’induzione elettromagnetica. 
Il generatore a flusso d’acqua è costituito da una condotta in cui scorre acqua salata. Alla sommità e sul fondo della condotta sono collocati due magneti permanenti di polarità opposta. Ai lati della condotta sono sistemati due elettrodi di un metallo resistente alla corrosione provocata dall’acqua salata. Quando l’acqua scorre nella condotta, se i due elettrodi sono collegati a un filo, in questo filo si genera una corrente indotta. La direzione di questa corrente è data dalla regola della mano destra di Fleming. 
Lo strumento utilizza acqua salata e quindi non può essere usato per bacini interni, come fanno le centrali idroelettriche. Può tuttavia essere alimentato dalle maree, che arrivano a muoversi anche a 15 km all’ora. Nota che la corrente scorrerà nella direzione opposta quando la marea cambia direzione. Un uso alternativo piuttosto interessante per questo dispositivo è nella propulsione di imbarcazioni. Se la condotta è montata su una barca e viene applicata una corrente agli elettrodi, l’acqua sarà forzata a scorrere nella condotta e la reazione farà muovere la barca. Se la corrente cambia verso, la barca si muoverà nella direzione opposta. 
Fonte: www.na.iac.cnr.it 
Motore a basso gradiente termico 
Questo strumento è una semplice macchina termica. Consiste in un certo numero di coppie opposte di contenitori collegati da un tubo. 
Nei contenitori c’è un liquido con un basso punto di ebollizione. Il liquido nel contenitore più in basso è riscaldato dall’acqua, diviene vapore e risale nel contenitore superiore. Qui il gas è raffreddato, anche mediante una corrente d’aria fredda, e condensa. Allora, per azione della gravità, il contenitore tende a scendere e quindi l’intero meccanismo ruota. Il contenitore torna così nell’acqua riscaldata e il procedimento ricomincia. 
La scelta del liquido da utilizzare dipende dalla temperatura a cui opera il sistema. Se esso è costruito correttamente, una differenza di temperatura di soli 4°C tra l’acqua e la cima del dispositivo è sufficiente per il funzionamento. Chiaramente, se si riesce a ottenere una differenza di temperatura maggiore, il sistema sarà più robusto rispetto alla variazione delle condizioni. 
L’acqua può essere riscaldata dal calore del sole o può provenire da sorgenti calde. Lo strumento ruoterà a circa un giro al minuto (1 rpm). E’ davvero lento, se confrontato con un motore elettrico che gira a migliaia di rpm. Comunque, la ruota delle temperature produce un grande momento e può essere adattata per ruotare a velocità maggiore. 
Fonte: www.na.iac.cnr.it 
Generatore di calore a bassa e/o incostante velocità 
Molti dispositivi per la produzione di energia forniscono effetti a bassa velocità ma con un elevato momento. Convertire quest’energia in elettricità richiede degli adattamenti per ottenere una maggiore velocità di rotazione. Ma questi adattatori comportano inevitabilmente una perdita di energia dovuta ad inefficienza. Il processo di conversione in energia elettrica ha a sua volta delle perdite di energia dovute ad inefficienza. 
Queste perdite di energia sono percepibili come rumore o calore prodotti. Il riscaldatore rotante è un modo per convertire l’energia a bassa velocità ed elevato momento in calore evitando eccessive inefficienze. Il meccanismo consiste in due cilindri, l’uno nell’altro. Il cilindro interno è libero di ruotare su cuscinetti ed è guidato da un’asta. Nel piccolo spazio tra i due cilindri c’è un olio denso che sopporti bene le alte temperature. L’ideale è l’olio usato nei motori delle auto. 
Poiché lo spazio tra i due cilindri è poco, quando il cilindro interno ruota si produce una grossa resistenza (attrito) nell’olio. L’effetto della resistenza alla rotazione è che l’olio si riscalda. L’energia fornita per la rotazione attraverso l’asta è così trasformata in calore. 
Per resistere al calore prodotto, i cilindri devono essere di metallo. Con una lattina di fagioli per il cilindro esterno e una da bibite per quello interno si può realizzare un modellino su piccola scala. Delle alette sul cilindro esterno, aumentando la superficie riscaldata, possono aiutare a disperdere il calore. 
Fonte: www.na.iac.cnr.it 
MEG Motionless Electromagnetic Generator 
Il MEG è un dispositivo elettromagnetico che produrrebbe energia elettrica intercettando le onde longitudinali elettromagnetiche emanate da quella che è conosciuta come “energia del punto zero”, poiché permane anche alla temperatura dello zero assoluto. Secondo la teoria, il MEG non infrange la legge di conservazione dell’energia, infatti la “conservazione” avverrebbe attraverso il continuum spazio-temporale. 
