Quanto sono tossici i nostri smartphone? Un bel po' a quanto pare. L'Ecology Center di Ann Arbor, negli Stati Uniti e iFixit hanno testato alcuni cellulari intelligenti, tra cui l'ultimo nato di casaApple, l'iPhone 5 e il rivale targato Samsung, il Galaxy S III. E la scoperta non è di certo piacevole.
Ciascuno dei 36 telefoni testati e dei 1.105 campioni utilizzati per il test conteneva materiali pericolosi. I telefoni sono stati testati per piombo, bromo, cloro, mercurio e cadmio, ritardanti di fiamma pericolosi e molte altre sostanze. E tutti, in misure differenti, ne contenevano almeno una. I risultati, pubblicati su www.HealthyStuff.org, hanno permesso di stilare una classifica dei cellulari più pericolosi.
In testa, tra quelli contenenti meno sostanze tossiche, si è piazzato il Motorola Citrus. Al secondo posto invece è finito l'iPhone 4S, mentre l'iPhone 5 si trova qualche posizione più giù, al 5° posto. Nulla a che vedere con l'iPhone 2G, che si è classificato come lo smartphone più tossico. Male anche il Samsung Galaxy S III, solo nono, ponendolo in svantaggio, almeno sotto questo profilo, contro l'iPhone nella loro lotta feroce per il primo posto nel mercato. Nessuna delle due, tra l'altro, si distingue per la tutela della salute dei dipendenti, che troppo spesso hanno raccontato casi di sfruttamento e condizioni di lavoro inaccettabili.
Senza scendere nel dettaglio e analizzare il contenuto tossico di tutti i cellulari esaminati, lo studio ha permesso di giungere ad alcune conclusioni interessanti. In primo luogo, il 100% dei telefoni cellulari testati contenevano sostanze chimiche rischiose per la salute. Tra tutti, gli smartphoneSamsung avevano conquistato la migliore valutazione media. Apple, dal canto suo, ha mostrato il più grande miglioramento. L'iPhone 2G, introdotto nel 2007, valutato come il peggior telefono tra quelli testati, ha lasciato il posto a due nuovi dispositivi, decisamente meno pericolosi, anche se l'iPhone 5 non è affatto migliore rispetto all'iPhone 4s. Altro dato interessante riguarda il fatto che i telefonini recenti sono migliori rispetto a quelli più datati.
Dal 2007 ad oggi, è stata posta dunque una maggiore attenzione alla riduzione dei rischi chimici da parte dell'industria degli smartphone. Come? Con l'utilizzo di resine meno pericolose, tra cui copolimeri termoplastici e poliammide, con un minore cablaggio, con i display LCD privi di mercurio e arsenico e con meno passaggi tossici durante la produzione. Ma ciò non significa che siamo al riparo dai rischi. Lo studio ha fatto notare che nessun utilizzatore di smartphone è al riparo dalla tossicità.
"Queste sostanze pericolose possono inquinare durante tutto il ciclo di vita del prodotto, da quando i minerali vengono estratti, quando non sono trattati; durante la produzione di telefoni, e alla fine della vita utile del telefono", spiega Jeff Gearhart, fondatore di HealthyStuff.org.
"Anche i migliori telefoni del nostro studio sono ancora carichi di rischi chimici", ha detto Gearhart. "Queste sostanze chimiche, che sono collegate a difetti di nascita, ad apprendimento ridotto e ad altri gravi problemi di salute, sono stati trovati nei terreni a livelli da 10 a 100 volte superiori ai quelli massimi per i rifiuti elettronici, nei siti di riciclaggio in Cina. Abbiamo bisogno di una migliore regolamentazione federale di queste sostanze chimiche, e abbiamo bisogno di creare incentivi per la progettazione di elettronica di prodotti di consumo più ecologici."
Uno studio precedente, svolto nel 2004, ha rilevato che tre quarti di tutti i telefoni cellulari contengono piombo a livelli che li qualificano come rifiuti pericolosi. È stato stimato inoltre che tra il 50 e l'80 per cento viene esportato in paesi come la Cina, l'India, il Pakistan, il Vietnam e le Filippine, dove i controlli sul riciclaggio di tali prodotti è scarso.
Francesca Mancuso