Riconoscere le specie vegetali dalle loro foglie è una capacità che nel corso del tempo abbiamo perso. Lo sviluppo industriale e tecnologico del pianeta ci ha condotti a rivolgere altrove le nostre priorità, tanto che sono poche le persone – esperti in materia per lo più – che sarebbero in grado di riconoscere la specie di appartenenza di una foglia semplicemente osservandola. Un aiuto in proposito giunge inaspettatamente proprio dalla tecnologia, grazie ad una nuova App.
Si tratta di Leafsnap, un'applicazione al momento disponibile per iPhone e per iPad che si basa su di un software per il riconoscimento visuale delle foglie, semplicemente a partire da una loro immagine. Essa è dotata di una galleria di immagini ad alta risoluzione relative non solo a foglie, ma anche a semi, fiori, frutti, piccioli e cortecce.
Al momento l'applicazione include anche le immagini degli alberi relativi al Nord degli Stati Uniti, con la previsione di estendere la catalogazione degli alberi all'intera federazione statunitense. La speranza è che una simile applicazione possa essere realizzata anche per quanto riguarda l'Europa. La stessa Leafsnap potrebbe estendersi e comprendere anche le specie vegetali presenti nel nostro continente.
Un'altra possibile espansione di Leafsnap potrebbe riguardare la sua fruibilità non soltanto da parte dei dispositivi mobili a marchio Apple, ma anche di tablet e telefoni cellulari Android. Leafsnap al momento può essere scaricata gratuitamente. Il suo funzionamento è molto semplice e consiste nel fotografare la foglia di cui si desidera riconoscere la specie di appartenenza su uno sfondo bianco. Il software sarà in grado di fornire in questo modo l'informazione ricercata.
Sul sito web dedicato a Leafsnap è possibile visionare la galleria di immagini relativa alle specie vegetali che l'applicazione è in grado di riconoscere. Ognuna di esse è accompagnata dal proprio nome in inglese e dal nome botanico in latino, che rappresenta un'ulteriore garanzia di sicurezza nel riconoscimento. Leafsnap è una App che è stata sviluppata in sinergia dai ricercatori provenienti dalla Columbia University, dalla University of Maryland e dalla Smithsonian Institution.