Il MEG è simile ad un trasformatore, il suo lavoro sarebbe appunto la trasformazione di una fonte di energia “diluita” in un vettore utilizzabile (energia elettrica). 
Essenzialmente si compone di un nucleo magnetico rettangolare microcristallino, con interposto un forte magnete permanente, due piccoli avvolgimenti attuatori (input) detti di controllo e due avvolgimenti collettori di uscita (output). Agli avvolgimenti di controllo va collegata una fonte di impulsi ad una frequenza determinata, e a quelli di uscita il carico. 
Attualmente ci sono 2 brevetti depositati in USA da Bearden, il principale artefice di questo dispositivo. 
In Italia esiste un gruppo di ricercatori e appassionati che sta lavorando alla replica del Generatore Elettromagnetico Immobile, si può visionare il loro lavoro al link: www.progettomeg.it, il loro scopo è analizzare i progetti disponibili e verificare se c’è corrispondenza con quanto dichiarato dagli artefici di questo dispositivo. 
Attraverso il forum www.forumcommunity.net è possibile seguire l’evoluzione dell’iniziativa. 
Idrolisi catalitica 
Una società U.S.A. sostiene di aver messo a punto un sistema catalizzatore per ottenere idrogeno ed ossigeno dall’acqua, potrebbe essere installato anche in autovetture le quali sarebbero alimentate ad acqua distillata! 
L’energia “primaria” che alimenta il sistema sarebbe termo-elettro-chimico-catalitica 
L’acqua viene immessa nel sistema “gCell”, un reattore catalitico che compie un primo lavoro sulle molecole di ossigeno e idrogeno
Queste sono quindi separate tra loro da una reazione termo-elettrotipia-catalitica, producendo ossigeno e idrogeno molto puri, che vengono accumulati in serbatoi separati. parte dei gas vengono utilizzati per fornire energia al sistema che in pratica si autoalimenta
Il rimanente idrogeno può essere usato come combustibile o usato assieme all’ ossigeno per produrre energia elettrica tramite fuel-cell (eCell)
L’acqua distillata risultante può essere utilizzata per alimentare il sistema così sarebbe autosufficiente e autonomo.
Fonte: www.genesisworldenergy.orgIl concetto di Free Energy è prima di tutto sociale, ovvero si intende quell’insieme di filosofie e di politiche per il bene comune secondo le quali tutti noi avremmo diritto all’energia libera e gratuita. Alla base di questa filosofia c’è la scienza e la tecnologia, le quali svolgono un ruolo determinante, ma bisogna fare molta attenzione alle bufale.L’energia di cui si parla nell’ambito della Free Energy, da non confondere con l’energia rinnovabile, è intorno a noi, lo è sempre stata. Non è un’invenzione portata dal progresso e si può definire a malapena una scoperta, alla stregua di come si può definire “scoperta” l’essere illuminati dalla luce del giorno. Per secoli le più grandi sfide di scienziati, santoni e pensatori sono state rivolte verso il sogno di trasformare il metallo in oro e verso il moto perpetuo. Soffermiamoci su quest’ultimo concetto per fare chiarezza.
Non utilizzeremo terminologie complesse, ma cercheremo di essere chiari e semplici. Il cosiddetto “moto perpetuo” è un paradosso ideale secondo il quale si può studiare un meccanismo che metta in movimento un qualcosa e che questo movimento non si fermi più. I fisici hanno capito che non è possibile generare energia (il movimento) senza immettere energia. Se si immette un tot di energia allora si può pensare di trasformarla in movimento (energia cinetica). Ciò che si immette si consuma (principio della conservazione dell’energia).
Abbandonato quindi il sogno del moto perpetuo la scienza del settore si è buttata a capofitto nell’invenzione di motori a combustione o elettrici, immettendo in questi marchingegni energia proveniente in qualche maniera dalla combustione fossile. Le cose più difficili da vedere sono sempre quelle che abbiamo sotto il naso e metafisicamente parlando è proprio così.
Un uomo dei primi del novecento, uno scienziato, un grande pensatore, appassionato filantropo, si pose la domanda giusta che ancora oggi gli scienziati fanno fatica a porsi, partendo da una semplice osservazione: viviamo all’interno di un sistema stellare (solare) su di un pianeta situato a distanza molto ravvicinata ad una stella tanto che questo pianeta a bisogno di “potenti” sistemi di protezione nei confronti dell’enorme quantità di energia che questa stella emana; sistemi quali il campo magnetico e l’atmosfera “attiva” con strati di gas che impediscono la distruzione del pianeta sotto il potente gettito di energia nucleare proveniente dal sole. Inoltre, in conseguenza di questo, il pianeta Terra è un grande organismo vivente, contenente enormi quantità di energia, essendo di fatto un gigantesco generatore e accumulatore di tutti i tipi di energie conosciuti.
