Quando non c’era Internet ma i computer si…
Era esattamente il 1980 quando la Commodore lancia il mitico Vic 20, un computer dall’aspetto elegante e squadrato che con soli 20kb di memoria ROM e 5kb di memoria di RAM divenne un oggetto di dominio pubblico, grazie anche alla manovrabilità dei suoi giochi, manovrabili da un massiccio ma rivoluzionario joy stick.
Il successo del VIC 20 fu così spettacolare che la Commodore provvedette subito a lanciare l’ancor più leggendario Commodore 64, come 64 erano i kb di memoria, sempre con l’antichissimo ma funzionante sistema operativo BASIC 2.0.
Il Commodore 64, ora vero e proprio oggetto cult anni ’80, ebbe un successo mondiale anche grazie a campagne di marketing molto efficaci che mettevano il computer al centro della famiglia, per la casa e per il gioco, in altre parole “the friendly computer”.
Il VIC 20 costava poco più di 450 euro e superò il milione di pezzi venduti, uccidendo il mercato di molte note aziende americane incluse la Texas Instruments. Il Commodore 64 invece costava solo 570 euro, molto poco considerando i prezzi proibitivi dei computer di allora e dette vita all’era del computer come commodity.
Notevole la connessione del computer alla TV e la lettura delle cosiddette datassette, una sorta di registratore a cassette, poi rimpiazzato dalla più veloce turbo tape…in pratica il padre del floppy disc. Il Commodore 64 aveva un processore di marca motorola ed un chip VIC II, in generale montava componenti poco costosi e veniva venduto con un connettore I/O, un connettore A/V per monitor, uno slot d’espansione ed una porta utente. Detto questo però, si trattava di un computer molto affidabile che nel 1986 vendette ben 10 milioni di unità, quasi inspiegabile il fallimento della Commodore avvenuto poi nel 1994, solo un anno dopo l’abbandono del C64C, la versione più recente del Commodore 64.
Tutti noi abbiamo sentito parlare di questo mitico computer che ci ha fatto sognare un mondo tecnologico. Un computer che oggi farebbe ridere ma che in realtà divenne amato dai ragazzi, grazie all’immenso numero di giochi che su di esso venivano proposti. Ad esempio possiamo menzionare Maniac Mansion, Zak McKracken, IK+, Last Ninja, Pirates!, Bubble Bobble, Archon, M.U.L.E., Project Firestart, Turrican, Ultima, Emlyn Hughes International Soccer, Alter Ego, Creatures, Elite, Microprose Soccer, Bruce Lee, Impossible Mission, Defender of the Crown, Summer Games, Boulder Dash, Leader Board, Armalyte, Winter Games, Katakis, Samurai Warrior, Giana Sisters, Stunt Car Racer, Bard’s Tale, H.E.R.O., Mayhem in Monsterland, California Games, Rainbow Islands, Newcomer, World Games, Airborne Ranger, Pitstop, Midnight Resistence, Paradroid, Blue Max, Grand Prix Circuit, Space Taxi, International Karate, Wizard of Wor, Wizball, Spy vs Spy, Jumpman, Sentinel, Fort Apocalypse, Power Drift, Buggy Boy, Little Computer People, Myth, Lazy Jones, Racing Destruction Set, Super Pipeline, Lode Runner, Raid Over Moscow, Head Over Heels, Impossible Mission, Turbo Out Run, Barbarian, Platoon, Krakout, Beach Head, Decathlon, Lemmings, Ghosts ‘n Goblins, Ghouls 'n Ghosts, Forbidden Forest, Ghostbusters, Skate or Die!, Nebulus, Spindizzy, Way of the Exploding Fist, Salamander, Test Drive, Flimbo’s Quest, Commando, Hawkeye, Bionic Commando, Green Beret, Rambo e Legacy of the Ancients. Tra le utility Calc Result, Super Expander 64, GEOS.
Sul Commodre 64 potevano poi girare facilmente quasi tutti i giochi da bar e diversi software craccati. Negli anni’80 il Commodre 64 divenne un oggetto molto amato dagli hacker e lanciò la figura del trader o del “corriere”, ossia di coloro i quali si preoccupavano di trasportare e diffondere i giochi craccati con programmi software ideati proprio in basic.
Quanto ci manchi Commodore 64