venerdì 31 agosto 2012

Sono in arrivo le etichette ‘intelligenti’ per controllo surgelati

Sono in arrivo le etichette ‘intelligenti’ per controllo surgelati


Sono queste alcune delle più importanti applicazioni di una nuova tecnica nel campo delle nanotecnologie sviluppata e brevettata dall'Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismn-Cnr) di Bologna.
La tecnica, brevettata dal Cnr e detta 'bagnamento litograficamente controllato’ (Lcw, dall'inglese lithographically controlled wetting), facilita infatti l'auto-organizzazione di materiale solubile a livello micrometrico e nanometrico senza bisogno di particolari strumenti o infrastrutture.
«È il fenomeno che forma l'impronta della tazzina del caffè nel piattino» spiega Massimiliano Cavallini dell'Ismn- Cnr, l'istituto che ha realizzato lo studio pubblicato su Nature Protocols, ottenendo la copertina del numero di settembre.
L'Lcw, spiega ancora il Cnr, può essere applicata a qualsiasi composto materiale solubile, permettendo la formazione di strutture micrometriche e nanometriche organizzate su larga area, senza bisogno di strumenti né di infrastrutture complesse.
«La novità di questa tecnica -afferma ancora Cavallini- consiste nella non necessità di interazione specifica tra le molecole del composto e la superficie.
In pratica, è possibile usarla su qualsiasi materiale solubile e per diverse applicazioni tecnologiche».
«L'Lcw -continua il ricercatore- ha permesso di sfruttare materiali che sarebbero inutilizzabili con le tecnologie consolidate, in settori come la fabbricazione dei transistori organici ambipolari, basati su nano strutture, la realizzazione di elementi di memoria simili a cd miniaturizzati e la disposizione controllata di molecole biologiche per sensori e crescita cellulare».
 Questa tecnica, «anche se è stata sviluppata per il modellamento di materiali semiconduttori molecolari e polimerici in dispositivi elettronici organici, è stata estesa a materiali con proprietà ottiche per realizzare etichette anticontraffazione di prodotti commerciali» afferma Cavallini.
«Con alcuni materiali che non cambiano stato con la temperatura -dice il ricercatore- si possono infatti creare elementi di memoria per dispositivi che 'raccontino’ la storia termica di un prodotto, contribuendo al controllo del rispetto della 'catena del freddo’ nei prodotti surgelati».
«In tempi di crisi economica, -conclude Cavallini- applicazioni utilizzabili in più settori, compreso quello tecnologico, diviene un elemento essenziale».
Il brevetto Cnr è stato concesso in licenza a una società di spin-off (Scriba nanotecnologie) operante nel campo dell'anticontraffazione e conservazione dei farmaci.