In un sistema come questo è mai possibile che nessuno studioso si sia mai chiesto perchè mai debba essere necessario bruciare del carbone per far bollire dell’acqua che a sua volta fuoriesce sotto forma di gettito di vapore per far girare un grande cerchio con delle pale (turbina)? Non sarebbe stato meglio concentrarsi sul creareapparecchiature in grado di “afferrare” l’enorme energia del pianeta?
L’uomo che si pose questa domanda fu Nikola Tesla. Lui si dedicò allo studio e al concepimento di queste apparecchiature anche se accademicamente parlando è ricordato come “l’uomo dei campi magnetici” (eppure Einstein se ne occupò almeno quanto Tesla e in studi antecedenti).
Queste apparecchiature sono esistite e la prova della loro esistenza sta nel fatto che esistono ancora oggi e vengono inventate e brevettate continuamente. Perchè a rigor di logica è più facile creare un “accumulatore” che prenda l’energia che scorre liberamente e con enorme imponenza intorno a noi piuttosto che schiavizzare migliaia di persone armandole di piccone per scavare e tirare fuori del carbone che a sua volta andrà a finire in una caldaia che sarà stata progettata e costruita da altri schiavi della metallurgia per poter scaldare dell’acqua e farla fuoriuscire sotto forma di vapore e… insomma è una realtà culturalmente agghiacciante ed è il nostro attuale sistema di generazione dell’energia al quale poi si è aggiunto incautamente il “nucleare”.
Non entreremo nel merito dei misteri sulla scomparsa di tutti i progetti di Tesla e nemmeno nel merito della sua morte perchè quando si parla di Free Energy in modo serio non c’è molto spazio per il complottismo.
Vi invitiamo a documentarvi sulla vita di Nikola Tesla, di cui troverete ampia documentazione. Quello che vi proporremo invece saranno i fatti. Vi illustreremo i macchinari oggi esistenti e brevettati che funzionano secondo il principio della Free Energy, quindi prescindendo persino da pale eoliche e pannelli solari.
Se alla fine di questo articolo vi starete chiedendo “perchè mai paghiamo la bolletta dell’energia elettrica” oppure “perchè devo mettere sotto carica lo smartphone ogni otto ore” sappiate che non sarete i soli perchè ce lo chiediamo da tempo anche noi insieme a tanti altri.
Alcune premesse importanti, in quanto sul tema della free energy circolano molte bufale e inesattezze:

Tesla non c’entra nulla con i motori a magneti o magnetici
La Free Energy non ha nulla a che vedere con il moto perpetuo
Tesla non ha mai parlato di moto perpetuo come sua scoperta, obiettivo o fondamento di studi Lo stesso termine Free Energy è stato spesso associato a bufale di ogni tipo oltre che truffe
Free Energy non vuol dire “energia dal nulla”, ma energia resa disponibile a tutti (i pannelli solari come concetto sono molto più vicini al concetto di Free Energy di quanto non lo siano tutti i macchinari misteriosi circolanti per la rete) Free Energy è un concetto prima di tutto sociale e poi scientifico. Tesla non ha “inventato” la Free Energy, ma gli studi e le ricerche al riguardo si basano sugli input di questo grande scienziato.
La scienza e le tecnologia moderna riportano con evidenza l’inseguimento degli studi di Tesla, è altresì evidente che molte invenzioni siano state tenute nascoste.Oggi si parla di energia wireless o elettricità wireless, messe già in opera da Tesla quasi un secolo fa, con l’enorme differenza che tutto ciò Tesla concepisse era destinato a tutta l’umanità. I misteri intorno alle scoperte e alle invenzioni di Nikola Tesla sono visti come la chiave dell’attuale tecnologia che insegue poco dignitosamente studi e ricerche “vecchie” di un secolo. E’ ancora evidente che per fare in modo che l’energia diventasse un mercato è stato necessario renderla “scarsa” e non alla portata di tutti proprio perchè l’economia è la scienza della scarsità (o triste scienza).
Precisiamo questo proprio perchè ci dissociamo dal complottismo, partendo dal principio che la conoscenza dei fatti porta alla luce verità sufficientemente inquietanti senza dover ricorrere a ipotesi di complotto le cui basi non reggono alla più banale e seria delle analisi.
