Può capitare di trovarsi in situazioni dove i nostri dispositivi elettronici portatili ci sono fondamentali, ma al tempo stesso può capite che proprio quando ci servono ci accorgiamo che sono scarichi.
Basta pensare ai cellulari o agli smartphone e a tutte quelle volte dove abbiamo l’urgenza di fare una chiamata ma lo abbiamo spento senza un briciolo di energia nella batteria.
La soluzione a questo problema arriva da una fonte di energia inesauribile che abbiamo sempre con noi, quella che possiamo produrre con il nostro corpo.
L’intuizione è già stata sfruttata da tempo, pensiamo alle torce che funzionano con la ricarica manuale, e ora viene perfezionata per essere usata anche per ricaricare i nostri dispositivi.
Il meccanismo è lo stesso delle torce, dovremo girare il più energicamente possibile la manovella in modo da azionare la dinamo interna che produrrà e accumulerà energia.
La forma del caricabatterie non ha in comune con le torce solo la ricarica manuale a manovella, ma anche le forme. La differenza sta nelle batterie interne da 2.000 mAh agli ioni di litio e la porta USB che ha una doppia funzione.
Potrete caricarlo, per esempio collegandolo al PC, in modo da portarlo sempre con voi già pieno di energia pronta all’uso, con una carica completa dovrebbe riuscire a ricaricare totalmente uno smartphone.
In questo caso la manovella rimane solo per le emergenze, il meccanismo ad alta efficienza dovrebbe darvi 30 secondi di autonomia per ogni minuto passato a mulinare con la manovella.
Ovviamente per ricaricare uno smartphone dovreste usurarvi la spalla, il meccanismo manuale è pensato per ricaricare lo stretto indispensabile per mandare un messaggio o fare una breve chiamata.
Non per nulla la manopola rappresenta un di più alla carica supplementare che rappresenta la fonte di energia di emergenza primaria.
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