Le manette come le conosciamo oggi potrebbero diventare ben altro in futuro. Dagli States (Arizona) arriva un brevetto che farà discutere a lungo viste le sue potenzialità piuttosto avanzate e controverse per molti aspetti. Se bloccare entrambe gli arti superiori in una scomoda posizione dalla quale è quasi impossibile liberarsi non fosse abbastanza, alla Scottsdale Inventions hanno pensato bene di dotare le manette di un dispositivo wireless, per il monitoraggio continuo della posizione, ed elettrodi capaci di dare una scarica elettrica tale da immobilizzare chi le indossa.
Un vero e proprio effetto Taser a comando che pone dei seri dubbi sui diritti dell’uomo, anche in determinate situazioni. Il sistema nervoso di un qualunque essere umano non riesce a sopportare tali scariche ad alto voltaggio, motivo per cui l’effetto ottenuto è sempre quello desiderato.
Inutile discutere in questa sede se uno strumento come questo sia da prendere solo in considerazione o meno, ricordandoci che negli USA le leggi e le punizioni inflitte sono ben diverse che da noi e variano da Stato a Stato. Di certo il secondo disegno depositato ci lascia ancor più dubbi su un eventuale utilizzo di simili dispositivi: ammesso che ci possano essere elementi tanto pericolosi da dover esser tenuti sott’occhio anche tramite tali mezzi, per brevi o lunghi spostamenti, potrebbe essere davvero pericoloso un controllo a distanza automatizzato (immagine sotto) in vista di possibili black out o mal funzionamenti che potrebbero attivarne le scariche.
Le manette ‘high tech’ sono programmabili e dotate di tutti i tipi di sensori di prossimità, giroscopio, accelerometro, inclinometro ed ovviamente GPS. Utili o soltanto pericolose?