Era doveroso precisarlo per onorare colui che è definito il più grande scienziato mai esistito, morto con il grande sogno (o a causa di esso) di donare felicità e prosperità al mondo intero.
————————————————————————– Generatore a potenziale elettrostatico Questo semplice motore utilizza il potenziale elettrostatico tra l’atmosfera e la Terra e la proprietà che le cariche elettriche di stesso segno si respingono. Se collochiamo un’antenna in alto nell’atmosfera, l’antenna e ogni oggetto ad essa collegato mediante un filo elettrico isolato possiederanno la stessa carica. Il materiale utilizzato per l’antenna determinerà la corrente di ioni prodotta. L’alluminio è una buona scelta.
Fondamentalmente il motore elettrostatico crea un percorso facile perché la carica elettrica scorra dall’atmosfera alla Terra e così facendo estrae energia.
I due piatti sulla sinistra sono allo stesso potenziale elettrostatico dell’atmosfera e i due piatti sulla destra sono allo stesso potenziale della Terra. Il disco al centro ha una superficie conduttrice su ogni lato, e queste superfici sono divise a metà da una striscia di materiale isolante. Ogni coppia di piatti è collegata alla zona conduttrice sulla rispettiva faccia del disco da una spazzola.
Consideriamo la parte sinistra del diagramma: i piatti e la zona conduttrice sul disco possiedono la stessa carica elettrostatica quando sono collegati dalla spazzola. Quindi si genera tra di essi una forza di repulsione. Lo stesso accade sul lato destro. Comunque la cariche sulla parte sinistra del disco e sui piatti di destra sono opposte e tra di essi c’è una forza di attrazione. Allo stesso modo avviene tra la parte sinistra del disco e i piatti di destra. Il risultato è che il disco è portato a ruotare di 180º. Quando questo avviene, le spazzole toccano le facce opposte del disco e l’intero procedimento ricomincia. Una volta compiuto un primo giro per avviare il motore, esso continuerà a girare e a produrre energia elettrica.
Fonte: www.na.iac.cnr.it
Generatore a induzione elettromagnetica
Questo dispositivo utilizza un nuovo metodo di estrazione dell’energiaelettrica dall’acqua che scorre. Diversamente dai tradizionali metodi idroelettrici, che usano la pressione dell’acqua per mettere in rotazione i generatori, questo dispositivo usa l’induzione elettromagnetica.
Il generatore a flusso d’acqua è costituito da una condotta in cui scorre acqua salata. Alla sommità e sul fondo della condotta sono collocati due magneti permanenti di polarità opposta. Ai lati della condotta sono sistemati due elettrodi di un metallo resistente alla corrosione provocata dall’acqua salata.
Quando l’acqua scorre nella condotta, se i due elettrodi sono collegati a un filo, in questo filo si genera una corrente indotta. La direzione di questa corrente è data dalla regola della mano destra di Fleming.
Lo strumento utilizza acqua salata e quindi non può essere usato per bacini interni, come fanno le centrali idroelettriche. Può tuttavia essere alimentato dalle maree, che arrivano a muoversi anche a 15 km all’ora. Nota che la corrente scorrerà nella direzione opposta quando la marea cambia direzione.
Un uso alternativo piuttosto interessante per questo dispositivo è nella propulsione di imbarcazioni. Se la condotta è montata su una barca e viene applicata una corrente agli elettrodi, l’acqua sarà forzata a scorrere nella condotta e la reazione farà muovere la barca. Se la corrente cambia verso, la barca si muoverà nella direzione opposta. Fonte: www.na.iac.cnr.it
Motore a basso gradiente termico
Questo strumento è una semplice macchina termica. Consiste in un certo numero di coppie opposte di contenitori collegati da un tubo.
Nei contenitori c’è un liquido con un basso punto di ebollizione. Il liquido nel contenitore più in basso è riscaldato dall’acqua, diviene vapore e risale nel contenitore superiore. Qui il gas è raffreddato, anche mediante una corrente d’aria fredda, e condensa. Allora, per azione della gravità, il contenitore tende a scendere e quindi l’intero meccanismo ruota. Il contenitore torna così nell’acqua riscaldata e il procedimento ricomincia.
La scelta del liquido da utilizzare dipende dalla temperatura a cui opera il sistema. Se esso è costruito correttamente, una differenza di temperatura di soli 4°C tra l’acqua e la cima del dispositivo è sufficiente per il funzionamento. Chiaramente, se si riesce a ottenere una differenza di temperatura maggiore, il sistema sarà più robusto rispetto alla variazione delle condizioni.
