Primo pesce robotico creato da Italiani e Americani
Il primo pesce robotico del mondo ha debuttato tra un branco di pesci reali, aprendo la strada ad una maggiore comprensione del comportamento animale, a detta degli esperti che lo hanno creato. Il robot, è in grado di imitare alla perfezione il comportamento degli altri pesci, ed è stato sviluppato da una stretta collaborazione tra l’Italy’s National Research Council (CNR) e la New York University (NYU).
I ricercatori hanno scoperto che i pesci erano più attratti dal robot quando questi sbatteva la sua coda molto velocemente dando quindi segni di vita, rispetto a quando era completamente fermo e inerte in acqua. Il pesce robot è stato accettato dal gruppo di pesci, riuscendo addirittura a diventarne il leader. L’esperimento può consentire una migliore comprensione del comportamento collettivo dei pesci, e aprire nuovi orizzonti nelle metodologie per la loro conservazione.
Ad esempio, un pesce robot potrebbe essere utilizzato per guidare un branco di pesci lontano dalle zone contaminate dalle fuoriuscite di petrolio, o integrarsi a branchi di varie specie di pesci, che difficilmente potremmo studiare a causa delle loro abitudini, permettendoci così di poterli studiare a distanza. L’Italia in questi ultimi anni si è distinta per i suoi successi in campo robotico, e questa è solo un altro successo da aggiungere alla collezione.
Con questo cyborg, in un futuro non troppo lontano, sarà possibile guidare il percorso di un branco di pesci decidendo verso quale parte della Terra farli migrare.
Il pesce robot è lungo 16 centimetri e la sua pelle è composta da un materiale plastico stampato per mezzo di una stampante 3D. E’ stato ideato e creato in questo modo per mimetizzarsi tra i Golden Shiner (nome scientifico: notemigonus crysoleucas). Questa specie è molto importante in USA in quanto vengono usati come esche vive per la pesca delle spigole.