Questa mattina al Cern di Ginevra si stanno annunciando gli ultimi dati relativi alla scoperta della particella di Dio, mentre da giorni voci si susseguono sulle possibili implicazioni che questa scoperta comporterà.
Siamo giunti ad una svolta epocale, finalmente oggi il Cern ci ha svelato i risultati degli studi sullaparticella di Dio; per l’occasione, alla conferenza stampa, è stato anche invitato Peter Higgs, il fisico che ha associato il suo nomeal bosone.
È stato scelto il 4 luglio, perché proprio oggi a Melbourne, Australia, ha avuto inizio uno dei più importanti appuntamenti del settore: l’International Conference on High Energy Physics (Ichep), e le 9 del mattino per permettere ai colleghi riuniti dall’altra parte del pianeta di studiare i dati esposti durante tutta la notte.
Un piccolo giallo ha rischiato di far saltare l’attesa; ieri, e per qualche ora, è apparso sul sito del Cern un video, poi subito rimosso, in cui Joe Incandela, il responsabile di uno dei due esperimenti, afferma: “Abbiamo osservato una nuova particella. Abbiamo le prove piuttosto forti che ci sia qualcosa. La valutazione delle sue proprietà è ancora in corso e abbiamo bisogno di un altro po’ di tempo”.
Il video, girato qualche giorno fa, era stato archiviato su una rete interna al Cern con accesso ristretto. Qualcuno deve aver cambiato il titolo al file, senza rendersi conto che questa operazione avrebbe reso il video visibile pubblicamente. Appena notato l’errore, i tecnici informatici del Cern lo hanno subito rimosso, ma non abbastanza celermente, il video infatti era già stato scaricato e pubblicato online da un quotidiano britannico.
Durante la conferenza del Cern è stata infine data notizia della storica scoperta che risulta una delle più importanti dei tempi moderni.