L’acqua può essere riscaldata dal calore del sole o può provenire da sorgenti calde. Lo strumento ruoterà a circa un giro al minuto (1 rpm). E’ davvero lento, se confrontato con un motore elettrico che gira a migliaia di rpm. Comunque, la ruota delle temperature produce un grande momento e può essere adattata per ruotare a velocità maggiore. Fonte: www.na.iac.cnr.it
Generatore di calore a bassa e/o incostante velocità
Molti dispositivi per la produzione di energia forniscono effetti a bassa velocità ma con un elevato momento. Convertire quest’energia in elettricità richiede degli adattamenti per ottenere una maggiore velocità di rotazione. Ma questi adattatori comportano inevitabilmente una perdita di energia dovuta ad inefficienza. Il processo di conversione in energia elettrica ha a sua volta delle perdite di energia dovute ad inefficienza.
Queste perdite di energia sono percepibili come rumore o calore prodotti.
Il riscaldatore rotante è un modo per convertire l’energia a bassa velocità ed elevato momento in calore evitando eccessive inefficienze.
Il meccanismo consiste in due cilindri, l’uno nell’altro. Il cilindro interno è libero di ruotare su cuscinetti ed è guidato da un’asta. Nel piccolo spazio tra i due cilindri c’è un olio denso che sopporti bene le alte temperature. L’ideale è l’olio usato nei motori delle auto.
Poiché lo spazio tra i due cilindri è poco, quando il cilindro interno ruota si produce una grossa resistenza (attrito) nell’olio. L’effetto della resistenza alla rotazione è che l’olio si riscalda. L’energia fornita per la rotazione attraverso l’asta è così trasformata in calore.
Per resistere al calore prodotto, i cilindri devono essere di metallo. Con una lattina di fagioli per il cilindro esterno e una da bibite per quello interno si può realizzare un modellino su piccola scala. Delle alette sul cilindro esterno, aumentando la superficie riscaldata, possono aiutare a disperdere il calore.
Fonte: www.na.iac.cnr.it
MEG Motionless Electromagnetic Generator
Il MEG è un dispositivo elettromagnetico che produrrebbe energia elettrica intercettando le onde longitudinali elettromagnetiche emanate da quella che è conosciuta come “energia del punto zero”, poiché permane anche alla temperatura dello zero assoluto. Secondo la teoria, il MEG non infrange la legge di conservazione dell’energia, infatti la “conservazione” avverrebbe attraverso il continuum spazio-temporale.
Il MEG è simile ad un trasformatore, il suo lavoro sarebbe appunto la trasformazione di una fonte di energia “diluita” in un vettore utilizzabile (energia elettrica).
Essenzialmente si compone di un nucleo magnetico rettangolare microcristallino, con interposto un forte magnete permanente, due piccoli avvolgimenti attuatori (input) detti di controllo e due avvolgimenti collettori di uscita (output). Agli avvolgimenti di controllo va collegata una fonte di impulsi ad una frequenza determinata, e a quelli di uscita il carico.
Attualmente ci sono 2 brevetti depositati in USA da Bearden, il principale artefice di questo dispositivo.
In Italia esiste un gruppo di ricercatori e appassionati che sta lavorando alla replica del Generatore Elettromagnetico Immobile, si può visionare il loro lavoro al link: www.progettomeg.it, il loro scopo è analizzare i progetti disponibili e verificare se c’è corrispondenza con quanto dichiarato dagli artefici di questo dispositivo.
Attraverso il forum www.forumcommunity.net è possibile seguire l’evoluzione dell’iniziativa. Idrolisi catalitica
Una società U.S.A. sostiene di aver messo a punto un sistema catalizzatore per ottenere idrogeno ed ossigeno dall’acqua, potrebbe essere installato anche in autovetture le quali sarebbero alimentate ad acqua distillata!
L’energia “primaria” che alimenta il sistema sarebbe termo-elettro-chimico-catalitica L’acqua viene immessa nel sistema “gCell”, un reattore catalitico che compie un primo lavoro sulle molecole di ossigeno e idrogeno
Queste sono quindi separate tra loro da una reazione termo-elettrotipia-catalitica, producendo ossigeno e idrogeno molto puri, che vengono accumulati in serbatoi separati. parte dei gas vengono utilizzati per fornire energia al sistema che in pratica si autoalimenta
Il rimanente idrogeno può essere usato come combustibile o usato assieme all’ ossigeno per produrre energia elettrica tramite fuel-cell (eCell)
L’acqua distillata risultante può essere utilizzata per alimentare il sistema così sarebbe autosufficiente e autonomo.